Raffaele Palladino, allenatore dell’Atalanta, ha annunciato che Mario Pasalic non parteciperà alla partita di domani contro il Genoa a causa di un grave lutto che ha colpito il calciatore. Mercoledì scorso, Pasalic ha perso suo padre, Ivan, un avvenimento che ha scosso profondamente non solo il giocatore, ma anche l’intera comunità atalantina. Palladino ha dichiarato: “Pasalic ha bisogno di tempo per stare con la famiglia”, evidenziando l’importanza del supporto emotivo in momenti così difficili.
L’assenza di Pasalic, un centrocampista di grande valore e versatilità, avrà un impatto significativo sul campo. Nella stagione in corso, il nazionale croato si è dimostrato un elemento cruciale nella manovra di gioco dell’Atalanta, contribuendo con gol e assist che hanno influenzato le prestazioni della squadra. La sua capacità di inserirsi negli spazi e di creare opportunità per i compagni è stata un’arma fondamentale per l’approccio offensivo del club bergamasco.
il sostegno della squadra
Palladino ha aggiunto che la squadra ha fatto di tutto per dimostrare il proprio sostegno a Pasalic in questo momento difficile. “Ieri, dopo l’allenamento, siamo andati a trovarlo. Anche l’Atalanta è una famiglia, oltre ad essere una squadra”, ha affermato il tecnico. Questo gesto di vicinanza è emblematico dello spirito di solidarietà che regna nello spogliatoio della Dea, dove i legami tra i giocatori e lo staff tecnico sono forti e ben radicati.
Il viaggio in Croazia, intrapreso da Palladino insieme a una delegazione della società composta dall’amministratore delegato Luca Percassi e da altri dirigenti, evidenzia la volontà del club di stare vicino ai propri tesserati anche al di fuori del campo. Questo supporto non è solo una questione di cortesia, ma rappresenta una vera e propria cultura aziendale che l’Atalanta ha cercato di promuovere negli anni. La presenza della dirigenza ha offerto a Pasalic un conforto in un momento di dolore, dimostrando che il benessere dei giocatori è una priorità per il club.
la sfida del Genoa
La perdita di un genitore è un evento devastante, e per un atleta professionista, le sfide si amplificano ulteriormente poiché la pressione delle prestazioni sportive è costante. In situazioni come questa, è fondamentale che i calciatori possano contare su una rete di supporto solida, non solo da parte della famiglia, ma anche dai compagni di squadra e dalla dirigenza. Questo approccio umano è essenziale per garantire la salute mentale e il benessere generale dei calciatori, che spesso affrontano situazioni emotive complesse mentre cercano di mantenere alte le loro prestazioni sul campo.
Il Genoa, avversario di domani, si prepara ad affrontare un’Atalanta che dovrà trovare nuovi equilibri senza Pasalic. La squadra ligure sta attraversando un momento di transizione, con un mix di giovani talenti e giocatori esperti che cercano di trovare la giusta alchimia. La partita di domani rappresenta un’importante occasione per entrambe le squadre:
- Per l’Atalanta, l’opportunità di continuare a lottare per posizioni di vertice in classifica.
- Per il Genoa, sarà cruciale cercare di ottenere punti preziosi per la salvezza.
Palladino ha anche toccato l’argomento delle difficoltà che il suo team ha affrontato nelle ultime settimane, sottolineando come la squadra stia lavorando duramente per superare le avversità, sia in termini di infortuni che di risultati. La motivazione e la determinazione saranno essenziali per affrontare il Genoa, e i compagni di Pasalic dovranno trovare la forza di reagire, nonostante l’assenza di un giocatore chiave.
In attesa del match, la comunità atalantina si unisce in un gesto di sostegno verso Mario Pasalic, ricordando l’importanza di una squadra che va oltre il campo. La solidarietà in momenti di dolore è ciò che rende il calcio non solo uno sport, ma anche una famiglia. Questo spirito di unione sarà sicuramente un elemento fondamentale per l’Atalanta, che si prepara a scendere in campo con la consapevolezza di dover affrontare una sfida non solo sportiva, ma anche emotiva. La partita di domani non sarà solo una questione di punti in classifica, ma un’opportunità per dimostrare la forza di un gruppo che, in ogni situazione, si sostiene a vicenda.