Brutte notizie per Max Verstappen, nessuno poteva immaginarlo: per colpa di Hamilton, l’olandese perde un primato.
Niente da fare per Max Verstappen. Non basta essere ormai da tre anni l’autentico dominatore del mondo della Formula 1 .Non bastano le vittorie, i podi, i successi, le straordinarie imprese che hanno rivoluzionato il più amato campionato motoristico al mondo. Per colpa di Hamilton, il pilota olandese non può raggiungere un importante primato.
Per quanto possa vincere, per quanto possa trionfare, dominare, tiranneggiare nel Circus, Verstappen viene considerato da alcuni come un pilota ‘anonimo‘, privo di quel fascino e di quella personalità che hanno reso Hamilton, nell’immaginario collettivo, il più grande di tutti i tempi. Se Max è oggi indubbiamente il più forte di tutti, Hamilton resta una leggenda vivente. Un po’ come accadeva qualche anno fa ai piloti della MotoGP, costretti a fare i conti con l’ingombrante presenza di Valentino Rossi anche quando, a livello di risultati, Vale non era più Vale.
L’aura del fuoriclasse, quella che rende un atleta riconoscibile in tutto il mondo, non è detto infatti che si basi esclusivamente sul presente. Inutile negarlo, il passato ha un peso. E quel peso rende ancora oggi Hamilton per moltissimi tifosi in tutto il mondo il numero uno assoluto del mondo dei motori, al di là di quel che dice la pista.
Hamilton batte Verstappen: che smacco per il pilota olandese
Nella vita di un atleta professionista di alto livello, c’è più della semplice competizione. Buona parte dei ricavi dei campioni più importanti al mondo, in ogni sport, è dato non tanto dall’ingaggio percepito dalla propria squadra, quanto dalla rilevanza del proprio brand a livello mondiale.
Se un brand è più forte, più influente, potrà contare su più sponsorizzazioni, e quindi monetizzare di più. Un meccanismo di marketing semplice e intuitivo, che dovrebbe basarsi meritocraticamente sui risultati ma che invece prende in analisi molte altre voci che spesso finiscono per avere un valore maggiore nella costruzione del ‘personaggio’.
Ad esempio, la rivista SportsPro’s ha stabilito la graduatoria degli atleti più ‘commerciabili’ al mondo, quelli che riescono ad attirare un maggiore interesse da parte delle aziende, e per farlo ha tenuto in considerazione tre fattori: la forza del marchio (reputazione, autenticità, missione, valori, prestazioni), target di mercato e potenziale economico (valore di mercato, ma anche attività di sostegno a cause sociali).
Il risultato vede in testa Leo Messi, davanti a LeBron James e a un’altra esponente del mondo del calcio, la giocatrice Alex Morgan. Nella graduatoria non mancano atleti di altre specialità, come la sciatrice Shiffrin e la ginnasta Biles, mentre tra i rappresentanti dell’universo dei motori il primato spetta a Lewis Hamilton (settimo in classifica generale).
E Verstappen? L’olandese, complice la crescita esponenziale delle sue prestazioni negli ultimi anni, riesce a entrare in top 10, al decimo posto. Ma resta comunque dietro al fenomeno inglese.
