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Malagò: l’importanza delle elezioni Coni per il futuro dello sport italiano

Malagò: l'importanza delle elezioni Coni per il futuro dello sport italiano - ©ANSA Photo

Giovanni Malagò, presidente del Comitato Olimpico Nazionale Italiano (CONI), ha recentemente sottolineato l’importanza delle prossime elezioni per la guida del comitato, evidenziando come l’interesse attorno a questo evento sia un chiaro segnale della centralità del CONI nel panorama sportivo e sociale italiano. Le sue dichiarazioni sono state rilasciate durante l’evento “Olympic Dream Cup”, organizzato dalla Federazione Italiana Taekwondo presso il Foro Italico, un luogo emblematico per lo sport italiano e internazionale.

L’interesse per le elezioni del CONI

Malagò ha descritto l’interesse per le elezioni come “particolarmente significativo”, quasi “morboso”, contraddicendo alcune affermazioni di dirigenti sportivi che sostengono che il CONI non occupi una posizione centrale nel sistema sportivo italiano. Le sue parole pongono interrogativi sulla percezione del CONI e sul suo ruolo cruciale nella promozione e gestione dello sport in Italia.

La storia e il ruolo del CONI

Il CONI ha una storia che risale al 1909 e ha sempre avuto un ruolo fondamentale nel coordinamento delle federazioni sportive nazionali, nell’organizzazione di eventi sportivi e nella promozione dello sport a livello giovanile e professionale. Con l’avvicinarsi delle elezioni, Malagò ha notato un aumento significativo nel numero dei candidati, suggerendo un rinnovato interesse verso la governance sportiva. “Siamo quasi arrivati,” ha affermato, riferendosi al processo di selezione dei candidati. “Numericamente mi sembra che già ci sia stata una crescita importante”.

Le candidature e il futuro del CONI

Malagò ha anche menzionato due candidature che, a suo avviso, hanno un “peso specifico più importante”. Questo suggerisce che ci sono contendenti di spicco che potrebbero influenzare significativamente il futuro del CONI e dello sport italiano. La competizione per la leadership del CONI è sempre stata intensa, poiché il presidente del comitato deve navigare tra le complesse dinamiche delle federazioni e degli atleti, oltre a rappresentare l’Italia in ambito internazionale.

Un tema di particolare rilevanza è la figura di Franco Carraro, ex presidente del CONI, considerato da molti un “pacificatore” nel mondo dello sport. Sebbene non abbia ancora ufficializzato una sua eventuale candidatura, le speculazioni sulla sua partecipazione sono già iniziate. Malagò ha commentato: “Non penso che sia giusto ma neanche sbagliato aggiungere un appellativo a nessuno, tantomeno a una persona con la storia e il curriculum di Franco Carraro”. Questa dichiarazione evidenzia il rispetto di Malagò nei confronti di Carraro e la delicatezza della situazione politica interna al CONI.

Le sfide future del CONI

Le elezioni del CONI non riguardano solo la leadership, ma toccano anche temi più ampi come:

Finanziamento dello sport
Inclusione e promozione di discipline meno rappresentate
Preparazione degli atleti per eventi olimpici e mondiali

La gestione delle risorse e il supporto agli atleti emergenti sono questioni cruciali che richiedono una leadership forte e visionaria. Con le Olimpiadi di Parigi 2024 all’orizzonte, il nuovo presidente del CONI avrà la responsabilità di garantire che gli atleti italiani siano ben preparati e supportati. Le scelte fatte ora avranno ripercussioni significative sul futuro dello sport italiano.

In conclusione, le parole di Giovanni Malagò offrono uno spaccato della situazione attuale del CONI e delle sfide che si presentano. L’interesse per le elezioni non è solo un indicatore della vitalità del sistema sportivo, ma rappresenta anche un’opportunità per rinnovare e rafforzare le fondamenta dello sport in Italia. Con le elezioni alle porte, tutti gli occhi sono puntati su chi sarà il prossimo leader del CONI e su come questo influenzerà il futuro dello sport italiano.

Luca Baldini

Ciao a tutti, mi chiamo Luca Baldini e sono redattore sportivo di Wigglesport! Scommetto che non vi sareste mai aspettati di incontrare un tizio così appassionato di sport "minori". Ebbene sì, mentre tutti gli altri seguono i grandi nomi del calcio e del basket, io mi tuffo a capofitto nel mondo affascinante delle discipline meno conosciute! La mia curiosità per gli sport alternativi è nata quasi per caso. Cresciuto tra le Alpi piemontesi, tra una discesa sugli sci e una partita a curling con gli amici, ho sviluppato un amore viscerale per tutte quelle attività che non sempre fanno i titoli dei giornali. Dai Campionati Mondiali di Badminton ai Tornei Internazionali di Bocce, ho sempre avuto un debole per tutto ciò che è insolito e sorprendente. Dopo aver terminato gli studi in Comunicazione e Giornalismo a Torino, ho realizzato il mio sogno di diventare redattore sportivo, portando con me questa passione fuori dal comune. All'inizio la mia famiglia e i miei amici mi prendevano bonariamente in giro ("Luca, chi vuoi che legga di un torneo di cricket islandese?"), ma con il tempo hanno imparato ad apprezzare la bellezza degli sport minori e il mio modo di raccontarli. Ho avuto la fortuna di viaggiare in tutto il mondo per seguire competizioni di ogni genere, descrivendo con passione le performance di atleti incredibili che gareggiano lontano dai riflettori della ribalta mediatica. La mia scrivania? Un arcobaleno di locandine di eventi da ogni angolo del globo! Se c'è una cosa che amo del mio lavoro, è la capacità di portare alla luce storie emozionanti e spesso trascurate. Raccontare le gesta di un arciere paralimpico o la preparazione di una squadra di rugby su sedia a rotelle mi riempie di orgoglio e mi spinge a essere sempre più curioso. Quando non sono impegnato a scrivere o a seguire competizioni improbabili, mi piace partecipare personalmente ad alcuni di questi sport. E sì, ho collezionato più magliette da gara di corse con i sacchi e di tornei di palla tamburello di quante ne possa contare! Quindi, se mai sentite parlare di uno sport di cui nessuno sa nulla, c'è una buona possibilità che io sia lì a raccontarlo. Perché, in fondo, ogni disciplina ha una sua magia speciale, e io sono qui per condividere quella magia con voi. A presto,