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Percassi svela il piano: Lookman potrebbe partire per l’estero

La situazione di Ademola Lookman, attaccante dell’Atalanta, ha subito un’evoluzione significativa rispetto all’anno scorso. Recenti dichiarazioni di Luca Percassi, amministratore delegato del club bergamasco, hanno chiarito il contesto attuale delle trattative riguardanti il giocatore. Percassi ha affermato: “Uno dei presupposti era che lui non si sarebbe mai visto, in Italia, con una maglia diversa da quella dell’Atalanta”, evidenziando la posizione ferma del club sulla questione.

La scorsa stagione ha visto Lookman al centro di voci di mercato, specialmente quando il Paris Saint-Germain ha presentato un’offerta di 20 milioni di euro per il calciatore. Lookman, che ha mostrato un rendimento notevole con 13 gol e 5 assist in Serie A, ha espresso il desiderio di lasciare la società per unirsi ai parigini. Tuttavia, Percassi ha chiarito che l’Atalanta è una società credibile e ha sempre tutelato i propri interessi.

I presupposti per la cessione di Lookman

Il club ha stabilito due presupposti fondamentali per una possibile cessione:

  1. Volontà del giocatore: Lookman, dopo una stagione brillante, è diventato un obiettivo per diversi club europei. La sua crescita esponenziale lo ha reso molto appetibile, ma l’Atalanta ha sempre dimostrato di voler proteggere i propri interessi. Qualsiasi cessione deve rispettare le esigenze tecniche e finanziarie della squadra.

  2. Accordo con un club estero: Percassi ha specificato che l’Atalanta non è interessata a cedere Lookman a una rivale della Serie A, come l’Inter, che ha mostrato interesse per il giocatore. L’idea di cederlo a un club estero è in linea con la strategia del club, che non vuole indebolire la propria squadra in un campionato competitivo come quello italiano.

L’impatto di Lookman all’Atalanta

Lookman è arrivato all’Atalanta nell’estate del 2022, proveniente dal Leicester City. Sin dal suo arrivo, ha avuto un impatto immediato nella formazione di Gian Piero Gasperini, diventando uno dei protagonisti della squadra. La sua velocità e la capacità di dribbling lo hanno reso un attaccante temuto dalle difese avversarie, rendendo la sua eventuale cessione ancora più controversa per i tifosi.

Negli ultimi anni, l’Atalanta ha costruito una reputazione solida sul mercato, diventando un punto di riferimento per i talenti emergenti. La dirigenza ha sempre cercato di bilanciare il desiderio di monetizzare le cessioni con la necessità di mantenere una rosa competitiva. La strategia del club è chiara: investire nei giovani talenti e garantire che ogni transazione porti benefici sia economici che sportivi.

Il futuro di Lookman

Con l’apertura del mercato di gennaio, le voci su Lookman continuano a circolare, con club come il Borussia Dortmund e il Newcastle che sono stati accostati al giocatore. Entrambe le squadre hanno mostrato interesse per il talento nigeriano, ma l’Atalanta è determinata a valutare ogni offerta con attenzione. Percassi ha ribadito l’importanza di mantenere la stabilità all’interno della squadra, sottolineando che qualsiasi decisione riguardante Lookman deve essere presa in modo ponderato.

Il futuro di Ademola Lookman rimane incerto, ma la sua situazione evidenzia le sfide che affrontano i club di calcio moderni. La pressione di vendere per bilanciare i conti, unita alla necessità di costruire una squadra competitiva, crea un delicato equilibrio che la dirigenza dell’Atalanta continua a gestire con attenzione. Con la finestra di mercato in arrivo, sarà interessante vedere come si svilupperanno le trattative e se Lookman rimarrà a Bergamo per continuare a scrivere la sua storia con la maglia nerazzurra.

I tifosi dell’Atalanta sono in attesa di sviluppi, sperando di vedere Lookman ancora in campo con la loro squadra. La sua abilità e il suo talento sono stati fondamentali per le ambizioni del club, e la sua permanenza potrebbe rivelarsi cruciale per affrontare le sfide della seconda metà della stagione. La dirigenza, dal canto suo, è chiamata a prendere decisioni che possano garantire non solo il futuro del giocatore, ma anche quello del club in un contesto sempre più competitivo.

Luca Baldini

Ciao a tutti, mi chiamo Luca Baldini e sono redattore sportivo di Wigglesport! Scommetto che non vi sareste mai aspettati di incontrare un tizio così appassionato di sport "minori". Ebbene sì, mentre tutti gli altri seguono i grandi nomi del calcio e del basket, io mi tuffo a capofitto nel mondo affascinante delle discipline meno conosciute! La mia curiosità per gli sport alternativi è nata quasi per caso. Cresciuto tra le Alpi piemontesi, tra una discesa sugli sci e una partita a curling con gli amici, ho sviluppato un amore viscerale per tutte quelle attività che non sempre fanno i titoli dei giornali. Dai Campionati Mondiali di Badminton ai Tornei Internazionali di Bocce, ho sempre avuto un debole per tutto ciò che è insolito e sorprendente. Dopo aver terminato gli studi in Comunicazione e Giornalismo a Torino, ho realizzato il mio sogno di diventare redattore sportivo, portando con me questa passione fuori dal comune. All'inizio la mia famiglia e i miei amici mi prendevano bonariamente in giro ("Luca, chi vuoi che legga di un torneo di cricket islandese?"), ma con il tempo hanno imparato ad apprezzare la bellezza degli sport minori e il mio modo di raccontarli. Ho avuto la fortuna di viaggiare in tutto il mondo per seguire competizioni di ogni genere, descrivendo con passione le performance di atleti incredibili che gareggiano lontano dai riflettori della ribalta mediatica. La mia scrivania? Un arcobaleno di locandine di eventi da ogni angolo del globo! Se c'è una cosa che amo del mio lavoro, è la capacità di portare alla luce storie emozionanti e spesso trascurate. Raccontare le gesta di un arciere paralimpico o la preparazione di una squadra di rugby su sedia a rotelle mi riempie di orgoglio e mi spinge a essere sempre più curioso. Quando non sono impegnato a scrivere o a seguire competizioni improbabili, mi piace partecipare personalmente ad alcuni di questi sport. E sì, ho collezionato più magliette da gara di corse con i sacchi e di tornei di palla tamburello di quante ne possa contare! Quindi, se mai sentite parlare di uno sport di cui nessuno sa nulla, c'è una buona possibilità che io sia lì a raccontarlo. Perché, in fondo, ogni disciplina ha una sua magia speciale, e io sono qui per condividere quella magia con voi. A presto,

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