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Milan-Inter in Coppa Italia: un pareggio avvincente con gol di Abraham e Calhanoglu

La semifinale di andata di Coppa Italia tra Milan e Inter, disputata a San Siro, ha regalato emozioni e intensità, terminando con un pareggio 1-1. Questo risultato lascia aperte tutte le possibilità per il ritorno previsto il 23 aprile, confermando ancora una volta la storica rivalità tra le due squadre milanesi.

I gol

Il match si è sbloccato nella ripresa: al 47′, Tammy Abraham ha portato in vantaggio il Milan con un diagonale preciso che si è infilato nell’angolo in basso a sinistra. Questo gol rappresenta il suo quarto in Coppa Italia di questa stagione, un traguardo che non si vedeva per un giocatore rossonero da venti anni. Tuttavia, la gioia del Milan è durata poco, poiché al 67′ Hakan Calhanoglu, ex giocatore del Milan, ha risposto immediatamente con un potente tiro rasoterra, riportando in parità l’Inter.

La partita

La sfida di San Siro ha visto un inizio equilibrato, con entrambe le squadre che cercavano di prendere il controllo del gioco. Il Milan, schierato con un modulo a tre punte, ha tentato di sfruttare la velocità di Rafael Leao, il quale ha mostrato potenzialità nonostante alcune critiche. Tuttavia, le sue imprecisioni hanno impedito ai rossoneri di capitalizzare le occasioni create.

Dall’altra parte, l’Inter ha dimostrato una maggiore capacità di costruire azioni offensive, ma ha trovato un Maignan in grande forma, decisivo con parate importanti, tra cui un intervento su un tiro di Correa e un altro su una conclusione di Calhanoglu.

L’allenatore del Milan, Conceiçao, ha scelto di schierare Abraham come punta centrale, escludendo Gimenez, e ha dato un’altra opportunità a Leao. La prima frazione di gioco ha visto un predominio dell’Inter in termini di possesso e occasioni, ma il Milan ha saputo resistere grazie a un’ottima organizzazione difensiva e all’ispirazione di Maignan.

La ripresa

Il secondo tempo si è aperto con un cambio di scenario. Il Milan ha trovato il gol del vantaggio con Abraham, servito da Fofana, che ha calciato con precisione. L’Inter, ferita nell’orgoglio, ha cercato di reagire, ma Maignan è rimasto un muro insuperabile. Barella e Calhanoglu hanno provato a testare i riflessi del portiere rossonero, il quale ha continuato a esibirsi con interventi decisivi.

Al 14′ del secondo tempo, Inzaghi ha deciso di cambiare le carte in tavola, inserendo forze fresche come Mkhitaryan e Pavard per aumentare la pressione sull’area milanista. Questa mossa si è rivelata efficace, poiché poco dopo Calhanoglu ha trovato il modo di pareggiare con un tiro potente che ha sorpreso Maignan.

Con il punteggio fissato sull’1-1, il match si è infiammato. Entrambe le squadre hanno cercato il gol del vantaggio, ma le difese si sono dimostrate solide. Conceiçao ha inserito Gimenez e Joao Felix per dare maggiore vivacità all’attacco, mentre l’Inter ha continuato a premere, sfiorando più volte il gol del raddoppio. A dieci minuti dalla fine, un errore di Walker ha consentito a Zalewski di trovarsi a tu per tu con Maignan, ma il portiere rossonero si è superato ancora una volta.

L’Inter non ha demorso e ha continuato a cercare la vittoria, ma ogni tentativo è stato respinto da un Milan che, sebbene in difficoltà, è riuscito a mantenere la parità fino al fischio finale.

Con questo pareggio, il derby di Coppa Italia rimanda ogni decisione al ritorno, dove le due squadre si giocheranno la qualificazione alla finale. Il Milan, dopo un inizio di stagione complicato, avrà l’opportunità di riscattarsi e puntare su un trofeo che potrebbe risollevare il morale della squadra. L’Inter, favorita per il titolo, dovrà dimostrare di poter gestire la pressione e chiudere il discorso qualificazione in casa.

La tensione resta alta, e i tifosi delle due squadre possono già pregustare un altro capitolo di questa storica rivalità. La sfida di ritorno promette di essere avvincente, con entrambi gli allenatori che dovranno studiare le giuste strategie per portare a casa la vittoria.

Stefano Cerulli

Stefano è un appassionato di sport e redattore sportivo con una carriera che riflette il suo profondo amore per il calcio e l'atletica. Nato a Milano nel 1985, ha nutrito fin da giovane una passione innata per lo sport, alimentata dalle domeniche passate sugli spalti dello stadio San Siro e dalle interminabili ore di allenamento sulle piste d'atletica locali. Dopo aver conseguito la laurea in Scienze della Comunicazione presso l'Università degli Studi di Milano, Stefano ha iniziato la sua carriera nel mondo del giornalismo sportivo. I suoi primi articoli, pubblicati su riviste minori, hanno subito messo in luce la sua abilità nel raccontare con vividezza e competenza le vicende sportive, catturando l'attenzione di un pubblico sempre più vasto. Stefano è noto per il suo stile di scrittura coinvolgente, capace di trasmettere non solo i fatti ma anche le emozioni e la tensione che caratterizzano ogni evento sportivo. La sua capacità di analisi e la profonda conoscenza tecnica dei diversi sport gli permettono di offrire ai lettori articoli di grande qualità, che spaziano dalle cronache più avvincenti alle analisi tattiche più approfondite. Oltre alla sua attività di redattore, è anche un promotore attivo dello sport giovanile. Dedica il suo tempo libero a organizzare eventi e workshop per giovani atleti, con l'obiettivo di trasmettere loro i valori dello sport e l'importanza della corretta informazione sportiva. Sempre aggiornato sulle ultime novità del mondo sportivo, Stefano continua a essere una voce rispettata e autorevole nel giornalismo sportivo italiano, rappresentando un punto di riferimento per tutti gli appassionati di calcio e atletica.

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