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Nations League: l’Italia sfida l’impresa dopo la rimonta della Germania

L’Italia di Luciano Spalletti si trova di fronte a un compito arduo per raggiungere le final four di Nations League, dopo la sconfitta per 1-2 contro la Germania nella gara d’andata, disputata a San Siro. La nazionale azzurra, per evitare un girone più difficile nelle qualificazioni ai Mondiali 2026, dovrà ora compiere un’impresa a Dortmund, dove il ritorno promette di essere una battaglia intensa.

La partita, disputata davanti a oltre 60.000 spettatori, ha visto l’Italia partire con grande slancio. Il tecnico Spalletti ha scelto di schierare un 3-5-2, con Giacomo Raspadori e Moise Kean in attacco. L’inizio, tuttavia, è risultato un po’ timido, con la Germania che si è subito proposta in avanti. Dopo i primi minuti di assestamento, gli azzurri hanno trovato il coraggio per controllare il gioco e, al 12′, hanno sbloccato il match grazie a un gol di Sandro Tonali, che ha capitalizzato un assist di Matteo Politano. Il centrocampista del Newcastle ha insaccato a porta vuota dopo un’ottima azione.

Dopo il gol, l’Italia ha adottato un atteggiamento accorto, lasciando il possesso ai tedeschi e cercando di chiudere gli spazi. La Germania ha provato a reagire, creando alcune occasioni, ma il portiere Gianluigi Donnarumma ha mantenuto la propria porta inviolata con alcune parate decisive. La squadra di Spalletti ha continuato a cercare di ripartire, con Tonali tra i più attivi, ma le conclusioni azzurre non sono riuscite a impensierire seriamente il portiere avversario, Oliver Baumann.

La ripresa e il cambio di ritmo

Nella ripresa, la partita ha preso una piega inaspettata. Il tecnico tedesco Julian Nagelsmann ha effettuato un cambio strategico, inserendo il centravanti Kleindienst per Burkardt. Questo cambio si è rivelato cruciale: dopo soli quattro minuti, Kleindienst ha pareggiato il match con un colpo di testa preciso su un cross di Joshua Kimmich. Questo gol ha cambiato il ritmo della partita, con la Germania che ha iniziato a spingere con maggiore intensità.

L’Italia, colpita dal gol del pareggio, ha faticato a ritrovare il proprio equilibrio. Nonostante le sostituzioni di Spalletti, che ha cercato di dare nuova linfa alla squadra con Bellanova e Ricci, l’incisività azzurra è venuta meno. La Germania ha continuato a creare pericoli, mentre Donnarumma è stato costretto a intervenire in più occasioni, mantenendo gli azzurri a galla.

La sconfitta e le prospettive future

Il secondo gol tedesco è arrivato al 73′, quando Leon Goretzka ha trovato il vantaggio dopo un corner. Il centrocampista del Bayern Monaco ha anticipato Bastoni e Ricci, colpendo di testa e portando la Germania sul 2-1. Questa situazione di svantaggio ha spinto l’Italia a cercare un’immediata reazione, con Bastoni che ha sfiorato il pareggio con un colpo di testa ben parato da Baumann.

La pressione azzurra è aumentata, e San Siro ha incitato la squadra con calore, sperando in un gol che avrebbe riaperto la partita. Barella, uno dei protagonisti del match, ha provato un tiro dal limite che è andato vicino al bersaglio, ma senza successo. Spalletti ha tentato l’azzardo finale inserendo Lucca e Frattesi negli ultimi minuti, ma la stanchezza e l’infortunio di Calafiori hanno ulteriormente complicato le cose. L’Italia ha concluso la partita in dieci, rendendo difficile ogni tentativo di recupero.

La sconfitta ha lasciato un sapore amaro per gli azzurri, specialmente considerando che la Germania non vinceva in Italia dal lontano 1986, e il tabù contro i tedeschi si allunga, con l’ultimo successo italiano risalente al 2012. Gli oltre 5.000 tifosi tedeschi presenti a San Siro hanno celebrato la vittoria come un grande trionfo, mentre l’Italia dovrà ora concentrarsi sul ritorno in Germania, dove servirà una prestazione di alto livello per sperare di ribaltare il risultato.

La sfida a Dortmund

L’impresa che attende gli azzurri a Dortmund non sarà facile. La squadra dovrà lavorare duramente in settimana, migliorando la propria solidità difensiva e cercando di concretizzare le occasioni create. Le speranze di raggiungere le final four di Nations League sono appese a un filo, e gli azzurri non possono permettersi ulteriori distrazioni. Spalletti dovrà trovare la chiave per motivare i suoi giocatori, affinché possano tornare a brillare come nelle partite precedenti. La sfida è lanciata, e l’Italia è chiamata a rispondere con carattere e determinazione.

Luca Baldini

Ciao a tutti, mi chiamo Luca Baldini e sono redattore sportivo di Wigglesport! Scommetto che non vi sareste mai aspettati di incontrare un tizio così appassionato di sport "minori". Ebbene sì, mentre tutti gli altri seguono i grandi nomi del calcio e del basket, io mi tuffo a capofitto nel mondo affascinante delle discipline meno conosciute! La mia curiosità per gli sport alternativi è nata quasi per caso. Cresciuto tra le Alpi piemontesi, tra una discesa sugli sci e una partita a curling con gli amici, ho sviluppato un amore viscerale per tutte quelle attività che non sempre fanno i titoli dei giornali. Dai Campionati Mondiali di Badminton ai Tornei Internazionali di Bocce, ho sempre avuto un debole per tutto ciò che è insolito e sorprendente. Dopo aver terminato gli studi in Comunicazione e Giornalismo a Torino, ho realizzato il mio sogno di diventare redattore sportivo, portando con me questa passione fuori dal comune. All'inizio la mia famiglia e i miei amici mi prendevano bonariamente in giro ("Luca, chi vuoi che legga di un torneo di cricket islandese?"), ma con il tempo hanno imparato ad apprezzare la bellezza degli sport minori e il mio modo di raccontarli. Ho avuto la fortuna di viaggiare in tutto il mondo per seguire competizioni di ogni genere, descrivendo con passione le performance di atleti incredibili che gareggiano lontano dai riflettori della ribalta mediatica. La mia scrivania? Un arcobaleno di locandine di eventi da ogni angolo del globo! Se c'è una cosa che amo del mio lavoro, è la capacità di portare alla luce storie emozionanti e spesso trascurate. Raccontare le gesta di un arciere paralimpico o la preparazione di una squadra di rugby su sedia a rotelle mi riempie di orgoglio e mi spinge a essere sempre più curioso. Quando non sono impegnato a scrivere o a seguire competizioni improbabili, mi piace partecipare personalmente ad alcuni di questi sport. E sì, ho collezionato più magliette da gara di corse con i sacchi e di tornei di palla tamburello di quante ne possa contare! Quindi, se mai sentite parlare di uno sport di cui nessuno sa nulla, c'è una buona possibilità che io sia lì a raccontarlo. Perché, in fondo, ogni disciplina ha una sua magia speciale, e io sono qui per condividere quella magia con voi. A presto,

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