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Mondiali di scherma: l’Italia si presenta con 26 atleti e Garozzo alla guida

Dal 22 al 30 luglio, Tbilisi, capitale della Georgia, ospiterà i Campionati Mondiali di scherma, un evento atteso che segna l’inizio del nuovo quadriennio olimpico. L’Italia, tradizionalmente una delle nazioni di punta in questo sport, si presenta al via con una squadra di 26 atleti, un gruppo ricco di talento e esperienza, pronto a competere per il podio.

La guida della delegazione italiana

La delegazione italiana sarà guidata da Daniele Garozzo, un nome ben noto nel panorama della scherma. Garozzo, che ha vinto l’oro olimpico nel fioretto a Rio 2016, assume per la prima volta il ruolo di Capo Delegazione e si prepara ad affrontare questa nuova sfida al fianco del Presidente della Federazione Italiana Scherma (FIS), Luigi Mazzone. Questo nuovo incarico rappresenta per Garozzo un’importante evoluzione della sua carriera, che lo ha visto passare dall’essere un atleta di successo a un leader strategico del movimento schermistico italiano.

La squadra italiana e le sue stelle

I commissari tecnici hanno scelto di mantenere la maggior parte della squadra che ha recentemente brillato agli Europei di Genova, dove l’Italia ha conquistato un totale di 13 medaglie. Questo evento ha mostrato la forza della squadra, con un mix di atleti esperti e giovani promesse. La scelta di mantenere il nucleo che ha già dimostrato il proprio valore è un segno di continuità e fiducia nei confronti di questi atleti.

  1. Fioretto maschile:
  2. Guillaume Bianchi (campione europeo in carica)
  3. Tommaso Marini (attuale campione iridato)
  4. Filippo Macchi
  5. Alessio Foconi

  6. Fioretto femminile:

  7. Martina Favaretto (ritorno dopo infortunio)
  8. Arianna Errigo (capitana)
  9. Anna Cristino
  10. Staffetta: Martina Batini (individuale) e Alice Volpi (prova a squadre)

  11. Spada maschile:

  12. Davide Di Veroli
  13. Matteo Galassi
  14. Andrea Santarelli
  15. Valerio Cuomo (solo individuale)
  16. Gianpaolo Buzzacchino (gara a squadre)

  17. Spada femminile:

  18. Rossella Fiamingo (olimpionica)
  19. Giulia Rizzi
  20. Alberta Santuccio
  21. Sara Maria Kowalczyk

  22. Sciabola maschile:

  23. Luca Curatoli
  24. Michele Gallo
  25. Matteo Neri
  26. Pietro Torre

  27. Sciabola femminile:

  28. Eloisa Passaro (ritorno dall’infortunio)
  29. Michela Battiston
  30. Chiara Mormile
  31. Mariella Viale

Preparazione e aspettative per i Mondiali

Daniele Garozzo ha espresso le sue emozioni riguardo a questo nuovo incarico, sottolineando l’importanza di guidare un gruppo così talentuoso: “Sarà un onore e un’emozione guidare il gruppo azzurro a Tbilisi, per me un’avventura nuova e stimolante dopo tanti Mondiali vissuti da atleta. Siamo reduci da un ottimo Europeo, a Genova, dove abbiamo conquistato 13 medaglie con tanti giovani protagonisti. Ora andiamo in Georgia con 13 medagliati olimpici e ben sei debuttanti in un Campionato del Mondo, convinti del nostro potenziale e decisi a ottenere il massimo possibile”.

La preparazione della squadra è stata caratterizzata da intense sessioni di allenamento, che hanno permesso agli atleti di affinare le loro tecniche e strategie in vista della competizione. Ogni schermidore è consapevole dell’importanza di affrontare questi Mondiali non solo come un’opportunità per vincere medaglie, ma anche come un banco di prova in vista delle Olimpiadi di Parigi 2024, dove l’Italia punterà a confermare il proprio status di potenza nella scherma.

Il contesto dei Mondiali di Tbilisi è particolarmente significativo, poiché rappresenta il primo grande evento internazionale dopo i recenti Campionati Europei. La scelta della Georgia come sede di questa manifestazione è stata accolta con entusiasmo, data la crescente importanza del Paese nel panorama sportivo e la sua tradizione nella scherma.

In attesa di vedere come si comporterà la squadra italiana in questa competizione mondiale, il tifo e l’aspettativa sono palpabili. I sostenitori della scherma sperano in prestazioni all’altezza delle aspettative, mentre gli atleti sono pronti a dare il massimo per rappresentare l’Italia nel modo migliore possibile.

Luca Baldini

Ciao a tutti, mi chiamo Luca Baldini e sono redattore sportivo di Wigglesport! Scommetto che non vi sareste mai aspettati di incontrare un tizio così appassionato di sport "minori". Ebbene sì, mentre tutti gli altri seguono i grandi nomi del calcio e del basket, io mi tuffo a capofitto nel mondo affascinante delle discipline meno conosciute! La mia curiosità per gli sport alternativi è nata quasi per caso. Cresciuto tra le Alpi piemontesi, tra una discesa sugli sci e una partita a curling con gli amici, ho sviluppato un amore viscerale per tutte quelle attività che non sempre fanno i titoli dei giornali. Dai Campionati Mondiali di Badminton ai Tornei Internazionali di Bocce, ho sempre avuto un debole per tutto ciò che è insolito e sorprendente. Dopo aver terminato gli studi in Comunicazione e Giornalismo a Torino, ho realizzato il mio sogno di diventare redattore sportivo, portando con me questa passione fuori dal comune. All'inizio la mia famiglia e i miei amici mi prendevano bonariamente in giro ("Luca, chi vuoi che legga di un torneo di cricket islandese?"), ma con il tempo hanno imparato ad apprezzare la bellezza degli sport minori e il mio modo di raccontarli. Ho avuto la fortuna di viaggiare in tutto il mondo per seguire competizioni di ogni genere, descrivendo con passione le performance di atleti incredibili che gareggiano lontano dai riflettori della ribalta mediatica. La mia scrivania? Un arcobaleno di locandine di eventi da ogni angolo del globo! Se c'è una cosa che amo del mio lavoro, è la capacità di portare alla luce storie emozionanti e spesso trascurate. Raccontare le gesta di un arciere paralimpico o la preparazione di una squadra di rugby su sedia a rotelle mi riempie di orgoglio e mi spinge a essere sempre più curioso. Quando non sono impegnato a scrivere o a seguire competizioni improbabili, mi piace partecipare personalmente ad alcuni di questi sport. E sì, ho collezionato più magliette da gara di corse con i sacchi e di tornei di palla tamburello di quante ne possa contare! Quindi, se mai sentite parlare di uno sport di cui nessuno sa nulla, c'è una buona possibilità che io sia lì a raccontarlo. Perché, in fondo, ogni disciplina ha una sua magia speciale, e io sono qui per condividere quella magia con voi. A presto,

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