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McLaren inarrestabile nelle libere in Arabia, Ferrari insegue

Il Gran Premio di Formula 1 dell’Arabia Saudita si sta rivelando un evento affascinante, con la McLaren che si è affermata come la squadra da battere durante le prove libere sul circuito cittadino di Gedda. Nella prima giornata, Lando Norris ha fatto registrare il miglior tempo nelle seconde libere notturne, segnando un impressionante 1’28”267. Il suo compagno di squadra, Oscar Piastri, ha chiuso a soli due decimi di distanza, mentre Max Verstappen, nonostante le voci di mercato, ha completato il podio virtuale con la sua Red Bull.

La Ferrari, purtroppo, sembra ancora distante dalle prestazioni delle monoposto color papaya. Charles Leclerc ha ottenuto il quarto tempo, a quasi cinque decimi di distanza da Norris, mentre Lewis Hamilton ha chiuso in una deludente tredicesima posizione. Anche George Russell ha faticato, con un settimo posto che non rende giustizia alle ambizioni della Mercedes. La giovane promessa Kimi Antonelli è rimasta fuori dalla top ten, evidenziando le sfide che la Mercedes sta affrontando in questo inizio di stagione.

Le prove libere

Nella prima sessione di prove libere, l’exploit di Pierre Gasly con l’Alpine ha sorpreso tutti, portando a casa il miglior tempo di 1’29.239. In quella fase, la Ferrari ha visto Leclerc e Hamilton rispettivamente terzo e ottavo, mostrando una leggera speranza di competitività. Tuttavia, le aspettative elevate che circondano la scuderia italiana sembrano ancora lontane dalla realtà, soprattutto se paragonate alla costanza e alla velocità dimostrate dalla McLaren.

Incidenti e tensioni

Un momento di tensione è stato rappresentato dall’incidente che ha coinvolto Carlos Sainz, ora alla Williams. Lo spagnolo ha espresso il suo disappunto via radio per un episodio avvenuto mentre stava completando un giro cronometrato. Sainz si è trovato di fronte a Hamilton, che procedeva lentamente, costringendolo a frenare bruscamente in un tratto veloce del circuito. La sua reazione, in cui ha definito la situazione “pericolosa”, ha messo in evidenza non solo la frustrazione per il comportamento dei piloti in pista, ma anche la pressione che i piloti devono affrontare durante le prove.

Voci di mercato

A rendere il clima nel paddock ancora più vivace sono le voci su Max Verstappen. Il campione del mondo è stato accostato a diversi team, tra cui la Mercedes e l’Aston Martin, con speculazioni che parlano di un contratto da record che potrebbe farlo guadagnare 88 milioni di euro all’anno dal 2026 al 2028. Tuttavia, Verstappen ha smentito tali affermazioni, definendole semplicemente “speculazioni”. Christian Horner, team principal della Red Bull, ha ribadito che Verstappen rimarrà nel team e ha sottolineato la necessità di concentrarsi sul miglioramento della vettura.

Le parole di Horner rispecchiano la determinazione della Red Bull di affrontare le sfide tecniche e di prestazione. La squadra ha dovuto affrontare critiche per le scarse performance della RB21, e le preoccupazioni espresse da Helmut Marko, uno dei principali dirigenti del team, non hanno fatto che alimentare le voci sul futuro di Verstappen. Tuttavia, Horner ha rassicurato i fan e gli sponsor, confermando che il campione del mondo è parte integrante della squadra.

In attesa delle qualifiche, il circuito di Gedda continua a rivelare la sua difficoltà e le sfide uniche che presenta. Con il suo mix di curve rapide e tratti tecnici, il tracciato si è dimostrato una prova decisiva per le squadre, con la McLaren che sembra aver trovato il giusto set-up e la giusta velocità. Le Ferrari, pur mostrando alcuni segnali di competitività, dovranno lavorare duramente per ridurre il gap che le separa dai leader.

Le prossime sessioni di prove e le qualifiche saranno cruciali per determinare se la McLaren potrà mantenere la sua superiorità o se la Ferrari e altre squadre saranno in grado di recuperare terreno. I tifosi di F1 possono aspettarsi un Gran Premio entusiasmante, con la speranza che le squadre italiane possano finalmente tornare a competere ai massimi livelli nel campionato.

Luca Baldini

Ciao a tutti, mi chiamo Luca Baldini e sono redattore sportivo di Wigglesport! Scommetto che non vi sareste mai aspettati di incontrare un tizio così appassionato di sport "minori". Ebbene sì, mentre tutti gli altri seguono i grandi nomi del calcio e del basket, io mi tuffo a capofitto nel mondo affascinante delle discipline meno conosciute! La mia curiosità per gli sport alternativi è nata quasi per caso. Cresciuto tra le Alpi piemontesi, tra una discesa sugli sci e una partita a curling con gli amici, ho sviluppato un amore viscerale per tutte quelle attività che non sempre fanno i titoli dei giornali. Dai Campionati Mondiali di Badminton ai Tornei Internazionali di Bocce, ho sempre avuto un debole per tutto ciò che è insolito e sorprendente. Dopo aver terminato gli studi in Comunicazione e Giornalismo a Torino, ho realizzato il mio sogno di diventare redattore sportivo, portando con me questa passione fuori dal comune. All'inizio la mia famiglia e i miei amici mi prendevano bonariamente in giro ("Luca, chi vuoi che legga di un torneo di cricket islandese?"), ma con il tempo hanno imparato ad apprezzare la bellezza degli sport minori e il mio modo di raccontarli. Ho avuto la fortuna di viaggiare in tutto il mondo per seguire competizioni di ogni genere, descrivendo con passione le performance di atleti incredibili che gareggiano lontano dai riflettori della ribalta mediatica. La mia scrivania? Un arcobaleno di locandine di eventi da ogni angolo del globo! Se c'è una cosa che amo del mio lavoro, è la capacità di portare alla luce storie emozionanti e spesso trascurate. Raccontare le gesta di un arciere paralimpico o la preparazione di una squadra di rugby su sedia a rotelle mi riempie di orgoglio e mi spinge a essere sempre più curioso. Quando non sono impegnato a scrivere o a seguire competizioni improbabili, mi piace partecipare personalmente ad alcuni di questi sport. E sì, ho collezionato più magliette da gara di corse con i sacchi e di tornei di palla tamburello di quante ne possa contare! Quindi, se mai sentite parlare di uno sport di cui nessuno sa nulla, c'è una buona possibilità che io sia lì a raccontarlo. Perché, in fondo, ogni disciplina ha una sua magia speciale, e io sono qui per condividere quella magia con voi. A presto,

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