Napoli si ferma a Venezia: un pareggio che frena il sorpasso sull’Inter

In un match cruciale per le ambizioni scudetto del Napoli, i partenopei hanno pareggiato 0-0 contro un Venezia che ha dimostrato grande determinazione e resilienza. La partita, giocata allo stadio Pierluigi Penzo, ha visto i lagunari fermare non solo il Napoli, ma anche l’inerzia positiva che la squadra di Conte aveva accumulato dopo la vittoria contro l’Atalanta.

analisi della partita

Il Venezia, guidato da Eusebio Di Francesco, ha schierato un’inedita coppia d’attacco formata da Fila e Maric, a causa delle assenze di Oristanio e Yeboah. Dall’altra parte, Conte ha optato per la coppia Lukaku-Raspadori, in attesa del rientro di Neres dopo la pausa per le nazionali.

Il primo tempo ha visto un avvio scoppiettante, con il Venezia che si è reso subito pericoloso. Tuttavia, è stato il Napoli a creare le prime occasioni da rete:

1. Al 5’, un contropiede fulminante ha messo in scena Politano, che ha servito Di Lorenzo, il quale ha poi messo Raspadori in condizione di colpire, ma il tiro ha colpito il palo.
2. Il Venezia ha risposto con Ellertsson, che ha cercato di colpire in area, ma Spinazzola ha anticipato Zerbin.
3. Al 13’, Fila ha saltato il difensore Rahmani, ma il suo tiro è stato parato da Meret.

Il match è stato caratterizzato da un continuo scambio di occasioni, con il Venezia che ha mostrato grande compattezza e spirito di squadra. Al 41’, una doppia occasione per il vantaggio ha visto prima Meret negare il gol a Ellertsson e poi Rahmani salvare sulla linea una ribattuta di Fila. La prima frazione si è conclusa con un’altra grande parata di Radu su un colpo di testa di Lukaku.

secondo tempo e strategie

Nel secondo tempo, il Napoli ha aumentato la pressione offensiva senza effettuare cambi iniziali. Al 18’, Lukaku ha liberato Spinazzola, ma il cross per Politano è stato bloccato. Di Francesco ha deciso di cambiare le carte in tavola, sostituendo Fila con Gytkjaer e Duncan con Doumbia per cercare di dare freschezza alla squadra.

Nonostante i cambi, il Napoli ha faticato a trovare varchi nella difesa solida del Venezia. Conte ha risposto con una serie di sostituzioni, passando a un 4-3-3 e inserendo Olivera, Anguissa, Okafor e Juan Jesus per dare più dinamismo al centrocampo.

La partita ha visto un’altra grande occasione per il Venezia al 36’, quando Zerbin ha creato scompiglio sulla destra, ma Gytkjaer ha fallito l’appuntamento con il gol. Nel finale, il Napoli ha spinto per cercare il gol della vittoria:

1. Al 48’, Simeone ha avuto l’opportunità di segnare, ma il suo tiro è finito alto.

Nonostante l’assalto finale, il Napoli ha dovuto accontentarsi di un pareggio che potrebbe rivelarsi pesante nella corsa allo scudetto.

conclusioni e prospettive future

Il Venezia, con questo pareggio, ha chiuso l’ottava partita di fila senza segnare su azione, un dato preoccupante che però non ha minato il morale della squadra. L’assenza di Pohjanpalo, passato al Palermo, ha pesato sul rendimento offensivo, ma il tifo caloroso dei sostenitori ha dato la giusta spinta ai lagunari, che continuano a sognare la salvezza.

Al di là del risultato, la partita ha messo in luce l’importanza della solidità difensiva, soprattutto in una fase del campionato così delicata. Il Napoli, pur creando diverse occasioni, ha evidenziato la necessità di essere più incisivo sotto porta, un aspetto che Conte dovrà analizzare nei prossimi allenamenti.

La sfida di Venezia ha dimostrato come ogni partita in Serie A possa riservare sorprese e come il tifo e l’atteggiamento mentale possano fare la differenza. Il campionato continua, e con esso anche le sfide per il Napoli, che dovrà ritrovare la vittoria per mantenere vive le speranze di conquista del titolo.