Ciclismo

Milano – Sanremo, primo atto: la corsa è già nella storia

La stagione ciclistica entra nel vivo. Svelato l’inedito percorso della Milano – Sanremo, edizione 115 della classicissima che apre, di fatto, il 2024. Sarà, come da tradizione, un appuntamento imperdibile per tutti gli appassionati di ciclismo. Tutti a caccia di Mathieu van der Poel che lo scorso anno si è presentato in solitaria all’arrivo dopo un attacco sul Poggio.

Una partenza inedita: la Milano – Sanremo parte da Pavia

La 115esima edizione è già destinata a scrivere la storia di questa corsa. Si parte da Pavia, precisamente da Piazza della Vittoria dove, nel pomeriggio della vigilia della gara, in programma il prossimo 16 marzo, ci sarà anche la presentazione delle squadre. Si arriva a Sanremo dopo aver percorso 288 chilometri. Nel tracciato, inedito, i primi 44 saranno del tutto pianeggianti, attraversando l’Oltrepò e sfiorando il Ticino. Quindi il percorso si incanalerà sui binari tradizionali, da Casteggio, ripercorrendo la strada che ha collegato Milano con la Riviera di Ponente. Si toccheranno Ovada, il Passo del Turchino, quindi Genova e poi Voltri. Si arriva poi sull’Aurelia, attraverso Varazze, Savona, Albenga, fino a raggiungere Imperia. A San Lorenzo al Mare, dopo la classica sequenza dei Capi (Mele, Cervo e Berta), si affrontano le due salite inserite negli ultimi decenni: Cipressa (1982) e Poggio di Sanremo (1961) prima dell’arrivo su Via Roma.

La Cipressa e il Poggio: laddove si decide la gara

Milano – Sanremo percorso Immagine | Ansa

La Milano – Sanremo è una classicissima costruita per l’arrivo in volata o per favorire l’attacco “piratesco” capace di spaccare il gruppo e permettere, a chi ci riesce, di tagliare il traguardo in solitaria o in una mini volata. Molto, se non tutto, si deciderà fra Cipressa e Poggio. La Cipressa ha 5,6 km di pendenza al 4,1%, non impossibile ma abbastanza per tentare un attacco. La discesa che porta sull’Aurelia è molto tecnica. La vera chiave è però la salita del Poggio di Sanremo. Non lunghissima, 3,7 km con il 4% di media, ma che ha, nel tratto che precede lo scollinamento, la chiave che può aprire e far saltare il banco. Punte dell’8%, carreggiata ristretta e tornanti rendono la discesa estremamente impegnativa con un susseguirsi di “esse” che portano all’immissione sulla statale e quindi verso Sanremo. È sin troppo facile prevedere che chi voglia spaccare il gruppo ci provi prima dell’immissione sull’Aurelia. In caso di arrivo in volata, occhio agli 850 metri, dove c’è una curva a sinistra su rotatoria e ai 750, ultima curva che immette sul rettilineo finale di via Roma, tutto su fondo in asfalto.

 

Luigi Pasquale Pellicone

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