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Meret: l’impatto di Conte sull’intensità del Napoli

Meret: l'impatto di Conte sull'intensità del Napoli - ©ANSA Photo

Il portiere del Napoli, Alex Meret, ha recentemente condiviso il suo entusiasmo per l’impatto positivo che il nuovo allenatore Antonio Conte ha avuto sulla squadra. In un’intervista sui social del club, Meret ha messo in evidenza come il tecnico abbia elevato il livello di intensità e la coesione del gruppo. “Del tecnico Conte mi piace tutto. Da quando è arrivato ha alzato il livello negli allenamenti, nell’intensità, nel gruppo. Tutti si sacrificano per gli altri”, ha affermato il portiere, sottolineando un cambiamento significativo nella mentalità della squadra.

l’impatto di conte sugli allenamenti

Conte è noto per la sua metodologia di allenamento rigorosa e per l’attenzione ai dettagli. Meret ha confermato che gli allenamenti sono diventati notevolmente più impegnativi. “Gli allenamenti sono duri, ma ti lascia sbagliare, ripeti anche dieci volte l’azione fino a quando non riesce bene”, ha spiegato. Questo approccio, sebbene pesante sia fisicamente che mentalmente, ha contribuito a costruire una maggiore fiducia tra i giocatori e a migliorare le loro prestazioni.

Uno degli aspetti più apprezzati del lavoro di Conte è la sua capacità di mantenere alta la concentrazione della squadra. “Ha la capacità di tenerci sempre concentrati su quello che facciamo in settimana e durante gli allenamenti. Non vuole che si abbassi mai l’attenzione”, ha affermato Meret. Questa attenzione ai dettagli è fondamentale per una squadra che ambisce a competere ai massimi livelli, sia in campionato che nelle competizioni europee.

il legame di meret con napoli

Meret, che ha un contratto in scadenza a giugno 2024, è attualmente in trattativa per un rinnovo fino al 2027, partendo da un ingaggio attuale di 2,5 milioni di euro a stagione. La sua permanenza a Napoli è caratterizzata da un forte legame con la città e la sua cultura. “Sono qui a Napoli da sette anni e da quando sono arrivato mi sono sempre trovato bene: si mangia bene, posti bellissimi, clima fantastico”, ha dichiarato con entusiasmo.

Inoltre, Meret ha rivelato il suo amore per la cucina partenopea. “Posto del cuore? Il Maradona è quello che mi fa vivere più emozioni. Cibo preferito? Pizza, vado sul sicuro. Mi piace la margherita o quella piccante”, ha raccontato, aggiungendo con un sorriso che non condivide la pizza con la sua ragazza, poiché ha gusti particolari.

il futuro del napoli con conte

La presenza di Conte ha portato una ventata di freschezza e determinazione al Napoli, come testimoniato dalle parole di Meret. Il tecnico ha saputo infondere una mentalità vincente, capace di far emergere il meglio da ogni singolo giocatore. Il suo approccio ha spinto Meret e i suoi compagni a superare i propri limiti, creando un ambiente in cui ogni calciatore si sente parte integrante di un progetto comune.

La stagione in corso si preannuncia cruciale per il Napoli, che mira a raggiungere traguardi ambiziosi. La dinamicità del gioco di Conte, unita all’impegno e alla dedizione dei giocatori, potrebbe fare la differenza in un campionato sempre più competitivo. Con il supporto dei tifosi, il Napoli è pronto a lottare per i vertici della classifica, e il contributo di Meret sarà fondamentale per raggiungere questi obiettivi.

Infine, la figura di Conte rappresenta un simbolo di cambiamento e crescita per il Napoli. La sua esperienza e il suo carisma sono elementi chiave per creare una squadra che possa aspirare a successi significativi. Con Meret tra i pali e un gruppo unito, il futuro del club partenopeo sembra promettente, e i tifosi possono sperare in una stagione ricca di emozioni e soddisfazioni.

Luca Baldini

Ciao a tutti, mi chiamo Luca Baldini e sono redattore sportivo di Wigglesport! Scommetto che non vi sareste mai aspettati di incontrare un tizio così appassionato di sport "minori". Ebbene sì, mentre tutti gli altri seguono i grandi nomi del calcio e del basket, io mi tuffo a capofitto nel mondo affascinante delle discipline meno conosciute! La mia curiosità per gli sport alternativi è nata quasi per caso. Cresciuto tra le Alpi piemontesi, tra una discesa sugli sci e una partita a curling con gli amici, ho sviluppato un amore viscerale per tutte quelle attività che non sempre fanno i titoli dei giornali. Dai Campionati Mondiali di Badminton ai Tornei Internazionali di Bocce, ho sempre avuto un debole per tutto ciò che è insolito e sorprendente. Dopo aver terminato gli studi in Comunicazione e Giornalismo a Torino, ho realizzato il mio sogno di diventare redattore sportivo, portando con me questa passione fuori dal comune. All'inizio la mia famiglia e i miei amici mi prendevano bonariamente in giro ("Luca, chi vuoi che legga di un torneo di cricket islandese?"), ma con il tempo hanno imparato ad apprezzare la bellezza degli sport minori e il mio modo di raccontarli. Ho avuto la fortuna di viaggiare in tutto il mondo per seguire competizioni di ogni genere, descrivendo con passione le performance di atleti incredibili che gareggiano lontano dai riflettori della ribalta mediatica. La mia scrivania? Un arcobaleno di locandine di eventi da ogni angolo del globo! Se c'è una cosa che amo del mio lavoro, è la capacità di portare alla luce storie emozionanti e spesso trascurate. Raccontare le gesta di un arciere paralimpico o la preparazione di una squadra di rugby su sedia a rotelle mi riempie di orgoglio e mi spinge a essere sempre più curioso. Quando non sono impegnato a scrivere o a seguire competizioni improbabili, mi piace partecipare personalmente ad alcuni di questi sport. E sì, ho collezionato più magliette da gara di corse con i sacchi e di tornei di palla tamburello di quante ne possa contare! Quindi, se mai sentite parlare di uno sport di cui nessuno sa nulla, c'è una buona possibilità che io sia lì a raccontarlo. Perché, in fondo, ogni disciplina ha una sua magia speciale, e io sono qui per condividere quella magia con voi. A presto,