
Nations League: l'Italia sfida l'impossibile dopo la sconfitta contro la Germania - ©ANSA Photo
La nazionale italiana di calcio si trova a un bivio cruciale nella Nations League, dopo aver subito una sconfitta in casa contro la Germania. La partita di andata, disputata a Milano, ha visto gli azzurri, guidati da Luciano Spalletti, segnare un gol iniziale, ma poi venire rimontati con un punteggio finale di 2-1. Questo risultato costringe l’Italia a cercare una vera e propria impresa nel ritorno a Dortmund se desidera raggiungere le final four del torneo e, cosa ancor più importante, evitare un girone di qualificazione più difficile per i Mondiali del 2026.
l’andamento della partita
Il match, disputato davanti a oltre 60.000 spettatori a San Siro, ha visto l’Italia iniziare con un 3-5-2, schierando Raspadori e Kean in attacco. L’inizio è stato piuttosto timido, con la Germania che ha subito cercato di imporre il proprio gioco. Tuttavia, l’Italia ha trovato il vantaggio grazie a un’ottima azione, con Nicolò Barella che ha servito Politano. Quest’ultimo, dopo aver dribblato il portiere Baumann, ha visto la sua conclusione deviata e sulla respinta si è fatto trovare pronto Sandro Tonali, che ha insaccato a porta vuota.
Dopo il gol, gli azzurri hanno gestito bene il possesso e hanno chiuso gli spazi, mostrando una buona organizzazione difensiva. Tuttavia, la Germania ha risposto subito con un colpo di testa di Leon Goretzka, che ha sfiorato il gol, mentre l’Italia ha continuato a creare occasioni, con Kean che ha impegnato Baumann in un’ottima parata.
il secondo tempo e il cambio di ritmo
La ripresa ha visto un cambio di scenario. Il ct tedesco Julian Nagelsmann ha deciso di inserire l’attaccante Kleindienst al posto di Burkardt, e questo cambio si è rivelato decisivo. Non passano nemmeno quattro minuti dall’inizio del secondo tempo che Kleindienst, lasciato solo dalla difesa italiana, ha pareggiato con un colpo di testa su cross di Kimmich. Questo gol ha scosso l’Italia, che ha iniziato a mostrare segni di nervosismo.
La Germania ha continuato a premere, e Gianluigi Donnarumma è stato costretto a compiere un paio di interventi decisivi, mantenendo in vita le speranze azzurre. Spalletti ha provato a dare una scossa alla sua squadra, inserendo Bellanova e Ricci, mentre Nagelsmann ha risposto con Lewelling, un giovane promettente. Nonostante i tentativi, l’Italia faticava a ritrovare il ritmo del primo tempo.
la reazione finale e le prospettive future
Tonali, che ha mostrato una prestazione di alto livello, ha cercato di ispirare le azioni offensive italiane, ma il suo passaggio a Raspadori non ha portato al gol, con un tiro del giovane attaccante che è risultato troppo debole per impensierire Baumann. A questo punto, la partita si è fatta ancora più intensa, con entrambe le squadre che cercavano il gol decisivo.
E proprio quando sembrava che l’Italia potesse tornare in vantaggio, è arrivato il secondo gol tedesco. Un corner ben battuto ha trovato Goretzka, che ha anticipato Bastoni e Ricci, portando la Germania sul 2-1. Questo gol ha acceso la festa tra i circa 5.000 tifosi tedeschi presenti a San Siro e ha gelato il pubblico azzurro.
Nonostante il colpo subito, gli azzurri hanno provato a reagire immediatamente. Bastoni ha avuto un’opportunità di testa, ma il portiere avversario si è superato con una parata. L’atmosfera sugli spalti è diventata elettrica, con il tifo che ha sostenuto gli azzurri in cerca del pareggio. Barella ha cercato di trovare la via del gol con un tiro potente dal limite, ma la fortuna non era dalla parte dell’Italia.
Nel finale, Spalletti ha cercato di rinforzare l’attacco inserendo Lucca e Frattesi, ma le forze sembravano scemare. La situazione si è complicata ulteriormente quando Calafiori ha subito un infortunio, costringendo l’Italia a terminare la partita in dieci. La sconfitta, quindi, è stata una dura battuta d’arresto per gli azzurri, che ora dovranno affrontare la sfida di Dortmund con grande determinazione.
Questa sconfitta rappresenta un ulteriore passo indietro per l’Italia contro la Germania, una squadra che non batte dal 2012. La storicità di questo confronto rende la situazione ancora più complessa, con i tedeschi che celebrano la loro prima vittoria in Italia dal 1986. Gli azzurri, quindi, sono chiamati a un’impresa, non solo per il passaggio del turno, ma anche per il morale e l’immagine della nazionale in vista dei prossimi impegni, tra cui le qualificazioni ai Mondiali.