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Musetti fa la storia a Monte-Carlo: prima finale di carriera in un Masters 1000

Lorenzo Musetti ha scritto un nuovo capitolo della sua carriera nel tennis sul centrale del Montecarlo Masters, conquistando la sua prima finale in un torneo Masters 1000. Il talento toscano ha superato un avversario di grande spessore come Alex De Minaur, attualmente nella top 10 del ranking ATP, in una semifinale che ha tenuto gli spettatori con il fiato sospeso per 2 ore e 41 minuti. Il punteggio finale di 1-6, 6-4, 7-6(4) testimonia la determinazione e la capacità di recupero di Musetti, che ora si trova alla posizione numero 11 nella classifica virtuale, con la possibilità di salire fino al numero 7 se dovesse trionfare nella finale contro Carlos Alcaraz.

L’inizio in salita

La partita è iniziata in salita per Musetti, che ha perso il primo set in tutte le partite giocate a Montecarlo, eccetto quella contro Matteo Berrettini, vinta in due set. Un dato curioso è che ha saputo ribaltare la situazione in tre occasioni, vincendo dopo aver ceduto il primo set con un punteggio di 6-1, come accaduto nei match contro Lehecka, Tsitsipas e, appunto, De Minaur. Nel primo set, il servizio di Musetti ha faticato notevolmente; ha vinto meno del 50% dei punti con la prima, conquistando solo un punto con la seconda. De Minaur ha dominato il parziale, infliggendo un netto 6-1, dove Musetti non è mai riuscito a mantenere il proprio servizio.

La reazione nel secondo set

Tuttavia, la resilienza del giovane azzurro è emersa nel secondo set. È stato lui a strappare per primo il servizio all’avversario, portandosi in vantaggio all’inizio del set. Anche se ha ceduto il break, Musetti ha saputo reagire, approfittando di una delle sue due palle break consecutive per riprendere il comando e chiudere il set 6-4. La percentuale dei punti vinti con la prima è aumentata al 74%, e i vincenti sono raddoppiati, segno di un cambio di marcia e di un gioco più incisivo.

Il thriller del terzo set

Il terzo set è stato un vero e proprio thriller, con il pubblico che ha faticato a rimanere seduto e in silenzio. Musetti ha iniziato bene, portandosi avanti 2-1 grazie alla sua prima palla break, ma De Minaur ha risposto immediatamente, annullando il vantaggio. Tuttavia, il toscano ha continuato a combattere, portandosi sul 4-2. Quando è arrivato il momento di servire per il match, la tensione ha preso il sopravvento e Musetti ha ceduto il servizio, portando il punteggio sul 5-5. Nonostante le voci che giravano tra il pubblico, che mettevano in dubbio la capacità di Musetti di gestire un tie-break, il giovane ha dimostrato coraggio e determinazione, recuperando da uno svantaggio di 0-2 e chiudendo il set sul 7-6(4) con un gioco audace.

Nell’altra semifinale, il numero 3 del mondo Carlos Alcaraz ha affrontato il connazionale Alejandro Davidovich Fokina, vincendo con il punteggio di 7-6(2), 6-4 in 2 ore e 9 minuti di gioco. Alcaraz, a soli 21 anni, ha raggiunto la finale numero 23 della sua carriera, continuando a confermarsi come una delle stelle emergenti del tennis mondiale.

Opportunità storica per Musetti

La finale di Montecarlo rappresenta una grande opportunità per Musetti, che potrebbe diventare il quarto italiano a vincere un torneo nel circuito ATP quest’anno, dopo Jannik Sinner all’Australian Open, Flavio Cobolli a Bucarest e Luca Darderi a Marrakech. I precedenti tra Musetti e Alcaraz sono favorevoli al giovane spagnolo, che conduce 3-1, ma l’unica vittoria di Musetti è arrivata in finale ad Amburgo nel 2022, dove si è imposto in una partita emozionante.

La finale di Montecarlo si preannuncia quindi come un incontro di grande livello, con Musetti pronto a dimostrare che il suo talento e la sua determinazione possono portarlo a grandi traguardi. Gli appassionati di tennis italiani attendono con trepidazione, sperando di vedere un nuovo campione sorgere nel panorama tennistico mondiale.

Stefano Cerulli

Stefano è un appassionato di sport e redattore sportivo con una carriera che riflette il suo profondo amore per il calcio e l'atletica. Nato a Milano nel 1985, ha nutrito fin da giovane una passione innata per lo sport, alimentata dalle domeniche passate sugli spalti dello stadio San Siro e dalle interminabili ore di allenamento sulle piste d'atletica locali. Dopo aver conseguito la laurea in Scienze della Comunicazione presso l'Università degli Studi di Milano, Stefano ha iniziato la sua carriera nel mondo del giornalismo sportivo. I suoi primi articoli, pubblicati su riviste minori, hanno subito messo in luce la sua abilità nel raccontare con vividezza e competenza le vicende sportive, catturando l'attenzione di un pubblico sempre più vasto. Stefano è noto per il suo stile di scrittura coinvolgente, capace di trasmettere non solo i fatti ma anche le emozioni e la tensione che caratterizzano ogni evento sportivo. La sua capacità di analisi e la profonda conoscenza tecnica dei diversi sport gli permettono di offrire ai lettori articoli di grande qualità, che spaziano dalle cronache più avvincenti alle analisi tattiche più approfondite. Oltre alla sua attività di redattore, è anche un promotore attivo dello sport giovanile. Dedica il suo tempo libero a organizzare eventi e workshop per giovani atleti, con l'obiettivo di trasmettere loro i valori dello sport e l'importanza della corretta informazione sportiva. Sempre aggiornato sulle ultime novità del mondo sportivo, Stefano continua a essere una voce rispettata e autorevole nel giornalismo sportivo italiano, rappresentando un punto di riferimento per tutti gli appassionati di calcio e atletica.

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