Mourinho–Sarri, è già derby! Che frecciate in conferenza stampa!

Il tecnico portoghese provoca, Sarri risponde. Mourinho non ci sta e rincara la dose

Mancano ancora 48 ore al fischio d’inizio, ma a Roma il derby è già cominciato.

Il turno di Champions della Lazio vinto contro il Feyenoord e quello di Europa League perso dalla Roma, passano entrambi in secondo piano.

Nonostante l’enorme importanza di queste gare europee, da giorni ormai, nella Capitale, l’attesa è iniziata.

A dare inizio alle danze ci pensano i due allenatori. Sarri e Mourinho si sono resi protagonisti di un siparietto a distanza. Mou provoca, Sarri risponde per le rime. Ma l’allenatore portoghese vuole avere l’ultima parola e quindi ribatte ancora.

Mind games” li chiamano gli inglesi, “giochi di mente”. Battaglie psicologiche volte a influenzare l’avversario. Lo “Special One” è da sempre un maestro di questo tipo di strategie. Il tecnico della Lazio lo sa e non vuole cadere in trappola.

La stracittadina, d’altronde, è una partita a sé. Vincere un derby può valere più di un’intera stagione. La rivalità viene portata all’apice. Non è più una battaglia solo calcistica. È una sfida tra due tifoserie, è una guerra tattica e soprattutto mentale tra i due allenatori. Mourinho e Sarri incarnano perfettamente lo spirito di questa partita. Avvertono la rivalità, la vivono in maniera viscerale e a pochi giorni dall’incontro, non resistono a una schermaglia a distanza.

“Mou” e “Mau”

Non è un mistero che tra i due tecnici non scorra buon sangue. Gli attriti risalgono al 2018, quando un ChelseaManchester United finì quasi in rissa. In quell’occasione, Sarri, all’epoca allenatore della squadra londinese, era andato a provocare l’appena sconfitto Mourinho. Il portoghese reagì male al punto che li dovettero separare.

Da quel momento in poi è nato un astio tra i due. Con l’arrivo dello special one sulla panchina della Roma e del tecnico toscano su quella della Lazio, le frecciatine tra i due sono inevitabilmente incrementate. Infatti prima di ogni derby, durante gli anni passati, “Mou e Mau” si sono sempre beccati.

Ci sta. Fa parte del gioco. La rivalità è una cosa bella se non degenera in violenza.

Anche quest’anno, l’appuntamento con il “dissing” arriva puntuale. Tutto comincia con una lamentela che il portoghese fa alla Lega calcio durante una conferenza stampa. Mourinho segnala che la Lazio avrebbe giocato martedì e la Roma giovedì. Gli impegni sono diversi ovviamente, la Champions si gioca sempre prima dell’Europa League. Tuttavia, per l’allenatore giallorosso, due giorni sono troppi. In effetti i biancocelesti hanno a disposizione molto tempo in più per preparare la partita di domenica.

Secondo Mou, gare come il derby non dovrebbero essere ostacolate con impegni europei.

Sarri però non ci sta e lancia una bordata a Mourinho. “La Roma giocherà un’amichevole”, ha detto l’allenatore della Lazio. Secondo quest’ultimo, la partita che i giallorossi devono giocare contro lo Slavia Praga è talmente facile da avere l’importanza di un amichevole.

Ecco allora che, come cane e gatto, i due tecnici si “punzecchiano”. Ma non finisce qui.

Nella conferenza pre-partita di Europa League, Mourinho risponde così: “Questa sarà un’amichevole come ha detto Sarri? Se qualcuno si deve sentire offeso è lo Slavia, la gente di Praga, non io.” E poi lo special one continua: “magari la differenza tra un allenatore che ha vinto 26 titoli e uno che ne ha vinti pochi è esattamente questa mentalità”.

La partita più sentita!

Un immagine dello stadio olimpico di Roma scattata dall'alto
Immagine | Pexels–wigglesport.it

La tensione non manca, l’attesa neppure. Con questo clima di rivalità così alto, ci sono tutti gli ingredienti per assistere a una sfida all’ultima goccia di sudore. Il tutto, in una città come Roma. Una capitale eterna, che profuma di storia e che aggiunge un sapore ancora più epico.

Come se non bastasse, ci pensa anche la classifica ad aggiungere pepe sulla sfida. I due club sono distaccati da appena un punto. Roma 17, Lazio 16. Il risultato potrebbe quindi significare, escluso il pareggio, o il sorpasso dei biancocelesti sui giallorossi, o l’aumento di distacco tra le due squadre in caso di vittoria romanista. Ma in fondo, non è questo il significato principale del derby. L’entusiasmo di una vittoria contro la principale rivale potrebbe dare una spinta emotiva importantissima e viceversa, una delusione indigeribile. Ecco il perché di questa tensione, ecco il perché dei battibecchi tra Mourinho e Sarri. Le due squadre si giocheranno una partita che vale un’intera stagione.

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