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Nazionale: il progetto Gattuso al centro di un casting avvincente

La ricerca del nuovo commissario tecnico della Nazionale italiana di calcio si trova in una fase cruciale, dopo l’assenza di ingaggi concreti come quello di Claudio Ranieri. La Federazione Italiana Giuoco Calcio (FIGC) ha deciso di adottare un approccio più cauto, rallentando la frenetica caccia al successore di Luciano Spalletti, dimessosi nell’agosto 2023. Questa pausa non è solo una questione di prudenza, ma rappresenta anche un’opportunità per riflettere su un progetto più ampio, volto a restituire alla Nazionale lo spirito battagliero che caratterizzò il trionfo del 2006.

La fragilità della Nazionale

Negli ultimi anni, la Nazionale ha mostrato segni di fragilità non solo sul piano tecnico, ma anche caratteriale. Questo è diventato sempre più evidente, rendendo necessaria una riflessione profonda sulla direzione da prendere. In prima linea in questo processo c’è Gianluigi Buffon, storico portiere e capitano della Nazionale, che ha ricevuto l’incarico dal presidente della FIGC, Gabriele Gravina, di avviare un casting per individuare il nuovo ct. Attualmente, Gennaro Gattuso sembra essere il candidato più accreditato per guidare la squadra.

  1. Buffon è impegnato in vari ruoli all’interno della Federazione.
  2. L’obiettivo è riaccendere l’entusiasmo attorno alla Nazionale.
  3. È fondamentale evitare un ulteriore naufragio, che porterebbe l’Italia a perdere la qualificazione per il terzo mondiale consecutivo.

La scelta di Gattuso

La scelta di Gattuso non è casuale. La sua attitudine combattiva e l’attaccamento alla maglia azzurra lo rendono un candidato ideale per ispirare i giocatori e riportare in campo quella mentalità vincente che sembra mancare da tempo. Tuttavia, è importante sottolineare che il Gattuso giocatore e il Gattuso allenatore rappresentano due aspetti differenti. La sua recente esperienza con l’Hajduk Spalato ha fornito spunti, ma la sfida di guidare la Nazionale è ben diversa.

Nonostante Gattuso sia il favorito, Buffon non esclude la possibilità di coinvolgere altri ex campioni del 2006, come Fabio Cannavaro e Daniele De Rossi, che attualmente sembrano essere più defilati nel processo di selezione. Inoltre, si sta considerando l’inserimento di altri ex calciatori che già operano nel settore tecnico della Federazione, come Bernardo Corradi, attualmente alla guida della Nazionale Under 20. La figura di Carmine Nunziata, allenatore della Nazionale Under 21, è al momento in discussione e non ha ricevuto conferme sul suo coinvolgimento.

Il contesto attuale

Un elemento cruciale in questa fase è il contesto in cui si trovano gli azzurri. Dopo il trionfo di Londra nel 2021, che ha portato alla vittoria dell’Europeo, la Nazionale ha affrontato un periodo buio, culminato con l’esclusione dai Mondiali 2022. Questo pesante fardello di delusioni ha reso la situazione ancora più delicata, e la necessità di ritrovare una leadership forte è palpabile. In questo scenario, Roberto Mancini, ex ct che ha guidato l’Italia alla vittoria dell’Europeo, ha manifestato più volte il suo interesse a tornare, nonostante le sue dimissioni improvvise e il suo attuale incarico in Arabia Saudita.

La situazione è ulteriormente complicata dalle aspettative dei tifosi e dalla necessità di ricostruire un’identità forte per la Nazionale. Il progetto ‘2006-2026’ mira a stabilire una continuità, ma porta con sé il rischio di cadere nell’operazione nostalgia. Se da un lato è giusto onorare il passato, dall’altro è fondamentale guardare al futuro con uno sguardo rinnovato e critico.

Con la decisione finale che non arriverà prima dell’inizio della prossima settimana, il tempo stringe. Ogni aspetto deve essere ponderato con attenzione, poiché la scelta del nuovo ct non influenzerà solo il presente, ma anche il futuro del calcio italiano. La Nazionale ha bisogno di ritrovare la propria forza, e il casting di Buffon rappresenta un passo significativo in questa direzione. La speranza è che, attraverso una leadership forte e visionaria, l’Italia possa tornare a brillare nel panorama calcistico internazionale, restituendo ai tifosi la passione e l’orgoglio che meritano.

Luca Baldini

Ciao a tutti, mi chiamo Luca Baldini e sono redattore sportivo di Wigglesport! Scommetto che non vi sareste mai aspettati di incontrare un tizio così appassionato di sport "minori". Ebbene sì, mentre tutti gli altri seguono i grandi nomi del calcio e del basket, io mi tuffo a capofitto nel mondo affascinante delle discipline meno conosciute! La mia curiosità per gli sport alternativi è nata quasi per caso. Cresciuto tra le Alpi piemontesi, tra una discesa sugli sci e una partita a curling con gli amici, ho sviluppato un amore viscerale per tutte quelle attività che non sempre fanno i titoli dei giornali. Dai Campionati Mondiali di Badminton ai Tornei Internazionali di Bocce, ho sempre avuto un debole per tutto ciò che è insolito e sorprendente. Dopo aver terminato gli studi in Comunicazione e Giornalismo a Torino, ho realizzato il mio sogno di diventare redattore sportivo, portando con me questa passione fuori dal comune. All'inizio la mia famiglia e i miei amici mi prendevano bonariamente in giro ("Luca, chi vuoi che legga di un torneo di cricket islandese?"), ma con il tempo hanno imparato ad apprezzare la bellezza degli sport minori e il mio modo di raccontarli. Ho avuto la fortuna di viaggiare in tutto il mondo per seguire competizioni di ogni genere, descrivendo con passione le performance di atleti incredibili che gareggiano lontano dai riflettori della ribalta mediatica. La mia scrivania? Un arcobaleno di locandine di eventi da ogni angolo del globo! Se c'è una cosa che amo del mio lavoro, è la capacità di portare alla luce storie emozionanti e spesso trascurate. Raccontare le gesta di un arciere paralimpico o la preparazione di una squadra di rugby su sedia a rotelle mi riempie di orgoglio e mi spinge a essere sempre più curioso. Quando non sono impegnato a scrivere o a seguire competizioni improbabili, mi piace partecipare personalmente ad alcuni di questi sport. E sì, ho collezionato più magliette da gara di corse con i sacchi e di tornei di palla tamburello di quante ne possa contare! Quindi, se mai sentite parlare di uno sport di cui nessuno sa nulla, c'è una buona possibilità che io sia lì a raccontarlo. Perché, in fondo, ogni disciplina ha una sua magia speciale, e io sono qui per condividere quella magia con voi. A presto,

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