Una tragica rivelazione giunta dalle parole di una delle icone dello sport italiano, che ha raccontato la sua triste storia privata.
In Italia si sta vivendo un momento di estrema attualità e sensibilizzazione contro la violenza sulle donne. L’omicidio di Giulia Cecchettin da parte del suo fidanzato ha letteralmente smosso le platee e scosso gli animi, contro un’ondata di femminicidi che deve far riflettere Stato e cittadini.
Proprio in tal senso, più attuali che mai, sono le rivelazioni di una stella dello sport italiano. Una donna che ha raccolto numerosi trionfi nel suo ambito, diventando persino un orgoglio nazionale, oltre che a comparire in ambiente cinematografico con alcune interpretazioni in film cult.
Stiamo parlando di Matilde Ciccia, campionessa di pattinaggio su ghiaccio, una delle migliori atlete di questo sport invernale in Italia. Basti pensare che il suo sesto posto alle Olimpiadi 1976 di Innsbruck è stato per molti decenni il miglior piazzamento di un’atleta italiana in tale competizione.
La tragica storia di Matilde Ciccia: l’ex pattinatrice picchiata dal marito e dimenticata dallo Stato
Una vera e propria stella del pattinaggio, Matilde Ciccia ha vissuto però una vita privata davvero drammatica. Tutta colpa del suo ex compagno, conosciuto a 36 anni, reo di averla picchiata, maltrattata e violata durante la loro frequentazione.
Un rapporto malsano, quello raccontato dalla Ciccia al magazine Mowmag in una struggente intervista. Quello che inizialmente sembrava un uomo per bene, tutto regali e cortesie, ha pian piano mostrato il suo vero volto. Già sposato con due figlie, ha letteralmente rovinato la vita dell’ex pattinatrice.
“Quest’uomo mi ha tolto tutto, mi sbatteva contro la porta blindata, mi picchiava a sangue, sono piena di referti del pronto soccorso e di denunce. Ho denunciato sette volte ma non è servito a niente, perché mi ha portato via anche mio figlio”. Sì perché Matilde Ciccia è anche rimasta incinta di questa persona, visto che lei stessa non si sentiva in grado di negargli i rapporti sessuali.
Un racconto da brividi quando si scende nei dettagli: “Una volta mi ha sbattuto la testa fortemente sopra il lavello di marmo, in quel momento ho creduto che mi avesse spaccato il cranio dal dolore che ho provato. Poi ha provato a strozzarmi. Non riuscivo proprio a respirare, lui ha mollato all’ultimo momento la presa, forse perché si è spaventato anche lui vedendomi cianotica. Forse aveva paura di andare in galera, credo sia stato solo quello ad averlo fermato”.
La campionessa di danza su ghiaccio se la prende con le istituzioni e lo Stato, reo di non averla mai aiutata, anche una volta scoperta una malattia grave. La donna ammette che il nostro paese – dopo tutto quello che lei ha dato – l’ha lasciato letteralmente da sola. E Matilda conclude: “Mi sento abbandonata dalle istituzioni, da chi diceva di volermi bene, dalle persone che forse non conoscono bene la mia storia. Come mai nessuno ha mai parlato della mia tragedia? Sono troppo vecchia per fare share? Io sono morta dentro“. L’ennesima brutta storia che coinvolge le donne che stanno caratterizzando gli ultimi tempi.