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Milano-Cortina: oltre 400 milioni raccolti grazie a partner strategici

In vista dei Giochi Olimpici Invernali del 2026, la Fondazione Milano Cortina 2026 ha raggiunto un traguardo significativo: la raccolta di fondi da partner privati ha superato i 400 milioni di euro. Nevio Devidé, chief revenue officer della fondazione, ha annunciato con entusiasmo ulteriori 60 milioni in fase di finalizzazione nei prossimi mesi. Questo risultato testimonia il forte sostegno del tessuto imprenditoriale locale, che ha risposto con grande entusiasmo all’appello della fondazione.

il modello di finanziamento della fondazione

La Fondazione Milano Cortina 2026 è una realtà privata, il che significa che non dipende dai contributi statali per il suo finanziamento. Devidé ha sottolineato l’importanza di questo aspetto, evidenziando come la fondazione stia lavorando su accordi commerciali con partner domestici e internazionali. Questo approccio ha permesso di costruire un modello sostenibile per il finanziamento dei Giochi, in un contesto in cui le risorse pubbliche sono sempre più limitate.

l’interesse per i biglietti e la preparazione dell’evento

Uno degli indicatori più positivi del successo della raccolta fondi è stato il grande interesse mostrato per i biglietti. Ad oggi, sono stati venduti oltre 657 mila biglietti, un numero che riflette la domanda crescente e l’aspettativa per un evento che promette di essere memorabile. La scelta di siti relativamente contenuti per le competizioni ha contribuito a gestire l’interesse e a garantire un’esperienza accessibile per gli spettatori.

Devidé ha inoltre spiegato che la fondazione ha rivisto le sue previsioni finanziarie in base alle dinamiche di mercato, effettuando un’analisi attenta e precisa delle risorse disponibili. Questo approccio orientato ai dati consente alla Fondazione di pianificare con accuratezza i costi e di garantire che i Giochi siano all’altezza delle aspettative, celebrando non solo gli atleti, ma anche i momenti salienti delle competizioni.

opportunità per il territorio e le piccole imprese

L’importanza dei Giochi Olimpici di Milano-Cortina va oltre il mero aspetto sportivo. Si tratta di un’opportunità unica per valorizzare il territorio, promuovere il turismo e stimolare l’economia locale. La visibilità internazionale che l’evento porterà non solo metterà in luce le bellezze naturali e culturali della Lombardia e del Veneto, ma offrirà anche un’importante vetrina per le aziende locali.

Per le piccole e medie imprese, i Giochi rappresentano una chance di crescita e visibilità. Secondo una ricerca condotta da Ipsos per Visa, l’impatto dei Giochi Olimpici sulle PMI a Milano si preannuncia positivo. Ecco alcuni punti chiave:

  1. Aumento della domanda: Le piccole imprese potranno beneficiare di un incremento della domanda sia durante l’evento che nei mesi precedenti.
  2. Incremento del flusso turistico: Ci si aspetta un aumento dei visitatori, che porterà opportunità economiche.
  3. Collaborazione con le PMI: La Fondazione Milano Cortina 2026 si impegna a lavorare a stretto contatto con le PMI per massimizzare i benefici economici.

Il lavoro della Fondazione non si limita alla raccolta fondi, ma si estende anche alla creazione di un’eredità duratura per il territorio. L’obiettivo è quello di lasciare un segno positivo che possa andare oltre il 2026, contribuendo allo sviluppo sostenibile della regione. Gli investimenti in infrastrutture, miglioramenti nei trasporti e nella viabilità, così come le iniziative per promuovere il turismo, sono solo alcune delle aree in cui la fondazione intende concentrarsi.

Inoltre, l’attenzione verso l’ambiente è un altro aspetto cruciale. La sostenibilità è diventata un tema centrale nell’organizzazione di eventi di grande portata, e i Giochi di Milano-Cortina non faranno eccezione. La Fondazione è impegnata a implementare pratiche ecologiche, cercando di ridurre l’impatto ambientale dell’evento e promuovendo un messaggio di responsabilità sociale.

La raccolta di fondi e la preparazione per i Giochi Olimpici di Milano-Cortina 2026 sono quindi solo l’inizio di un percorso che promette di trasformare l’area in una destinazione di eccellenza, capace di attrarre visitatori e investimenti per gli anni a venire. L’entusiasmo e l’impegno dimostrati fino ad ora sono un chiaro segno che la comunità è pronta ad affrontare questa sfida, rendendo i Giochi un evento indimenticabile non solo per gli atleti, ma per tutti coloro che parteciperanno a questa grande celebrazione dello sport.

Luca Baldini

Ciao a tutti, mi chiamo Luca Baldini e sono redattore sportivo di Wigglesport! Scommetto che non vi sareste mai aspettati di incontrare un tizio così appassionato di sport "minori". Ebbene sì, mentre tutti gli altri seguono i grandi nomi del calcio e del basket, io mi tuffo a capofitto nel mondo affascinante delle discipline meno conosciute! La mia curiosità per gli sport alternativi è nata quasi per caso. Cresciuto tra le Alpi piemontesi, tra una discesa sugli sci e una partita a curling con gli amici, ho sviluppato un amore viscerale per tutte quelle attività che non sempre fanno i titoli dei giornali. Dai Campionati Mondiali di Badminton ai Tornei Internazionali di Bocce, ho sempre avuto un debole per tutto ciò che è insolito e sorprendente. Dopo aver terminato gli studi in Comunicazione e Giornalismo a Torino, ho realizzato il mio sogno di diventare redattore sportivo, portando con me questa passione fuori dal comune. All'inizio la mia famiglia e i miei amici mi prendevano bonariamente in giro ("Luca, chi vuoi che legga di un torneo di cricket islandese?"), ma con il tempo hanno imparato ad apprezzare la bellezza degli sport minori e il mio modo di raccontarli. Ho avuto la fortuna di viaggiare in tutto il mondo per seguire competizioni di ogni genere, descrivendo con passione le performance di atleti incredibili che gareggiano lontano dai riflettori della ribalta mediatica. La mia scrivania? Un arcobaleno di locandine di eventi da ogni angolo del globo! Se c'è una cosa che amo del mio lavoro, è la capacità di portare alla luce storie emozionanti e spesso trascurate. Raccontare le gesta di un arciere paralimpico o la preparazione di una squadra di rugby su sedia a rotelle mi riempie di orgoglio e mi spinge a essere sempre più curioso. Quando non sono impegnato a scrivere o a seguire competizioni improbabili, mi piace partecipare personalmente ad alcuni di questi sport. E sì, ho collezionato più magliette da gara di corse con i sacchi e di tornei di palla tamburello di quante ne possa contare! Quindi, se mai sentite parlare di uno sport di cui nessuno sa nulla, c'è una buona possibilità che io sia lì a raccontarlo. Perché, in fondo, ogni disciplina ha una sua magia speciale, e io sono qui per condividere quella magia con voi. A presto,

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