Michele Uva tra i 100 leader globali sul clima secondo Time

Michele Uva tra i 100 leader globali sul clima secondo Time

Michele Uva tra i 100 leader globali sul clima secondo Time - ©ANSA Photo

Stefano Cerulli

30 Ottobre 2025

Michele Uva è stato recentemente inserito nella prestigiosa lista delle 100 personalità più influenti nel campo dell’azione climatica delle imprese, pubblicata dalla rivista Time. Questo riconoscimento arriva in un momento cruciale in cui la sostenibilità e la responsabilità ambientale sono diventate priorità assolute per molte organizzazioni, in particolare nel settore sportivo. Uva, professionista materano di 61 anni, ricopre attualmente il ruolo di direttore per la sostenibilità sociale e ambientale dell’UEFA, oltre a essere il direttore esecutivo UEFA per la sostenibilità e il responsabile per Euro 2032 in Italia.

leadership visionaria di Michele Uva

Nella sua carriera, Michele Uva ha dimostrato una leadership visionaria, contribuendo significativamente all’integrazione della sostenibilità nelle politiche dell’UEFA. La rivista Time ha classificato Uva nella categoria ‘Catalyst’, riconoscendo il suo ruolo chiave nel promuovere l’innovazione e l’adozione di pratiche sostenibili nel contesto sportivo. Tra i traguardi più significativi raggiunti sotto la sua guida, spicca l’inclusione della sostenibilità nella pianificazione strategica per Euro 2024, che si svolgerà in Germania. Questo torneo rappresenta non solo uno dei più importanti eventi sportivi del mondo, ma anche un’opportunità per dimostrare come il calcio possa contribuire positivamente alla lotta contro il cambiamento climatico.

Ecco alcune iniziative implementate per ridurre l’impatto ambientale durante Euro 2024:

  1. Trasporto pubblico gratuito per i possessori di biglietti.
  2. Viaggi in treno scontati tra le varie sedi.
  3. Riduzione dell’uso delle automobili, con meno del 5% degli spettatori che ha scelto di recarsi alle partite in auto.

investimenti nella sostenibilità

Inoltre, l’UEFA ha istituito il “Fondo per il clima” per Euro 2024, investendo quasi 8 milioni di euro (circa 9,39 milioni di dollari) in 225 progetti di sostenibilità. Questi progetti spaziano dall’installazione di pannelli solari alle stazioni di ricarica per veicoli elettrici, fino all’implementazione di pompe di calore nei club di calcio amatoriali tedeschi. Grazie a queste iniziative, Uva sta contribuendo a creare un modello di eventi sportivi che non solo intrattengono, ma che sono anche responsabili nei confronti dell’ambiente.

un esempio da seguire

Michele Uva non è solo un pioniere nel suo campo, ma un esempio per molti. La sua capacità di unire il mondo dello sport con la sostenibilità offre una visione di come le grandi organizzazioni possano affrontare le sfide climatiche. Ha spesso sottolineato l’importanza di educare e sensibilizzare i tifosi e le comunità riguardo alle questioni ambientali, incoraggiando un cambiamento di mentalità necessario per affrontare le sfide del futuro.

Nella lista di Time, Michele Uva non è l’unico italiano a essere riconosciuto per il suo impatto nel campo della sostenibilità. Altri tre italiani figurano tra i 100 più influenti:

  1. Maria Grazia Davino, regional managing director di BYD Europe, inserita nella categoria ‘Titans’, nota per il suo impegno nel promuovere tecnologie sostenibili e l’elettrificazione dei trasporti.
  2. Salvatore Vinci, responsabile tecnico dell’elettrificazione delle strutture sanitarie dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, riconosciuto nella categoria ‘Leaders’ per il suo ruolo nell’integrare pratiche sostenibili nelle strutture sanitarie.
  3. Andrea Rocchetto, CEO e co-fondatore di Ephos, start-up italiana nel settore della produzione di chip fotonici, inserito nella categoria ‘Innovators’, rappresentando un esempio di innovazione tecnologica a favore della sostenibilità.

L’inclusione di Michele Uva e degli altri italiani in questa lista prestigiosa dimostra l’importanza crescente della sostenibilità a livello globale e come leader in vari settori stiano lavorando per affrontare la crisi climatica. Con il crescente bisogno di azioni concrete per il clima, la leadership di Uva potrebbe rappresentare un faro di speranza e un modello per le future generazioni nel mondo dello sport e oltre.

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