
Milano-Cortina: il trampolino di Zuel prende forma con l'aggiudicazione dei lavori - ©ANSA Photo
Oggi si segna una tappa fondamentale per Cortina d’Ampezzo e per l’intero movimento olimpico italiano, con l’aggiudicazione ufficiale dei lavori per il restauro del celebre Trampolino di Cortina, situato nella frazione di Zuel. Questa struttura non è solo un impianto sportivo, ma un simbolo storico dei primi Giochi Olimpici invernali che l’Italia ha ospitato nel 1956. La notizia è stata comunicata dalla Società Infrastrutture Milano Cortina 2026, che coordina i preparativi per i prossimi Giochi invernali.
Il progetto di restauro
Il progetto di restauro prevede un intervento completo che non si limiterà a ristrutturare il trampolino stesso, ma comprenderà anche il consolidamento statico delle tribune e la costruzione di un nuovo edificio polifunzionale. Questo edificio avrà un’importanza cruciale non solo per le Olimpiadi, ma anche per la comunità locale, offrendo spazi per eventi, attività e servizi che potrebbero migliorare la vita sociale nella regione. La durata totale dei lavori sarà di 300 giorni, con un impegno a garantire che le opere principali siano completate in tempo per l’inizio delle competizioni olimpiche nel febbraio 2026.
Il rispetto della tradizione
Una delle caratteristiche più affascinanti di questo progetto è l’attenzione al rispetto della forma originale del trampolino. Come spiegato da Simico, l’azienda incaricata dei lavori, il restauro sarà eseguito mantenendo intatta l’estetica storica del trampolino. Questo approccio garantirà non solo la sicurezza della struttura per gli atleti, ma permetterà anche di preservare il suo valore simbolico. Durante il restauro, verranno ripristinati i colori originali che caratterizzano il trampolino:
- Rosso rubino delle bordature metalliche
- Bianco della struttura
- Rosa della dolomia
- Blu cielo per i parapetti
Questi colori richiamano la bellezza naturale delle Dolomiti e sono un tributo al patrimonio culturale e sportivo italiano.
L’importanza del trampolino di Zuel
Il trampolino di Zuel è stato un punto di riferimento per gli sport invernali fin dalla sua inaugurazione. Durante i Giochi Olimpici del 1956, ha ospitato le competizioni di salto con gli sci, attirando l’attenzione di atleti e spettatori da tutto il mondo. Nel corso degli anni, ha visto esibirsi alcuni dei più grandi nomi dello sport invernale, diventando un palcoscenico per le leggende del salto con gli sci. La sua riqualificazione si inserisce in un contesto più ampio di rinnovamento delle infrastrutture sportive in vista delle Olimpiadi, che mirano a lasciare un’eredità duratura per le future generazioni.
Milano e Cortina stanno lavorando insieme per creare un’esperienza olimpica che non solo soddisfi gli standard internazionali, ma che sia anche sostenibile e rispettosa dell’ambiente. La scelta di recuperare strutture storiche come il trampolino di Zuel è parte di un impegno più ampio per valorizzare il patrimonio culturale e architettonico del nostro paese. Questo approccio è fondamentale per garantire che le Olimpiadi del 2026 non siano solo un evento sportivo, ma anche un’opportunità per promuovere l’arte, la cultura e il turismo della regione.
Il restauro del trampolino di Zuel è solo uno dei tanti progetti in corso, che includono anche la costruzione di nuove strutture e il miglioramento delle infrastrutture esistenti. L’obiettivo è quello di creare un ambiente accogliente e all’avanguardia per atleti, visitatori e appassionati di sport. La riqualificazione del trampolino non solo garantirà che gli atleti possano competere in condizioni di sicurezza e comfort, ma offrirà anche ai tifosi un’esperienza indimenticabile.
Con la celebrazione della storia sportiva e il focus sul futuro, il lavoro al trampolino di Zuel rappresenta un passo importante verso le Olimpiadi invernali di Milano-Cortina 2026, confermando l’impegno dell’Italia a onorare il suo passato mentre guarda avanti per costruire un futuro brillante per lo sport invernale.