Lotito: ‘Niente sogni, ma i romanisti mi adorano’

In un momento in cui il calcio è spesso caratterizzato da promesse irrealizzabili, Claudio Lotito, presidente della Lazio, ha espresso chiaramente la sua posizione in un’intervista durante il programma “Fin che la barca va” su Rai 3. Le sue affermazioni hanno generato un ampio dibattito tra i tifosi e gli esperti del settore, poiché ha dichiarato di non essere un venditore di sogni, ma un uomo d’azione, impegnato a costruire una realtà solida per la sua squadra.

Lotito ha affermato: “Faccio i fatti e non le parole”, evidenziando il suo approccio pragmatico nella gestione della Lazio. Ha anche suggerito che i tifosi della Roma potrebbero avere una certa stima nei suoi confronti, desiderando un presidente più presente e capace di ascoltare le loro frustrazioni. “I romanisti mi amano perché vorrebbero avere un presidente più presente”, ha detto, insinuando che la sua figura, pur essendo polarizzante, potrebbe rappresentare una stabilità in un ambiente calcistico spesso tumultuoso.

La situazione attuale della Lazio

La Lazio si trova attualmente in una fase complessa. Dopo una pesante sconfitta per 5-0 contro il Bologna, Lotito è stato interrogato su cosa faccia più male: le reti subite o le critiche politiche legate alla sua appartenenza a Forza Italia. La sua risposta è stata diplomatica: “Quello che conta è arrivare al traguardo”, sottolineando la sua determinazione a superare le critiche e a concentrarsi sugli obiettivi sportivi della squadra. Ha aggiunto: “Elezioni o campionato? Sono due mondi diversi; nel calcio ci sono fattori diversi”, richiamando l’attenzione sulla necessità di dimostrare con i fatti di essere la persona giusta per guidare la Lazio.

Nonostante la sconfitta, Lotito ha mantenuto la fiducia. “Penso che l’importante sia rialzarsi; può capitare di cadere, ma la volontà di rialzarsi è fondamentale”, ha affermato, evidenziando le ottime possibilità per la Lazio di fare bene nella stagione corrente. In un campionato competitivo, la resilienza e la capacità di reazione sono qualità essenziali per ogni club.

Sicurezza e sfide personali

Un altro aspetto significativo dell’intervista riguarda la scorta di sicurezza che Lotito è costretto a mantenere. “Più che i miei nemici, direi, chi sono i miei amici?”, ha esordito, rivelando il contesto difficile in cui opera. Ha spiegato che ci sono stati fatti gravi che hanno minato la sua incolumità e quella della sua famiglia. “Nemici? Sono pseudo tifosi; tifoso significa appassionato, che non scade in comportamenti che nulla hanno a che fare con il calcio e il rispetto delle regole”, ha aggiunto, sottolineando l’importanza di un tifo sano e rispettoso.

Lotito ha anche menzionato episodi tragici legati a questi “pseudo tifosi”, evidenziando che alcuni di loro sono morti mentre altri sono stati arrestati per comportamenti violenti. “Avevano un comportamento non all’insegna dei valori del calcio”, ha detto, richiamando l’attenzione sulla necessità di un ambiente calcistico positivo e lontano da dinamiche distruttive.

Ambizioni per il futuro della Lazio

Il presidente della Lazio ha sempre manifestato le sue ambizioni per il club, esprimendo la volontà di portare la squadra a competere ai massimi livelli, sia in Italia che in Europa. Con un focus sulla costruzione di un futuro solido, ha ribadito l’obiettivo di rendere la Lazio una delle realtà più competitive nel panorama calcistico italiano.

In un contesto calcistico in continua evoluzione, le parole di Lotito pongono una questione cruciale: come conciliare la gestione di un club con le aspettative dei tifosi, mantenendo una visione a lungo termine? La risposta a questa domanda rimane aperta, ma le dichiarazioni del presidente della Lazio offrono spunti di riflessione su come il calcio moderno debba affrontare le sfide sia dentro che fuori dal campo. Con ogni partita che potrebbe cambiare le sorti della stagione, Lotito sembra determinato a trasformare le difficoltà in opportunità, cercando di costruire una Lazio forte e competitiva.