È iniziato ufficialmente il viaggio della fiamma olimpica verso Milano Cortina, un evento che segna l’avvicinamento ai Giochi Olimpici Invernali del 2026. La cerimonia di apertura, tenutasi allo Stadio dei Marmi, ha rappresentato un momento simbolico di passaggio da una generazione all’altra. Giancarlo Peris, l’ultimo tedoforo dei Giochi di Roma 1960, ha avuto l’onore di portare la lanterna contenente il sacro fuoco, un gesto che sottolinea non solo la continuità della tradizione olimpica, ma anche un forte legame con la storia sportiva italiana.
Il passaggio della fiamma
Dopo l’emozionante passaggio della fiamma, il presidente della Fondazione dei Giochi invernali, Giovanni Malagò, ha acceso il braciere che ha dato il via alla staffetta. Il nuotatore Gregorio Paltrinieri, medaglia d’oro ai Giochi Olimpici di Rio 2016, è stato scelto come primo tedoforo. Questa scelta è emblematicamente significativa, poiché Paltrinieri rappresenta l’eccellenza sportiva italiana e incarna lo spirito di determinazione e resilienza degli atleti di oggi.
All’interno dello Stadio dei Marmi, altri atleti di spicco hanno avuto l’opportunità di ricevere la fiamma. Tra di essi:
- Elisa Di Francisca – schermitrice campionessa olimpica e mondiale.
- Gianmarco Tamberi – saltatore in alto, oro a Tokyo 2020.
- Achille Polonara – cestista, incaricato di portare la fiaccola al di fuori dello stadio.
In totale, 164 tedofori hanno partecipato a questa storica cerimonia, ognuno con una storia unica e un contributo prezioso da offrire.
Emozioni e significato dell’evento
Il presidente del CONI, Luciano Buonfiglio, ha espresso la sua emozione durante l’evento, sottolineando l’importanza di questo momento: “È un periodo ricco di emozioni. Diecimila torce e una fiamma unica che testimonia la voglia di far bene”. Le sue parole riflettono un sentimento condiviso tra atleti e organizzatori, in attesa di un evento che promette di unire il Paese sotto i valori olimpici.
Il ministro per lo sport e per i giovani, Andrea Abodi, ha descritto l’evento come “una giornata meravigliosa”, evidenziando come il fuoco proveniente dalla Grecia rappresenti un ritorno a casa. “La fiaccola porterà messaggi di concordia e rispetto”, ha aggiunto, sottolineando il potere unificante dello sport nel superare le divisioni.
Un viaggio ricco di significato
Malagò ha ricordato la figura di Giulio Onesti, grande promotore dei Giochi di Roma 1960, la cui visione ha aperto la strada a eventi sportivi di rilevanza mondiale in Italia. “Se siamo qui è anche grazie a Giulio Onesti e ai Giochi che ha portato a Roma nel ’60”, ha affermato, rendendo omaggio a chi ha contribuito a costruire la tradizione olimpica del nostro Paese.
Il viaggio della fiamma toccherà tutti i siti UNESCO italiani, rappresentando un’opportunità non solo per celebrare lo sport, ma anche per promuovere il patrimonio culturale e artistico dell’Italia nel mondo. La fiamma olimpica simboleggia un legame profondo tra passato e futuro e ricorda l’importanza dei valori olimpici: rispetto, amicizia e eccellenza.
Con il passare dei giorni, il viaggio della fiamma continuerà a coinvolgere diverse città e regioni italiane, creando un clima di attesa e entusiasmo per i Giochi Olimpici Invernali di Milano Cortina. La fiamma, simbolo di speranza e determinazione, porterà con sé i sogni di milioni di atleti e appassionati, riscaldando i cuori di chiunque ami la bellezza dello sport e la magia della competizione. L’energia sprigionata da questo evento rappresenta un emozionante preludio a ciò che ci aspetta nei prossimi anni, mentre l’Italia si prepara a brillare nuovamente sulla scena mondiale.
