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Luis de la Fuente confermato ct della Spagna fino al 2028: cosa aspettarsi?

La recente decisione della Federcalcio spagnola di prolungare il contratto di Luis de la Fuente come commissario tecnico della nazionale maschile di calcio fino al 2028 segna un momento cruciale per il calcio spagnolo. Questo annuncio arriva dopo un’estate memorabile, durante la quale la Spagna ha trionfato all’Europeo 2024, riaccendendo l’entusiasmo dei tifosi e consolidando la fiducia nella squadra. La permanenza di De la Fuente offre l’opportunità di costruire una squadra competitiva e di sviluppare una filosofia di gioco in grado di portare a ulteriori successi internazionali.

il percorso di de la fuente

Luis de la Fuente, 63 anni, è stato nominato ct della Spagna a novembre 2022, succedendo a Luis Enrique. Sotto la sua guida, la squadra ha mostrato un gioco ben organizzato e una mentalità vincente, culminata nella conquista del titolo europeo. Questo successo ha non solo rafforzato la sua posizione all’interno della Federazione, ma ha anche elevato la sua reputazione come uno degli allenatori più promettenti nel panorama calcistico europeo.

  1. Nomina a ct: Novembre 2022
  2. Successi: Vittoria all’Europeo 2024
  3. Obiettivo: Preparazione per la Coppa del Mondo 2026

Il contratto di De la Fuente lo vedrà alla guida della Roja fino alla conclusione di Euro 2028, che si svolgerà nel Regno Unito e in Irlanda. La sfida principale sarà quella di preparare la squadra per la prossima Coppa del Mondo, che si terrà nell’estate del 2026, un evento che coinvolgerà Stati Uniti, Canada e Messico. La preparazione meticolosa sarà fondamentale per affrontare squadre di alto livello.

la filosofia di gioco

In conferenza stampa, De la Fuente ha espresso la sua soddisfazione per il rinnovo, sottolineando il suo attaccamento alla nazionale: “Mi piace la pressione, sono esigente con me stesso e non ho paura di buttarmi se sono convinto di qualcosa.” Queste parole evidenziano la sua determinazione a portare la Spagna verso nuovi traguardi.

Il suo approccio tattico si basa su un calcio proattivo e offensivo, che ha portato a risultati positivi in breve tempo. De la Fuente ha dimostrato di saper adattare il suo stile di gioco in base agli avversari, aumentando la versatilità della squadra. Questo è stato evidente durante l’Europeo 2024, dove la Spagna ha ottenuto vittorie decisive contro squadre con stili di gioco differenti.

sfide future

Con il prolungamento del contratto, De la Fuente avrà l’opportunità di implementare ulteriormente le sue idee e strategie. La Spagna, con una tradizione calcistica ricca e una base di tifosi appassionati, si aspetta risultati concreti. In vista della Coppa del Mondo 2026, la nazionale dovrà affrontare una fase di qualificazione competitiva, dimostrando la sua forza e determinazione per assicurarsi un posto nel torneo.

Il supporto della Federazione sarà cruciale per il successo di De la Fuente e della sua squadra. Investimenti mirati in infrastrutture, sviluppo giovanile e preparazione atletica sono fondamentali per mantenere il status della Spagna tra le migliori nazionali del mondo. Inoltre, il ct avrà la responsabilità di far crescere nuovi talenti e integrarli nella squadra maggiore, assicurando un futuro luminoso per il calcio spagnolo.

La notizia del rinnovo di Luis de la Fuente rappresenta un segnale di stabilità e continuità in un periodo di grande cambiamento nel calcio internazionale. Con la sua esperienza e visione, De la Fuente ha l’opportunità di lasciare un’impronta duratura nella storia del calcio spagnolo, guidando la nazionale verso nuove vette di successo e riportando la Spagna ai vertici del calcio mondiale.

Luca Baldini

Ciao a tutti, mi chiamo Luca Baldini e sono redattore sportivo di Wigglesport! Scommetto che non vi sareste mai aspettati di incontrare un tizio così appassionato di sport "minori". Ebbene sì, mentre tutti gli altri seguono i grandi nomi del calcio e del basket, io mi tuffo a capofitto nel mondo affascinante delle discipline meno conosciute! La mia curiosità per gli sport alternativi è nata quasi per caso. Cresciuto tra le Alpi piemontesi, tra una discesa sugli sci e una partita a curling con gli amici, ho sviluppato un amore viscerale per tutte quelle attività che non sempre fanno i titoli dei giornali. Dai Campionati Mondiali di Badminton ai Tornei Internazionali di Bocce, ho sempre avuto un debole per tutto ciò che è insolito e sorprendente. Dopo aver terminato gli studi in Comunicazione e Giornalismo a Torino, ho realizzato il mio sogno di diventare redattore sportivo, portando con me questa passione fuori dal comune. All'inizio la mia famiglia e i miei amici mi prendevano bonariamente in giro ("Luca, chi vuoi che legga di un torneo di cricket islandese?"), ma con il tempo hanno imparato ad apprezzare la bellezza degli sport minori e il mio modo di raccontarli. Ho avuto la fortuna di viaggiare in tutto il mondo per seguire competizioni di ogni genere, descrivendo con passione le performance di atleti incredibili che gareggiano lontano dai riflettori della ribalta mediatica. La mia scrivania? Un arcobaleno di locandine di eventi da ogni angolo del globo! Se c'è una cosa che amo del mio lavoro, è la capacità di portare alla luce storie emozionanti e spesso trascurate. Raccontare le gesta di un arciere paralimpico o la preparazione di una squadra di rugby su sedia a rotelle mi riempie di orgoglio e mi spinge a essere sempre più curioso. Quando non sono impegnato a scrivere o a seguire competizioni improbabili, mi piace partecipare personalmente ad alcuni di questi sport. E sì, ho collezionato più magliette da gara di corse con i sacchi e di tornei di palla tamburello di quante ne possa contare! Quindi, se mai sentite parlare di uno sport di cui nessuno sa nulla, c'è una buona possibilità che io sia lì a raccontarlo. Perché, in fondo, ogni disciplina ha una sua magia speciale, e io sono qui per condividere quella magia con voi. A presto,

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