
Merckx affronta un nuovo intervento all'anca: la sua battaglia continua - ©ANSA Photo
Eddy Merckx, il leggendario ciclista belga soprannominato il “Cannibale”, è tornato al centro dell’attenzione non per i suoi trionfi sportivi, ma per una nuova sfida alla sua salute. All’età di 79 anni, Merckx ha subito un intervento chirurgico all’anca il 22 marzo, dopo che un’operazione precedente a dicembre aveva portato a complicazioni. Questa notizia, diffusa dal quotidiano fiammingo Het Nieuwsblad, ha riacceso l’interesse per la figura di Merckx, non solo come atleta, ma anche come simbolo di resilienza e determinazione.
il recente intervento e il recupero
L’intervento di marzo, durato circa quattro ore, si è svolto a Herentals, in Belgio. Merckx ha riferito che la procedura è andata bene, ma il percorso di recupero si è rivelato complesso. “Il prodotto utilizzato per fissare la protesi non ha fatto presa”, ha spiegato, rivelando un distacco della protesi totale. Questa situazione, sebbene rara, ha generato notevoli preoccupazioni. Merckx ha condiviso: “Ero molto preoccupato. Anche camminare era difficile”. Il suo medico ha rassicurato che simili complicazioni si verificano solo in quattro casi su diecimila, ma ciò non ha alleviato l’ansia del campione.
la carriera di un campione
Il ciclismo ha sempre rappresentato una parte fondamentale della vita di Eddy Merckx. Tra il 1965 e il 1977, ha totalizzato 525 vittorie, tra cui cinque successi al Tour de France e altrettante al Giro d’Italia. La sua carriera è caratterizzata da una competitività senza pari, e ora Merckx si trova a dover affrontare una battaglia diversa, quella della salute. La caduta che ha portato all’operazione di dicembre è avvenuta mentre stava percorrendo un passaggio a livello durante una delle sue abituali uscite in bicicletta, suscitando preoccupazione tra i suoi fan.
la resilienza del “cannibale”
Dopo il secondo intervento, Merckx ha espresso la sua gioia per i progressi fatti. “Adesso tutto è cementato. L’ho sentito subito domenica. Mi sono alzato ed è stato diverso”, ha affermato con entusiasmo. Questa affermazione non solo riflette il suo sollievo fisico, ma anche la sua indomita volontà di riprendersi. La sua resilienza è un riflesso della sua carriera, caratterizzata da sfide e trionfi.
Merckx non è solo un simbolo del ciclismo, ma un’icona che ha ispirato generazioni di atleti. La sua vita è stata influenzata da eventi storici e culturali, e la sua figura continua a rappresentare un’eredità duratura nel mondo dello sport. Anche ora, nella sua fase di recupero, dimostra che dedizione e disciplina sono fondamentali, non solo in competizione ma anche nella vita quotidiana.
In Belgio, il nome di Merckx è sinonimo di eccellenza ciclistica, e la sua storia è intrecciata con quella del ciclismo stesso. Nonostante le difficoltà attuali, il suo spirito rimane indomito. La comunità ciclistica e i fan di tutto il mondo attendono con ansia di vedere come continuerà il suo percorso di guarigione e quale sarà il prossimo capitolo della sua vita.
Merckx ha sempre avuto una forte connessione con i suoi fan, e la sua apertura riguardo le sue battaglie personali ha rafforzato ulteriormente questo legame. La sua storia va oltre il ciclismo; è una testimonianza di come una persona possa affrontare le avversità con coraggio e perseveranza. Mentre il “Cannibale” si prepara a un nuovo inizio, la sua passione per la bicicletta e la vita rimane intatta, dimostrando che, anche con le sfide della salute, il vero spirito di un campione non si arrende mai.