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Nations League: Italia eliminata dopo un emozionante pareggio con la Germania 3-3

Nella serata di ieri, l’Italia ha vissuto un incontro di Nations League contro la Germania che resterà nella memoria per l’intensità e la drammaticità dei suoi momenti, ma che non ha portato il lieto fine sperato dagli azzurri. Il risultato finale di 3-3, pur essendo di grande valore emozionale, si traduce in una delusione cocente per la squadra di Luciano Spalletti, che con questo pareggio è stata eliminata dalla competizione. La Germania, grazie a questo risultato, accede alle final four del torneo.

La partita è stata caratterizzata da due facce ben distinte: un primo tempo in cui l’Italia è sembrata un pugile al tappeto, completamente sopraffatta dalla furia tedesca, e un secondo tempo nel quale gli azzurri hanno mostrato segni di reazione, anche se non sufficienti per cambiare l’esito della gara. La Germania ha approfittato delle disattenzioni difensive italiane, portandosi sul 3-0 già nel primo tempo, prima che l’Italia, nel secondo tempo, cercasse di rimettere in carreggiata la situazione.

la formazione e le scelte di spalletti

Spalletti ha schierato una formazione con Daniel Maldini all’esordio da titolare, affiancato da Moise Kean in attacco, mentre a centrocampo è stato scelto Ricci al posto di Rovella. La scelta di una difesa a tre, con Buongiorno e Gatti a cercare di arginare il potere fisico tedesco, ha dimostrato sin dalle prime battute di non essere sufficiente. Il ct azzurro, consapevole dell’importanza della partita, ha provato a dare una scossa alla squadra, ma non è riuscito a fermare l’impeto avversario.

La Germania di Julian Nagelsmann ha mostrato subito il suo potenziale, esercitando una pressione costante sugli azzurri in fase di possesso. Dopo soli due minuti, Goretzka ha tentato un tiro da fuori area, ma la vera svolta è arrivata al 29′. A seguito di una ripartenza, Goretzka ha lanciato Kleindienst in area, il quale è stato trattenuto da Buongiorno, portando al rigore fischiato dall’arbitro Marciniak. Kimmich ha trasformato il penalty, portando la Germania sull’1-0.

la reazione dell’italia

L’Italia, invece di reagire, ha subito un ulteriore colpo: al 36′, su un calcio d’angolo, gli azzurri si sono distratti e Musiala ha potuto segnare a porta vuota, portando il risultato sul 2-0. Il terzo gol, sempre di Kleindienst, è arrivato proprio allo scadere della prima frazione, chiudendo il primo tempo con un pesante 3-0. Gli azzurri sono tornati negli spogliatoi con un senso di impotenza e frustrazione.

Nella ripresa, Spalletti ha effettuato alcuni cambi strategici, inserendo Politano e Frattesi per cercare di modificare l’inerzia della partita. La squadra ha iniziato a mostrare segni di vita e, al 5′, Kean ha trovato il gol del 3-1, approfittando di un errore della difesa tedesca. Questo gol ha infuso nuova energia nell’Italia, che ha continuato a lottare.

Tuttavia, la Germania non si è lasciata sopraffare e ha continuato a creare occasioni. Mittelstadt ha avuto un’opportunità chiara, impegnando Donnarumma, ma gli azzurri non si sono arresi. Al 24′, Kean ha segnato il suo secondo gol, portando il punteggio sul 3-2, in un momento di crescente entusiasmo per l’Italia.

il finale drammatico

La partita ha vissuto un momento di tensione al 28′, quando Di Lorenzo è crollato in area dopo un contatto con Schlottenberg. L’arbitro ha inizialmente fischiato il rigore, ma dopo aver consultato il VAR, ha cambiato idea, alimentando le polemiche e le recriminazioni azzurre. Gli azzurri hanno continuato a spingere e, al 35′, Donnarumma ha compiuto un intervento decisivo su una punizione di Kimmich, mantenendo vive le speranze italiane.

Con Zaccagni e Lucca entrati in campo per dare ulteriore slancio all’attacco, l’Italia ha continuato a cercare il pareggio. E la beffa finale è arrivata al 4′ di recupero, quando un rigore trasformato da Raspadori ha fissato il risultato sul 3-3. Tuttavia, questa rete non è bastata a evitare l’eliminazione dell’Italia dalla Nations League, relegandola a un girone di qualificazione ai Mondiali, dove la competizione si fa decisamente più ardua, con la Norvegia, e un avversario di spessore come Erling Haaland all’orizzonte.

Ora, Spalletti e i suoi uomini dovranno rimanere concentrati e lavorare duramente per affrontare le sfide future, consapevoli che l’errore di ieri non può ripetersi se si vuole sperare di tornare a competere ai massimi livelli.

Stefano Cerulli

Stefano è un appassionato di sport e redattore sportivo con una carriera che riflette il suo profondo amore per il calcio e l'atletica. Nato a Milano nel 1985, ha nutrito fin da giovane una passione innata per lo sport, alimentata dalle domeniche passate sugli spalti dello stadio San Siro e dalle interminabili ore di allenamento sulle piste d'atletica locali. Dopo aver conseguito la laurea in Scienze della Comunicazione presso l'Università degli Studi di Milano, Stefano ha iniziato la sua carriera nel mondo del giornalismo sportivo. I suoi primi articoli, pubblicati su riviste minori, hanno subito messo in luce la sua abilità nel raccontare con vividezza e competenza le vicende sportive, catturando l'attenzione di un pubblico sempre più vasto. Stefano è noto per il suo stile di scrittura coinvolgente, capace di trasmettere non solo i fatti ma anche le emozioni e la tensione che caratterizzano ogni evento sportivo. La sua capacità di analisi e la profonda conoscenza tecnica dei diversi sport gli permettono di offrire ai lettori articoli di grande qualità, che spaziano dalle cronache più avvincenti alle analisi tattiche più approfondite. Oltre alla sua attività di redattore, è anche un promotore attivo dello sport giovanile. Dedica il suo tempo libero a organizzare eventi e workshop per giovani atleti, con l'obiettivo di trasmettere loro i valori dello sport e l'importanza della corretta informazione sportiva. Sempre aggiornato sulle ultime novità del mondo sportivo, Stefano continua a essere una voce rispettata e autorevole nel giornalismo sportivo italiano, rappresentando un punto di riferimento per tutti gli appassionati di calcio e atletica.

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