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Monza sorprende l’Inter con un pareggio all’ultimo respiro

Il cartello “lavori in corso” è ancora ben visibile per l’Inter di Cristian Chivu, che continua a cercare la propria identità in questa fase di preparazione estiva. La squadra nerazzurra ha concluso la sua terza amichevole stagionale con un deludente 2-2 contro il Monza, mostrando ancora una volta fragilità difensive che hanno portato a un pareggio in extremis.

il contesto della partita

Nella calda cornice dello U-Power Stadium, l’Inter è scesa in campo con una formazione che rispecchiava le assenze pesanti che affliggono la squadra. Ben sette giocatori, tra cui Frattesi, Zielinski e Bisseck, erano ai box per recuperare dai rispettivi infortuni. A questi si sono aggiunti Palacios, Zalewski, Calhanoglu e Dumfries, fermi a causa di leggeri affaticamenti. Cristian Chivu ha quindi optato per una “Inter B”, con un undici titolare che ha visto l’inserimento di giovani talenti come Bonny ed Esposito in attacco.

andamenti della partita

Il primo tempo ha visto un’Inter poco incisiva, incapace di trovare ritmo e precisione. Il Monza, dal canto suo, ha approfittato delle incertezze difensive dei nerazzurri, portandosi in vantaggio grazie a Ciurria, abile a sfruttare una distrazione della retroguardia interista. Il gol è arrivato al 25′, quando, dopo un’azione di contropiede, Ciurria ha trovato il varco giusto per battere il portiere nerazzurro, Martinez, da distanza ravvicinata.

L’Inter ha faticato a reagire, e solo nel finale di primo tempo ha alzato il baricentro. Al 44′ è arrivato il pareggio, ma in modo fortunoso: Birindelli, nel tentativo di anticipare Sucic, ha messo in rete di testa nella propria porta, regalando così il gol del 1-1 ai nerazzurri. Questo episodio ha consentito all’Inter di rientrare negli spogliatoi con un morale leggermente rialzato, nonostante una prestazione ancora poco convincente.

le speranze e le delusioni

Nella ripresa, l’Inter è scesa in campo con una determinazione diversa. La squadra ha iniziato a premere di più, mostrando un miglioramento nel gioco e nelle occasioni create. Il momento decisivo è arrivato al 61′, quando Esposito ha realizzato un gol da cineteca: su un tiro di Darmian, il giovane attaccante ha deviato il pallone con un tocco di tacco, sorprendendo il portiere avversario e portando l’Inter in vantaggio per 2-1. Questo gol ha scatenato l’entusiasmo tra i tifosi, che speravano in una vittoria dopo la rimonta.

Nonostante il nuovo vantaggio, l’Inter ha sprecato diverse occasioni per chiudere definitivamente il match. Le occasioni fallite, unite a una certa disattenzione difensiva, hanno creato un clima di tensione crescente. E così, al 90′, è arrivata la doccia fredda: una distrazione del giovane Mosconi ha permesso ad Azzi di involarsi verso la porta e, con freddezza, ha siglato il gol del 2-2, punendo l’Inter per la mancanza di concentrazione negli ultimi minuti. Questo gol ha lasciato i tifosi interisti increduli, mentre i giocatori del Monza festeggiavano un pareggio insperato.

Dopo il fischio finale, la partita è proseguita ai calci di rigore per decidere il vincitore. Qui l’Inter ha mostrato maggiore determinazione, riuscendo a prevalere per 5-3 grazie a una parata decisiva di Martinez su un tiro di Sardo. Questo successo ai rigori ha offerto un minimo di conforto ai nerazzurri, che hanno comunque bisogno di lavorare duramente per correggere le lacune emerse in campo.

In sintesi, l’amichevole contro il Monza ha evidenziato le difficoltà di un’Inter in fase di costruzione. Se da un lato il gol di Esposito ha dimostrato il potenziale dei giovani talenti, dall’altro la fragilità difensiva e la mancanza di continuità nelle prestazioni rimangono preoccupanti. Cristian Chivu avrà sicuramente molto su cui riflettere in vista delle prossime partite, con l’intento di preparare al meglio la squadra per l’inizio della nuova stagione di Serie A. La strada da percorrere è ancora lunga, ma i segnali di miglioramento mostrati nella ripresa possono essere un punto di partenza per un’Inter che cerca di ritrovare la propria identità e competitività.

Stefano Cerulli

Stefano è un appassionato di sport e redattore sportivo con una carriera che riflette il suo profondo amore per il calcio e l'atletica. Nato a Milano nel 1985, ha nutrito fin da giovane una passione innata per lo sport, alimentata dalle domeniche passate sugli spalti dello stadio San Siro e dalle interminabili ore di allenamento sulle piste d'atletica locali. Dopo aver conseguito la laurea in Scienze della Comunicazione presso l'Università degli Studi di Milano, Stefano ha iniziato la sua carriera nel mondo del giornalismo sportivo. I suoi primi articoli, pubblicati su riviste minori, hanno subito messo in luce la sua abilità nel raccontare con vividezza e competenza le vicende sportive, catturando l'attenzione di un pubblico sempre più vasto. Stefano è noto per il suo stile di scrittura coinvolgente, capace di trasmettere non solo i fatti ma anche le emozioni e la tensione che caratterizzano ogni evento sportivo. La sua capacità di analisi e la profonda conoscenza tecnica dei diversi sport gli permettono di offrire ai lettori articoli di grande qualità, che spaziano dalle cronache più avvincenti alle analisi tattiche più approfondite. Oltre alla sua attività di redattore, è anche un promotore attivo dello sport giovanile. Dedica il suo tempo libero a organizzare eventi e workshop per giovani atleti, con l'obiettivo di trasmettere loro i valori dello sport e l'importanza della corretta informazione sportiva. Sempre aggiornato sulle ultime novità del mondo sportivo, Stefano continua a essere una voce rispettata e autorevole nel giornalismo sportivo italiano, rappresentando un punto di riferimento per tutti gli appassionati di calcio e atletica.

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