Namibia-Italia: Quesada elogia la prova corale della squadra

L’Italia ha dato il via al suo tour estivo 2025 con una prestazione convincente, superando la Namibia con un punteggio schiacciante di 73-6 all’Hage Geingob Stadium di Windhoek. Questa vittoria rappresenta non solo un inizio positivo per gli azzurri, ma anche un chiaro segnale dei progressi compiuti dalla squadra sotto la guida del tecnico Gonzalo Quesada.

Dominio in campo

Il match ha visto gli italiani dominare, mostrando un gioco ben organizzato e un attacco incisivo. Quesada ha espresso la sua soddisfazione per la prestazione della squadra, sottolineando l’importanza di non concedere mete agli avversari. “Bene non far segnare mete – ha dichiarato – era un obiettivo che ci siamo posti all’intervallo. In attacco sono molto soddisfatto: abbiamo fatto tante mete con un buon timing”. Questa attenzione difensiva, unita a un attacco fluido, ha reso la partita un chiaro esempio di come l’Italia stia evolvendo nel gioco del rugby.

Crescita e sfide future

Un anno fa, durante una partita contro Samoa, gli azzurri avevano faticato a gestire il gioco in situazioni simili. Tuttavia, in questa occasione, Quesada ha notato una crescita significativa nella squadra, affermando: “Abbiamo fatto il lavoro perché la differenza si vedesse in campo e questa è una crescita della squadra”. Questo miglioramento è fondamentale in vista delle sfide future, specialmente considerando il valore degli avversari che l’Italia si appresta ad affrontare, come il Sudafrica, una delle squadre più forti del panorama rugbistico mondiale.

Infortuni e resilienza

Nonostante la vittoria, gli azzurri hanno dovuto affrontare infortuni di due giocatori chiave, Riccioni e Marin. “Aspetteremo notizie su di loro”, ha affermato Quesada, evidenziando la preoccupazione per la salute dei suoi atleti. Gli infortuni possono sempre influenzare la preparazione di una squadra, specialmente in un periodo di preparazione come questo, e il coach dovrà lavorare per garantire che la squadra rimanga competitiva.

In questo contesto, Giacomo Da Re è emerso come un protagonista, premiato come “Player of the Match”. Quesada ha condiviso un aneddoto interessante riguardo alla sua carriera: “Nel 2023, a novembre, al primo raduno della Nazionale ho preso un caffè con Giacomo Da Re. Giocava poco, non si sentiva mentalmente in forma e mi chiese di non considerarlo per la Nazionale”. Questa situazione evidenzia le sfide che i giocatori possono affrontare, ma anche la determinazione di Da Re di rimanere nel gioco. Dopo una stagione di alto livello con le Zebre, è riuscito a riconquistare un posto nella Nazionale, dimostrando che il duro lavoro e la perseveranza possono portare a risultati significativi.

Preparazione per il futuro

Mentre l’Italia si prepara per le prossime sfide, è chiaro che la vittoria contro la Namibia rappresenta un passo importante nel percorso di crescita della squadra. Quesada ha sottolineato che, nonostante il successo, nessuno nel gruppo si sente rilassato o appagato. “Nessuno nel gruppo pensa che ci si possa rilassare dopo questa vittoria – ha aggiunto – Conosciamo il valore del Sudafrica, ma come ho detto l’importante era mostrare sul campo il nostro valore”.

La preparazione per il prossimo incontro contro il Sudafrica sarà fondamentale. Gli azzurri dovranno affrontare una delle squadre più forti e rispettate a livello mondiale, e il match rappresenterà un test significativo per valutare i progressi fatti finora. La fiducia acquisita grazie alla vittoria contro la Namibia potrebbe rivelarsi cruciale, ma Quesada sa che ci sono ancora molte sfide da affrontare.

In conclusione, la vittoria dell’Italia contro la Namibia non è solo un risultato positivo, ma anche un segnale di crescita e sviluppo per la squadra. Con un focus continuo sulla preparazione e la determinazione a non rilassarsi, gli azzurri sono pronti ad affrontare le sfide future con la giusta mentalità e determinazione. La storia di Giacomo Da Re e il suo ritorno nella Nazionale servono da esempio per tutti, dimostrando che con impegno e dedizione, i sogni possono diventare realtà nel mondo del rugby.