Milano-Cortina: la sfida si avvicina, Malagò assicura: siamo pronti!

Milano-Cortina: la sfida si avvicina, Malagò assicura: siamo pronti!

Milano-Cortina: la sfida si avvicina, Malagò assicura: siamo pronti! - ©ANSA Photo

Luca Baldini

16 Ottobre 2025

A meno di quattro mesi dall’inizio delle attesissime Olimpiadi Invernali di Milano-Cortina, il clima di preparazione è palpabile e le aspettative sono alle stelle. Giovanni Malagò, presidente della Fondazione Milano Cortina, ha recentemente condiviso alcune riflessioni sullo stato dei preparativi in un’intervista a Rai Radio1, nel programma “Un Giorno da Pecora”, condotto da Giorgio Lauro e Geppi Cucciari.

Malagò ha confermato che, nonostante i 110 giorni che separano il pubblico dall’apertura dei Giochi, il comitato organizzatore è pronto e determinato a sfruttare ogni giorno rimanente per affinare i dettagli. “Siamo pronti compatibilmente col fatto che mancano 110 giorni, giorni che ci servono tutti”, ha dichiarato, sottolineando l’importanza di ogni singolo momento disponibile per garantire un evento che possa essere all’altezza delle aspettative.

l’importanza della tregua olimpica

L’attenzione si concentra non solo sui preparativi logistici, ma anche su aspetti più ampi legati all’atmosfera olimpica e alla pace. Malagò ha rivelato che il 18 novembre una delegazione del comitato organizzatore si recherà al Palazzo di Vetro delle Nazioni Unite a New York per chiedere una tregua olimpica. Questo è un aspetto cruciale, soprattutto considerando le attuali tensioni geopolitiche nel mondo. “Ci sarà la delegazione del comitato organizzatore che, col supporto del ministero degli Esteri, chiederà che durante i giochi olimpici e paralimpici ci sia una tregua”, ha spiegato Malagò. Una richiesta che, se accolta, rappresenterebbe un messaggio forte e significativo di unità e speranza in un periodo di conflitti e divisioni.

la questione degli atleti russi

Inoltre, un tema scottante che è emerso riguarda la partecipazione degli atleti russi. Malagò ha chiarito che, come già stabilito per le prossime Olimpiadi di Parigi, gli atleti russi potranno competere solo a titolo individuale, senza bandiera né inno, e non dovranno essere affiliati a corpi militari dello Stato. Questa decisione è il risultato di un’attenta valutazione delle attuali condizioni politiche e sportive a livello internazionale, e riflette un tentativo di mantenere l’integrità e l’equità delle competizioni olimpiche.

un’opportunità per il paese

Milano-Cortina 2026 rappresenta anche un’opportunità unica per il nostro Paese, non solo per mostrare le straordinarie bellezze naturali e culturali delle Alpi Italiane, ma anche per rafforzare il legame tra sport e sostenibilità. La scelta delle località che ospiteranno gli eventi sportivi è stata fatta tenendo conto non solo delle capacità logistiche, ma anche dell’impatto ambientale e del desiderio di promuovere un turismo responsabile. Le città di Milano e Cortina, con la loro storia e tradizione, saranno il palcoscenico ideale per accogliere atleti e spettatori da tutto il mondo.

Inoltre, il coinvolgimento delle comunità locali sarà cruciale nel rendere queste Olimpiadi un evento di coesione sociale. Gli organizzatori hanno avviato progetti per coinvolgere i cittadini, dalle scuole agli enti locali, per creare un clima di festa e partecipazione che trascenda il mero evento sportivo. Le cerimonie di apertura e chiusura, così come gli eventi collaterali, saranno occasioni di celebrazione per tutti, non solo per gli atleti.

Un altro aspetto fondamentale del progetto Milano-Cortina è la preparazione delle infrastrutture. La costruzione e il rinnovamento di impianti sportivi, così come le migliorie alle reti di trasporto, sono in fase avanzata. L’obiettivo è quello di garantire un’ottima esperienza per gli atleti e per i visitatori, contribuendo al contempo a un approccio sostenibile e a lungo termine per le città coinvolte.

Malagò e il suo team sono consapevoli che il successo delle Olimpiadi dipenderà non solo dalla qualità degli eventi sportivi, ma anche dalla capacità di creare un’atmosfera di accoglienza e di festa. La sfida è grande, ma la determinazione e l’impegno di tutti coloro che stanno lavorando per la realizzazione di questo sogno olimpico sono evidenti.

Con 110 giorni di preparativi ancora da affrontare, il countdown è ufficialmente iniziato. Le aspettative sono alte, ma la fiducia nel progetto è altrettanto forte. Gli occhi del mondo saranno puntati su Milano e Cortina, pronte a scrivere una nuova pagina della storia olimpica.

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