Pescara si prepara a vivere un momento di grande commozione e rispetto per la figura di Giovanni Galeone, uno dei più illustri allenatori di calcio italiani, che ha lasciato un segno indelebile nella storia sportiva della città. Galeone, noto per la sua carriera di successo sia come giocatore che come allenatore, è scomparso recentemente, e il sindaco Carlo Masci ha annunciato un lutto cittadino in occasione dei suoi funerali, fissati per mercoledì alle 15:30 presso il Duomo di Udine.
La decisione di proclamare il lutto cittadino riflette non solo il profondo rispetto che la comunità ha per Galeone, ma anche l’importanza del suo contributo alla cultura sportiva di Pescara. Galeone è stato un simbolo della mentalità pescarese, un esempio di determinazione e passione che ha ispirato generazioni di calciatori e tifosi. Durante la sua carriera, ha guidato l’AC Pescara a momenti storici, portando la squadra a traguardi significativi e creando un legame speciale con i tifosi.
Il sindaco Masci, parlando all’ANSA, ha sottolineato l’importanza di onorare la memoria di Galeone in modo appropriato. “Faremo in modo di ricordarlo nella maniera giusta, innanzitutto decretando il lutto cittadino durante i funerali”, ha affermato. La proclamazione del lutto è un gesto simbolico che unisce la comunità nel ricordo di un grande uomo e professionista, permettendo a tutti di partecipare al dolore della perdita.
Idee per commemorare Galeone
In aggiunta al lutto cittadino, il sindaco ha rivelato che l’amministrazione sta valutando diverse opzioni per commemorare Galeone in modo duraturo. Le possibilità includono:
- Intitolazione di uno spazio pubblico a Galeone, come un campo da calcio o un’area verde.
 - Eventi commemorativi che celebrino la sua carriera e il suo impatto nel mondo del calcio.
 - Progetti educativi per trasmettere i valori che Galeone ha rappresentato, come il rispetto e la passione per lo sport.
 
Questi gesti non solo manterranno vivo il ricordo di Galeone, ma ispireranno anche i giovani atleti a seguire le sue orme.
Giovanni Galeone è nato il 28 settembre 1943 a Pescara e ha iniziato la sua carriera nel calcio come attaccante. Ha indossato le maglie di diverse squadre, tra cui il Pescara, e ha avuto una carriera di successo che lo ha visto anche vestire la maglia della Nazionale Italiana. Tuttavia, è stato nel ruolo di allenatore che Galeone ha davvero brillato, portando il Pescara a traguardi storici negli anni ’80 e ’90. La sua filosofia di gioco offensiva e la capacità di sviluppare giovani talenti hanno reso il Pescara una squadra rispettata a livello nazionale.
L’eredità di Galeone
Oltre al suo contributo diretto al Pescara, Galeone ha avuto un impatto significativo su molte altre squadre durante la sua carriera, tra cui il Napoli e il Genoa. La sua visione del gioco e la sua passione per il calcio lo hanno reso una figura amata e rispettata non solo a Pescara, ma in tutto il panorama calcistico italiano.
La comunità sportiva di Pescara ha già iniziato a esprimere il proprio cordoglio, con messaggi di affetto e ricordi condivisi sui social media. Tifosi e giocatori, giovani e meno giovani, si sono uniti nel commemorare un uomo che ha dedicato la sua vita al calcio e alla sua città. Galeone non è stato solo un allenatore, ma un mentore e una guida, capace di trasmettere valori importanti come il rispetto, l’impegno e la passione per lo sport.
I funerali di mercoledì prossimo al Duomo di Udine rappresenteranno un momento di grande partecipazione e unità per la comunità. Nonostante la distanza, molti tifosi e amici di Galeone si uniranno in spirito per rendere omaggio a un uomo che ha dato tanto al calcio e alla città di Pescara. La cerimonia sarà un’opportunità per ricordare le sue gesta, condividere storie e celebrare una vita dedicata alla passione sportiva.
Il lutto cittadino non è solo un momento di tristezza, ma anche un’opportunità per riflettere sul lascito di Galeone e sull’importanza dello sport nella vita delle persone. La sua eredità vivrà non solo nei trofei vinti e nelle partite giocate, ma anche nei cuori di chi ha avuto il privilegio di conoscerlo e di imparare da lui. Pescara, quindi, si prepara a dire addio a un suo grande figlio, con la speranza che il suo spirito continui a ispirare le generazioni future.
 