Lou Carnesecca, un nome che risuona con reverenza nel mondo del basket americano, è stato recentemente onorato con un libro e l’intitolazione di una piazza. Questa celebrazione di uno dei più grandi allenatori di basket universitario italo-americani rappresenta un tributo alla sua straordinaria carriera e al suo impatto duraturo nel mondo dello sport. Il libro, intitolato “Lou Carnesecca Da Pontremoli a New York. L’allenatore italiano che divenne icona del basket in America”, è stato scritto da Lorenzo Mangini e sarà presentato il primo dicembre 2023 al Palasport “Marcello Borzacca” di Pontremoli, la città toscana da cui i genitori di Carnesecca emigrarono negli Stati Uniti.
Nato il 5 gennaio 1925 a New York City da genitori originari di Pontremoli, Lou Carnesecca ha dedicato la sua vita al basket, diventando un simbolo della St. John’s University, dove ha allenato dal 1965 al 1992. Durante il suo mandato, ha raggiunto un impressionante record di 526 vittorie, un traguardo che lo ha consacrato nella Naismith Memorial Basketball Hall of Fame nel 1992 e nella New York City Basketball Hall of Fame nel 1993. La sua carriera non si è limitata all’università; ha anche guidato i New Jersey Nets, allora parte dell’American Basketball Association (ABA), per tre stagioni, lasciando un’impronta indelebile anche a livello professionistico.
un libro che racconta la leggenda
Il libro di Mangini non è solo un resoconto delle sue vittorie e dei suoi trionfi, ma un racconto profondo che esplora l’uomo dietro la leggenda. L’autore descrive Carnesecca come “il re del Madison Square Garden”, la leggendaria arena di New York, e sottolinea che è quasi impossibile trovare qualcuno che parli male di lui. Questo perché l’allenatore ha incarnato valori fondamentali, come l’integrità e la dedizione, che hanno tenuto i Redmen, il soprannome della squadra della St. John’s University, lontano dagli scandali delle scommesse che hanno afflitto il mondo del basket negli anni ’50.
In un periodo in cui il basket universitario stava affrontando crescenti pressioni e sfide, Carnesecca si è distinto non solo per le sue capacità tecniche, ma anche per il suo impegno sociale. La St. John’s University ha fatto la storia schierando Solly Walker, il primo giocatore afroamericano, e Carnesecca ha sempre sostenuto l’importanza di offrire opportunità a chi proviene da contesti svantaggiati. Questo rispetto per la diversità e l’inclusione è un tema centrale nel libro e riflette la filosofia di Carnesecca, che ha visto nello sport un mezzo per unire le persone.
la struttura del libro
Il volume si articola in tre parti:
- Radici familiari: esplora le origini di Carnesecca e i luoghi significativi della sua infanzia.
- Carriera nel basket: analizza il suo percorso professionale e le sue conquiste.
- Testimonianze: raccoglie aneddoti e storie di allenatori e giocatori che hanno avuto la fortuna di lavorare con lui.
Attraverso aneddoti e storie divertenti, il libro offre un quadro vivace della vita di un uomo che non ha mai perso di vista le sue origini, mantenendo sempre un forte legame con la sua terra d’origine.
Inoltre, il libro include un’appendice con un glossario e una lista di nomi e numeri significativi nel mondo del basket americano, offrendo ai lettori un contesto più ampio su ciò che ha significato il basket negli Stati Uniti. Mangini avverte che il libro non è solo un’opera focalizzata sul basket, ma parla di relazioni umane e sentimenti, un aspetto che Carnesecca stesso ha sempre considerato fondamentale, anche quando le luci del palazzetto si spengono.
un approccio innovativo
Un elemento innovativo del libro è l’uso del sistema Vesepia, che integra codici QR permettendo ai lettori di accedere a immagini e video degli eventi celebrativi legati a Carnesecca. Questo approccio interattivo arricchisce ulteriormente l’esperienza di lettura, rendendo il libro un documento dinamico che va oltre le pagine stampate.
In un gesto significativo per onorare la sua eredità, l’amministrazione comunale di Pontremoli, sotto l’iniziativa del sindaco Jacopo Ferri, ha avviato il processo per intitolare una piazza della frazione di Cargalla, il luogo d’origine della sua famiglia, a Lou Carnesecca. Questo riconoscimento non solo celebra i successi di Carnesecca nel basket, ma evidenzia anche il legame indissolubile tra la sua vita e le sue radici italiane, un legame che ha sempre portato nel cuore, rendendolo un ambasciatore della cultura italo-americana nel mondo dello sport.
Il primo dicembre si preannuncia come una giornata memorabile per Pontremoli e per tutti gli appassionati di basket, non solo per la presentazione del libro, ma anche per la celebrazione di un uomo che ha dedicato la sua vita a dare un senso e un valore al gioco del basket, ispirando generazioni di atleti e allenatori. Lou Carnesecca non è solo un’icona del basket, ma un simbolo di passione, dedizione e amore per lo sport.