La pallacanestro italiana è in lutto per la scomparsa di Mabel Bocchi, un’icona del basket femminile che ha lasciato un’impronta indelebile sia sul parquet che nella vita di chi l’ha conosciuta. Dino Meneghin, una delle leggende del basket azzurro, ha condiviso i suoi ricordi più cari sull’ex campionessa, esprimendo il suo profondo dispiacere e la sua ammirazione per una donna che ha incarnato passione e dedizione.
un’amicizia profonda
L’ultima conversazione tra Meneghin e Bocchi risale a un momento speciale: “Mi aveva chiamato dalla Calabria, di fronte all’isola di Dino, un luogo che porta il mio nome. Mi aveva pensato e mi ha colpito sapere che anche in quel momento, così lontano, Mabel avesse in mente le persone a lei care.” La notizia della morte di Bocchi ha colpito Meneghin come un “pugno nello stomaco”, rivelando quanto fosse profonda la loro amicizia e quanto rispetto avesse per lei.
una pioniera del basket femminile
Mabel Bocchi è stata una pioniera della pallacanestro femminile in Italia, portando il suo talento e la sua determinazione a livelli mai visti prima. Durante la sua carriera, ha giocato un ruolo fondamentale nel far crescere la visibilità e il prestigio della pallacanestro femminile, sia a livello di club che con la Nazionale. Meneghin afferma: “Era un’icona, ha portato la pallacanestro femminile italiana ai vertici, non solo con il suo club, ma anche con la Nazionale, dove ha vestito la maglia azzurra con onore e orgoglio.”
un esempio da seguire
Sul campo, Mabel Bocchi era un esempio di correttezza, tecnica e personalità. La sua presenza in campo era magnetica: “Era un esempio per tutti, non solo per le giovani atlete. La sua padronanza del gioco e il modo in cui si relazionava con le avversarie e le compagne erano ineguagliabili.” La sua carriera l’ha portata a diventare un personaggio famoso anche al di fuori del mondo del basket, raggiungendo un pubblico più ampio quando ha condotto la celebre trasmissione “Domenica Sportiva”. Questo traguardo l’ha resa una delle poche donne a riuscire a farsi spazio nel panorama sportivo italiano dominato dagli uomini, dimostrando che le donne possono eccellere in ogni settore.
Dopo il ritiro, Meneghin e Bocchi hanno trascorso molto tempo insieme, condividendo cene e momenti di convivialità. “Abbiamo avuto modo di vederci di più quando entrambi ci siamo ritirati. Facevamo molte cene a casa sua, e ogni incontro era una festa. Era una persona con cui era divertente stare e con cui si poteva parlare di tutto.” Questi ricordi rendono ancora più palpabile la perdita di una persona così vivace e amichevole.
un’eredità ispiratrice
Il ricordo di Mabel Bocchi non può prescindere dal suo impatto sociale. La sua figura ha ispirato generazioni di donne, non solo nel basket ma in tutti gli ambiti dello sport e della vita. Ha aperto la strada a molte atlete che le sono seguite, dimostrando che con impegno e passione si possono raggiungere traguardi impensabili. La sua eredità vive non solo nei trofei e nei riconoscimenti ottenuti, ma anche nel cuore di chi ha avuto il privilegio di conoscerla e di apprendere dai suoi insegnamenti.
In un momento in cui il basket femminile sta finalmente ottenendo la visibilità che merita, la memoria di Mabel Bocchi rimarrà un faro per tutte le giovani atlete che sognano di seguire le sue orme. La sua storia è un esempio di come la determinazione e la passione possano superare qualsiasi barriera, creando opportunità e cambiando la percezione dello sport al femminile.
La comunità sportiva si unisce nel piangere la perdita di una grande atleta e di una grande donna. Mabel Bocchi non sarà dimenticata; il suo spirito vivrà attraverso le storie di chi ha avuto la fortuna di conoscerla e attraverso le nuove generazioni di atlete che continueranno a lottare per i loro sogni, ispirate dalla sua straordinaria vita e carriera.
