Il mondo dello sport si prepara a vivere un momento storico con l’arrivo delle Olimpiadi invernali 2026, che si svolgeranno tra Milano e Cortina d’Ampezzo. Questo evento non solo celebrerà le discipline olimpiche, ma avrà anche un impatto significativo sulle infrastrutture e sull’immagine delle città coinvolte. Giovanni Malagò, presidente della Fondazione Milano Cortina, ha recentemente commentato le sfide e le opportunità legate a questa grande manifestazione sportiva, in particolare riguardo alla logistica e alla distribuzione delle venue olimpiche.
le sfide logistiche delle olimpiadi
Durante il Premio De Sanctis a Roma, Malagò ha affrontato le critiche relative alla distanza tra le varie sedi gare e le potenziali difficoltà che potrebbero sorgere per i tifosi e le delegazioni nel raggiungere le diverse location. “Difficoltà logistiche? Siamo partiti con questo tipo di masterplan”, ha dichiarato, enfatizzando il fatto che le Olimpiadi dei territori rappresentano un elemento fondamentale per la vittoria della candidatura italiana contro la Svezia. Questo approccio, che prevede la diffusione degli eventi su un ampio territorio, non è solo una strategia per gestire meglio le risorse, ma anche un modo per valorizzare e promuovere le diverse località coinvolte.
un modello di giochi diffusi
La scelta di Milano e Cortina come città ospitanti è stata frutto di un lavoro di squadra e di una visione a lungo termine. Malagò ha sottolineato che il modello di “Giochi diffusi” potrebbe diventare un esempio da seguire per le future edizioni delle Olimpiadi. “Chi arriva dopo di noi replicherà questo modello”, ha affermato, suggerendo che altre città potrebbero adottare questa strategia per affrontare le sfide logistiche e massimizzare l’esperienza degli spettatori.
investimenti e sostenibilità
Le preoccupazioni riguardo alla logistica non sono infondate, considerando che gli eventi olimpici si svolgeranno in diverse località, da Milano, che ospiterà la cerimonia di apertura e altre competizioni, a Cortina, nota per le sue piste da sci. Tuttavia, Malagò ha cercato di rassicurare gli organizzatori e il pubblico, affermando che “ogni giorno qualche cosa esce dal livello dei problemi, altro invece resta e sarà così fino all’ultimo”. Questo riconoscimento delle complessità legate all’organizzazione di un evento di tale portata è un segnale positivo di trasparenza e responsabilità da parte dei leader coinvolti.
La preparazione per le Olimpiadi di Milano-Cortina non è solo una questione di logistica, ma coinvolge anche investimenti significativi in infrastrutture. Negli ultimi anni, sono stati avviati diversi progetti per migliorare i trasporti e le strutture sportive. Il governo italiano e le autorità locali stanno lavorando insieme per garantire che gli impianti siano all’altezza degli standard olimpici e che i visitatori possano godere di un’esperienza memorabile.
Inoltre, l’evento olimpico rappresenta un’opportunità unica per il rilancio economico delle zone coinvolte, particolarmente importante in un periodo post-pandemia. Le Olimpiadi possono stimolare il turismo e attrarre investimenti, contribuendo a una ripresa economica più rapida e sostenibile. Le città stanno già iniziando a prepararsi per accogliere migliaia di visitatori e appassionati di sport da tutto il mondo, e questo richiederà una pianificazione attenta e un impegno collettivo.
Malagò ha anche parlato dell’importanza della sostenibilità nell’organizzazione delle Olimpiadi, un tema sempre più rilevante nel contesto attuale. L’attenzione all’ambiente e alla riduzione dell’impatto ecologico è diventata una priorità per il Comitato Olimpico Internazionale e per le città ospitanti. Milano-Cortina si sta impegnando a garantire che i Giochi siano un modello di sostenibilità, non solo attraverso l’uso di impianti esistenti, ma anche attraverso pratiche ecologiche e una gestione efficiente delle risorse.
In conclusione, mentre ci avviciniamo all’inizio di questo straordinario evento, le parole di Malagò risuonano come un monito e un’ispirazione. La sfida delle Olimpiadi di Milano-Cortina non è solo quella di organizzare competizioni sportive, ma di farlo in un modo che unisca i territori, promuova la sostenibilità e crei un’eredità duratura per le generazioni future. Con un masterplan ambizioso e una visione chiara, Milano e Cortina si preparano a scrivere un nuovo capitolo nella storia degli sport invernali, dimostrando che, anche di fronte a difficoltà, è possibile raggiungere grandi traguardi attraverso il lavoro di squadra e l’innovazione.
