Pecco Bagnaia e il Gran Premio della maturità

L’italiano trionfa nel GP di Indonesia partendo 13esimo e scavalca Martín in classifica

Vince “Pecco” Bagnaia, vince e si riprende la vetta della classifica del Mondiale di MotoGp. Parte 13esimo dalla griglia di partenza a causa di una deludente Sprint Race (la gara che si svolge al sabato al posto della qualifica) e conquista la sua sesta vittoria stagionale. Tanto agonismo, sorpassi e soprattutto tante cadute, la ricetta con cui il Gran Premio di Indonesia ci ha tenuto incollati al televisore fino all’ultima curva. La vittoria porta Bagnaia a +18 sul rivale per il titolo, Jorge Martín, che caduto al 13esimo giro mentre dominava la gara non porta a casa punti. Ottimo risultato anche per gli italiani Di Giannantonio e Bezzecchi, rispettivamente quarto e quinto e protagonisti di una corsa lineare in cui hanno approfittato degli errori di chi li precedeva.

Pecco Bagnaia in pista
Immagine | Ansa

Pecco, che gara!

La griglia di partenza vede Luca Marini partire primo, seguito da Maverick Viñales e Aleix Espargarò. Allo spegnimento dei semafori, i tre piloti di testa che nei primissimi metri hanno mantenuto le posizioni invariate vengono poi sverniciati da una partenza impressionante dello spagnolo Martín che si prende la testa della corsa già alla prima curva. È il primo grande colpo di scena. Bagnaia nel frattempo guadagna qualche posizione sfruttando la potenza e l’accelerazione della Ducati. Poi la caduta di Luca Marini aiuta “Pecco” ad avvicinarsi ulteriormente al podio, raggiungendo la quarta posizione alle spalle di Fabio Quartararo, Viñales e Martín appunto. La caduta di Martín è il colpo di scena che permette a Bagnaia di sognare.

L’incidente del pilota spagnolo infatti avviene appena dopo il sorpasso di “Pecco” su Quartararo che gli vale il terzo posto (secondo posto dopo la caduta di Martín). Il pilota della Ducati ha davanti a sé un ultimo ostacolo che si chiama Viñales, il quale, fino a quel momento ha disputato una gara impeccabile. La manovra decisiva arriva a otto giri dalla fine, con un sorpasso inesorabile Bagnaia si porta in testa alla gara aiutato da una moto che ancora una volta stupisce per l’accelerazione e per il modo in cui si adatta allo stile di guida del pilota torinese. Gli ultimi giri non mancano di tensione, con i tifosi della Ducati che fino all’ultima curva restano col fiato sospeso nonostante il vantaggio venga gestito bene dal pilota italiano che riesce in una delle imprese più importanti della sua carriera.

La maturità di Pecco

I punti conquistati, per quanto fondamentali, non sono l’unico aspetto di cui gioire del weekend indonesiano. Ciò che più sorprende è la maturità con cui Francesco Bagnaia rimette in piedi una situazione che andava complicandosi, caricandolo di una pressione sempre maggiore. Il rivale Jorge Martín, aveva infatti recuperato 69 punti in cinque gare, dimostrando costanza e sapendo sfruttare il momento difficile di “Pecco” che dopo il Gran premio di Catalogna pareva entrato in un vortice negativo preoccupante nell’ottica campionato. Il pilota torinese afferma: “Tutto mi ha aiutato: cerco di circondarmi di persone che mi vogliono bene, mi ha fatto bene parlare con mia sorella e con Valentino Rossi

Un’risveglio che parte dal lato umano dunque, cercare di avere una mente libera dalle pressioni esterne ritrovando quella serenità che è fondamentale nelle performance sportive ed è ancora più importante se bisogna uscire da un periodo negativo. “Pecco ha reagito da campione e non era facile. Ha fatto davvero una gara splendida, difficile aggiungere altro.” Anche il direttore generale di Ducati Corse Luigi Dall’Igna non nasconde la soddisfazione per il risultato, sottolineando altresì il passo in avanti messo in atto dalla scuderia per modificare l’assetto e rendere la moto più guidabile ma ribadendo che la differenza l’ha fatta principalmente il pilota.

Il Rush finale

Mancano cinque gare alla fine del campionato mondiale, non poche, se si pensa a quanto Bagnaia e Martín siano vicini in classifica, i giochi sono ancora apertissimi. Ma d’altronde è questo il bello: due piloti sono appaiati in pista e in classifica, rendendo entusiasmante una sfida che non riguarda solo i tifosi appassionati di motomondiale ma anzi diventa una rivalità tra due nazioni. Di fatto se pensiamo a quanto la nostra nazionale di calcio ci appassiona nelle partite con le rivali Germania o Francia, non possiamo non tenere presente che nel motociclismo, il duello fra Italia e Spagna ha creato un dualismo che si protrae da moltissimi anni, assumendo la forma di quello che può essere considerato un derby europeo, un grande classico tra due paesi che hanno una tradizione di eccellenza in questo sport e che si conferma tale anche con la sfida di quest’anno.

Per “Pecco”, i presupposti per confermarsi campione ci sono, soprattutto perché con la sua “rinascita” dell’ultimo Gran Premio potrebbe avere finalmente invertito l’inerzia di una stagione che è sembrata sfuggirgli di mano. Dall’altra parte c’è un fenomenale Jorge Martín lodevole di una stagione strepitosa e che dalla sua ha il fatto di non essere mai stato campione della massima serie motociclistica, cosa che lo rende sicuramente più sfrontato e affamato di vittoria. Inutile provare a dire chi dei due sia il favorito, le gare possono essere vinte o perse anche per un piccolo errore, per un singolo imprevisto, per quel pizzico di fortuna in più che fa la differenza.

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