L’ultima tappa del campionato mondiale di Formula 1 si avvicina e l’atmosfera è carica di tensione e aspettative. Siamo ad Abu Dhabi, dove il trofeo brilla in lontananza, simbolo di una stagione che ha visto tanti colpi di scena e rivalità accese. In questo scenario, i protagonisti principali sono seduti sullo stesso divano durante una conferenza stampa, cercando di mantenere la calma mentre si preparano per la resa dei conti finale. Tra di loro, Lando Norris, leader del campionato, sembra voler distogliere l’attenzione dalla pressione che lo circonda. “In questi giorni ho giocato a golf con i miei amici e farò lo stesso lunedì, che io abbia i postumi di una sbornia o meno”, afferma, accennando a una possibile festa per celebrare una vittoria.
La situazione in classifica
Norris, con 408 punti in classifica, ha un vantaggio di 12 lunghezze su Max Verstappen e di 16 su Oscar Piastri. Questa posizione gli consente di avere il controllo della situazione: se riesce a salire sul podio, potrà laurearsi campione del mondo. Tuttavia, la situazione potrebbe complicarsi se si trovasse in quarta posizione, con Verstappen al comando e Piastri davanti a lui. In tal caso, gli ordini di scuderia potrebbero diventare un tema cruciale.
- Norris: “Ordini di scuderia tra noi McLaren se necessario? Non ne abbiamo discusso ma onestamente ne sarei felice”.
- Piastri: “Non posso dare una risposta finché non so cosa si aspettano da me”.
L’atteggiamento delle scuderie
Oscar Piastri, giovane talento australiano, si mostra più cauto. Sottolinea il buon clima che si respira all’interno della McLaren. La squadra, dopo un inizio di stagione difficile, ha trovato una migliore coesione e prestazioni più competitive, rendendo l’atmosfera più rilassata nonostante la posta in gioco.
Nel contesto di questa rivalità, George Russell, pilota della Mercedes, interviene per esprimere il suo punto di vista sugli ordini di scuderia. Russell, considerato uno dei possibili ‘quarti incomodi’ nella corsa al titolo, afferma: “Non sarebbe affatto giusto chiedere a un pilota che è a un passo dal titolo di lasciare spazio al proprio compagno di squadra”. La sua posizione evidenzia un aspetto interessante della competizione: l’etica sportiva e l’integrità del campionato. “Se entrambi perdono per questo motivo, si può semplicemente dire che l’altro ha fatto un lavoro migliore e basta”, aggiunge, sottolineando l’importanza di una competizione leale.
Le aspettative di Ferrari
Dall’altra parte del paddock, Charles Leclerc, pilota della Ferrari, si prepara alla gara con un certo realismo. “Credo che vincerà Norris, 12 punti di vantaggio sono tanti”, afferma il monegasco, che non nasconde le difficoltà affrontate dalla sua scuderia nell’ultima stagione. “A livello personale sono soddisfatto del mio lavoro, ma le prestazioni e i risultati non mi rendono soddisfatto”. Leclerc riconosce che la Ferrari ha faticato a portare aggiornamenti significativi, concentrandosi già sul 2026.
L’anno in corso è stato complesso per la Ferrari, con aspettative elevate e risultati che non hanno rispecchiato il potenziale della squadra. Con i nuovi regolamenti in arrivo nel 2024, la scuderia di Maranello spera di rilanciarsi e tornare a competere per il titolo. Leclerc, insieme al suo compagno di squadra, ha già gli occhi puntati sulla prossima stagione, consapevoli delle sfide che li attendono.
Il gran premio di Abu Dhabi non è solo una corsa per il titolo, ma rappresenta anche il culmine di una stagione ricca di emozioni, rivalità e strategie. I piloti sono pronti a dare il massimo, ognuno con le proprie ambizioni e desideri. Lando Norris, Max Verstappen e Oscar Piastri si trovano a un passo dalla gloria, e mentre i riflettori si accendono sul circuito, le incertezze e le aspettative si intrecciano in un clima di eccitazione senza precedenti. In questa battaglia finale, gli ordini di scuderia potrebbero rivelarsi un’arma a doppio taglio, capace di decidere le sorti di un titolo che è stato conteso fino all’ultimo giro.
