
Milan ko: Feyenoord trionfa e dedica la vittoria a Maignan - ©ANSA Photo
La sconfitta del Milan in Champions League contro il Feyenoord ha lasciato un segno profondo tra i tifosi e gli addetti ai lavori. Il risultato di 1-0, maturato nell’andata dei playoff, evidenzia le difficoltà della squadra rossonera, incapace di esprimere il proprio potenziale nonostante la presenza di nomi di spicco in attacco. Con un approccio poco incisivo, il Milan ha deluso le aspettative, mentre il Feyenoord ha capitalizzato al meglio le proprie opportunità, mostrando una solidità e un’organizzazione che hanno fatto la differenza.
il match: un avvio difficile per il milan
Il Feyenoord, sostenuto da un pubblico caloroso al De Kuip, ha iniziato la partita con grande determinazione. Già al 3′, Paixão ha sbloccato il risultato con un tiro rasoterra che ha colto impreparato il portiere rossonero Mike Maignan. Questo errore ha messo in evidenza le fragilità della difesa milanista, mentre Maignan, noto per le sue prestazioni solide, ha deluso in un momento cruciale. Da quel momento in poi, il Milan ha faticato a trovare il ritmo, subendo l’entusiasmo e il gioco del Feyenoord.
- Milan in difficoltà nel primo tempo:
- Mancanza di aggressività nei contrasti.
- Incomprensioni in attacco tra i giocatori.
- Problemi fisici per Rafael Leão, costretto a ricorrere a un antidolorifico.
l’inerzia della partita
Nonostante i tentativi di riorganizzarsi, il Milan ha continuato a faticare. Il Feyenoord ha creato ulteriori pericoli, con Paixão che ha sfiorato il raddoppio colpendo la traversa. A pochi minuti dalla fine del primo tempo, Leão ha avuto una grande occasione per pareggiare, ma è stato fermato da un ottimo recupero di Read. La sensazione generale era che il Feyenoord avesse una marcia in più, sia in termini di capacità atletica che di carisma.
le scelte di conceição e le reazioni dei giocatori
Nella ripresa, il tecnico rossonero Sérgio Conceição non ha effettuato modifiche, sperando che le parole nello spogliatoio potessero dare una scossa alla squadra. Tuttavia, il copione è rimasto invariato. Le sostituzioni, come quella di Pulisic con Chukwueze, non hanno cambiato l’inerzia della partita, con Paixão che continuava a essere l’unico in grado di creare pericoli reali.
- Giocatori chiave che non hanno brillato:
- João Félix: difficoltà a trovare la posizione ideale.
- Giménez: condizionato dall’atmosfera del De Kuip.
Il Milan ha faticato a costruire azioni significative, e l’unica conclusione insidiosa da parte di João Félix è arrivata a due minuti dalla fine, quando la partita sembrava ormai segnata.
Con questa prestazione, il Milan si trova a dover riflettere e reagire, mentre la strada verso la qualificazione agli ottavi di finale appare lunga e impervia. Martedì prossimo, al San Siro, il Milan avrà l’arduo compito di ribaltare il risultato e mantenere vive le speranze di avanzamento.
La sconfitta ha messo in luce non solo le carenze del Milan, ma anche la solidità del Feyenoord, capace di sfruttare al meglio le opportunità create. L’assenza di una mentalità vincente e la mancanza di incisività in attacco potrebbero essere le chiavi per comprendere la sconfitta del Milan. I tifosi rossoneri ora si chiedono se la squadra sarà in grado di affrontare le avversità e tornare a brillare in un palcoscenico prestigioso come la Champions League. La prossima settimana sarà decisiva, e il Milan dovrà dimostrare di avere la forza e la determinazione necessarie per superare il Feyenoord e mantenere vive le speranze di un percorso europeo di successo.