Motta affronta le assenze: lavoriamo con chi c’è e diamo di più

La Juventus si trova attualmente in una situazione di emergenza senza precedenti, mentre si prepara per la trasferta a Lecce. Dopo due pareggi a reti inviolate sia in Serie A che in Champions League, l’allenatore Thiago Motta sa che è fondamentale cambiare marcia per mantenere vive le speranze di titolo in campionato. Il match contro il Lecce si preannuncia particolarmente difficile, non solo per gli avversari, che hanno recentemente cambiato allenatore, ma anche per le numerose assenze che affliggono la squadra bianconera.

la determinazione di motta

Nelle parole di Motta emerge un mix di determinazione e realismo. “Contro il Lecce voglio vedere tante cose”, afferma, sottolineando l’importanza di una prestazione convincente per ottenere il risultato desiderato. Il Lecce, fresco di una vittoria contro il Venezia, presenta sfide uniche. L’ex tecnico blucerchiato Marco Giampaolo ha già messo in atto il suo marchio di fabbrica, portando un’organizzazione difensiva solida e un gioco coordinato. Motta non sottovaluta l’avversario: “Affrontiamo una squadra complicata”, avverte.

le assenze pesanti

La lista degli indisponibili continua ad allungarsi. Motta dovrà fare a meno di ben nove giocatori chiave:

  1. Bremer (infortunio a lungo termine)
  2. Cabal (infortunio a lungo termine)
  3. Savona
  4. McKennie
  5. Adzic
  6. Douglas Luiz
  7. Nico Gonzalez
  8. Milik
  9. Vlahovic

“Stavolta avremo con noi cinque giovani: Montero, Pagnucco, Pugno, Owusu e Papadopoulos”, annuncia Motta, dimostrando la volontà di puntare sui talenti emergenti per affrontare questa difficile fase.

l’importanza di ogni giocatore

In particolare, la situazione di Dusan Vlahovic è preoccupante. L’attaccante serbo, fermatosi per un affaticamento durante la sosta per le nazionali, non sarà disponibile per la trasferta. “Vlahovic sente ancora fastidio? Dusan non è disponibile, ma lui come gli altri ha tutta la voglia del mondo di tornare”, chiarisce Motta, lasciando intendere che la sua assenza si farà sentire in un attacco già in difficoltà. La Juventus, dunque, si trova a dover riorganizzare le proprie strategie offensive in un momento delicato.

Tra i pochi superstiti, Nicolò Fagioli si trova al centro dell’attenzione. Il giovane centrocampista è oggetto di interesse da parte di club importanti come il Paris Saint-Germain e il Marsiglia. Motta sembra avere piena fiducia nelle capacità di Fagioli: “Lo vedo bene come tutti gli altri, che siano 95 minuti o 10 deve entrare e fare la differenza”. Questo dimostra come, in un contesto di emergenza, ogni giocatore sia chiamato a dare il massimo, indipendentemente dai minuti a disposizione.

la necessità di una reazione

La Juventus ha bisogno di una reazione immediata, e Motta è consapevole che ogni membro della squadra dovrà alzare il proprio livello di prestazione. “Ognuno di noi dovrà dare qualcosa in più in questo momento”, afferma l’allenatore, evidenziando l’importanza di una mentalità collettiva forte e coesa. La squadra deve rimanere concentrata e unita, affrontando le difficoltà con determinazione e spirito di sacrificio.

Un altro punto cruciale è quello relativo al mercato di gennaio. Con la squadra in difficoltà e diversi infortuni da gestire, la dirigenza potrebbe considerare l’opportunità di rinforzare il gruppo. “Uno o più colpi? C’è sempre molta sintonia con la società”, risponde Motta, lasciando aperta la possibilità di nuovi acquisti. La Juventus dovrà lavorare attentamente per trovare i giocatori giusti che possano integrarsi nel progetto e contribuire a migliorare le prestazioni complessive della squadra.

La trasferta a Lecce rappresenta un test fondamentale per la Juventus, non solo per i tre punti in palio, ma anche per il morale di un gruppo che ha bisogno di ritrovare fiducia e coesione. Ogni partita diventa cruciale in un campionato così competitivo, e la Juventus deve dimostrare di essere all’altezza della situazione, nonostante le difficoltà. La strada è tracciata, ed ora è il momento di lavorare sodo, uniti e determinati, per tornare a essere la squadra che tutti conosciamo.

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