Il mondo del calcio italiano si ferma ancora per la scomparsa di un idolo, di un simbolo di un mondo del pallone che è ormai lontano.
Il calcio italiano nelle ultime settimane ha dovuto dire addio a diverse vere e proprie icone, campioni di uno sport che ormai è lontano ed è cambiato davvero radicalmente. Infatti il lutto ha colpito sia Cagliari, con la morte dell’eroico Gigi Riva, una perdita che ha sconvolto tutta Italia. Ma anche Roma, sponda giallorossa, per l’addio al capitano storico Giacomo Losi, prima vera bandiera prima dell’arrivo di Totti e De Rossi. Tutta Italia ha pianto i propri beniamini, calciatori che hanno fatto la storia della Serie A.
Proprio in tema di bandiere, è arrivata un’altra tragica notizia, forse però in tono minore. Ma è sempre un dolore per comunità e tifosi quando scompare un personaggio che è stato amato, stimato e ben voluto per i propri impegni umani e sportivi. In questo caso si tratta di una icona del calcio provinciale e dilettantistico.
A piangere sono in particolare gli appassionati di calcio della Lombardia, in particolare di Busto Arsizio e della provincia di Varese. Perché è da poco venuto a mancare Luigi Gualdoni, un nome che nelle zone appena citate è sicuramente molto celebre, come uno dei portabandiera del calcio dilettantistico.
Busto Arsizio in lacrime: addio alla bandiera del calcio provinciale
Forse in pochi fuori dalla Lombardia sanno chi era Luigi Gualdoni, ma vogliamo rendere omaggio anche a personaggi così importanti per centri o regioni in particolare. A 91 anni è scomparso questo grande appassionati di calcio, con un passato da giocatore e da dirigente.
La vita di Gualdoni è stata legata inossidabilmente all’Antoniana, storica società della provincia bustocca, attualmente partecipante in Seconda Categoria lombarda. Ma si tratta di una fucina di talenti, capace di lanciare tanti giovani della zona e dare spettacolo nel calcio dilettantistico.
Gualdoni è stato bandiera e colonna dell’Antoniana, visto che da calciatore è stato capitano della formazione giallorossa lombarda, per poi diventare dirigente e persino presidente onorario. Un po’ il simbolo totale di questa società, che oggi piange nel ricordo di un personaggio che ha sempre amato il pallone nudo e puro, in un tempo ormai passato ma ricco di gioie e nostalgie.
«Un pezzo della nostra storia è volato in cielo» ha detto il presidente dell’Antoniana Francesco Cosentino. Sì perché Gualdoni era un punto di riferimento, sempre presente al campo e capace di dare una parola di conforto e di serenità a tutti i ragazzi che hanno indossato la maglia del club di Busto Arsizio.
