Mandanda dice addio al calcio: il portiere si ritira a 40 anni

Mandanda dice addio al calcio: il portiere si ritira a 40 anni

Mandanda dice addio al calcio: il portiere si ritira a 40 anni - ©ANSA Photo

Luca Baldini

10 Settembre 2025

Il mondo del calcio si ferma per rendere omaggio a uno dei suoi protagonisti più amati. Steve Mandanda, il portiere francese che ha lasciato un’impronta indelebile nel campionato francese e a livello internazionale, ha annunciato il suo ritiro all’età di 40 anni. Questa scelta, comunicata attraverso un’intervista al noto quotidiano sportivo L’Equipe, segna la fine di un’era per un giocatore che ha dedicato gran parte della sua vita al calcio professionistico.

Mandanda ha rivelato di aver preso tempo per riflettere su questa decisione difficile: “Ho ricevuto molte chiamate, ma ho sempre detto di no”. Queste parole sottolineano la sua volontà di chiudere un capitolo importante della sua vita con dignità e consapevolezza. Dopo aver completato il suo contratto con il Rennes lo scorso luglio, il portiere ha sentito che era giunto il momento di dire basta, dopo una carriera costellata di grandi successi.

La carriera di Mandanda

Nato a Kinshasa, in Repubblica Democratica del Congo, e cresciuto in Francia, Mandanda ha iniziato la sua carriera calcistica nel 2005 con il Châteauroux. Tuttavia, è all’Olympique Marsiglia che ha davvero brillato. Arrivato nel 2007, ha trascorso ben 14 stagioni con il club, diventando un simbolo per i tifosi e un leader indiscusso in campo. Durante il suo tempo a Marsiglia, Mandanda ha contribuito a portare a casa numerosi trofei:

  1. Campionato francese nel 2010
  2. Tre Coppe di Lega
  3. Due Supercoppe nazionali

Questi successi hanno reso Mandanda uno dei portieri più titolati della storia del club, consolidando la sua posizione tra i grandi del calcio francese.

Trionfi con la Nazionale

Uno dei momenti più significativi della sua carriera è stato il trionfo con la Nazionale francese durante la Coppa del Mondo 2018 in Russia. Sebbene non fosse il titolare, la sua presenza e la sua esperienza sono state fondamentali nel supportare la squadra, guidata da Didier Deschamps, che era stato anche il suo allenatore a Marsiglia. Mandanda ha debuttato in Nazionale nel 2008 sotto la guida di Raymond Domenech, diventando titolare per un breve periodo prima di trovare la sua posizione di riserva dietro Hugo Lloris. La sua dedizione e il suo impegno per la maglia azzurra sono sempre stati evidenti, contribuendo a formare giovani portieri che rappresentano il futuro del calcio francese.

Un’eredità duratura

Oltre ai suoi successi sul campo, Mandanda è conosciuto per il suo carattere umile e la sua professionalità. Ha sempre mostrato un grande rispetto per i suoi avversari e per il gioco stesso, guadagnandosi la stima non solo dei compagni di squadra, ma anche degli allenatori e dei tifosi. La sua carriera non è stata priva di sfide; ha affrontato infortuni e momenti difficili, ma ha sempre dimostrato una determinazione straordinaria nel tornare più forte. Questo atteggiamento ha ispirato molti giovani calciatori che lo hanno visto come un modello da seguire.

Il ritiro di Mandanda segna la fine di un’epoca, non solo per lui, ma anche per il calcio francese. La Ligue 1, la massima serie del campionato francese, perde un altro grande nome del panorama calcistico. La sua carriera è stata un viaggio di emozioni, trionfi e dedizione, e il suo impatto sul calcio francese rimarrà per sempre nella memoria dei tifosi.

In attesa di scoprire quale sarà il prossimo capitolo della sua vita, Mandanda ha già lasciato un’eredità che sarà difficile da eguagliare. I suoi anni all’Olympique Marsiglia e il suo contributo alla Nazionale francese non verranno dimenticati facilmente. Un portiere di grande talento e un uomo di grande valore, Mandanda ha dimostrato che il calcio è molto più di un semplice sport; è una passione che unisce le persone e crea legami indissolubili.

La notizia del suo ritiro ha suscitato reazioni da parte di tanti protagonisti del calcio, dai compagni di squadra ai tifosi, che hanno voluto rendere omaggio a un grande portiere e a un grande uomo. La sua carriera sarà celebrata da tutti coloro che hanno avuto il privilegio di vederlo giocare. Ora, mentre si prepara a scrivere il suo nuovo capitolo, il mondo del calcio si inchina di fronte a un campione che ha dato tutto per il suo sport.

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