
Lotito chiarisce: 'Nessun inganno a Sarri, il mercato si ferma' - ©ANSA Photo
Durante una recente conferenza stampa, il presidente della Lazio, Claudio Lotito, ha affrontato il tema del blocco del mercato imposto alla sua squadra, definendolo un vero e proprio “fulmine a ciel sereno”. Le sue parole sono arrivate dopo la notizia della sanzione, che ha colto di sorpresa non solo la dirigenza ma anche il mister Maurizio Sarri, al quale Lotito ha assicurato di non aver nascosto nulla.
la critica alla gestione delle norme calcistiche
La questione sollevata da Lotito non è solo una difesa della propria posizione, ma si trasforma in una critica più ampia alla gestione delle norme da parte delle federazioni calcistiche italiane. “Questa vicenda non fa onore al calcio italiano”, ha dichiarato, evidenziando come la responsabilità non ricada sulla Covisoc, ma piuttosto sulle regole elaborate dalla federazione stessa. La sua analisi mette in luce la necessità di un cambiamento nel modo in cui le normative vengono implementate e interpretate.
la svista e le conseguenze per la Lazio
Il presidente ha spiegato che la sanzione del blocco del mercato è derivata da una “svista”, sottolineando che non si tratta di un problema legato all’indice di liquidità, ma di una questione di malintesi. “Chiunque, anche le banche, hanno riso di questa vicenda”, ha aggiunto Lotito, indicando che la situazione è stata valutata in maniera superficiale. Il suo punto di vista è che, nonostante gli sforzi compiuti negli anni per rinforzare il club, la Lazio si è trovata coinvolta in una situazione che non riflette la solidità finanziaria reale del club.
In merito alla questione dell’indice di liquidità, Lotito ha fatto riferimento a una pratica comune tra diverse società calcistiche, in cui alcuni club, nonostante debbano affrontare debiti significativi, riescono a mantenere un indice di liquidità in regola spostando costi da un periodo all’altro.
- “Ci sono squadre con 600-700 milioni di debiti e hanno l’indice di liquidità a posto perché hanno spostato un costo da dodici a tredici mesi”, ha sottolineato.
- Suggerendo che la Lazio è stata penalizzata ingiustamente rispetto ad altri club.
un futuro incerto per la squadra e l’allenatore
Il presidente ha poi fatto notare che la normativa sull’indice di liquidità sarebbe scaduta il primo luglio, il che rende la situazione ancora più controversa. “Se telefonate all’Uefa vi diranno che la Lazio è florida e solida”, ha affermato, cercando di rassicurare i tifosi e gli investitori sulle reali condizioni finanziarie del club. Questa dichiarazione mira a contrastare le narrazioni negative che potrebbero emergere a seguito del blocco del mercato.
La questione del blocco del mercato non è soltanto un problema immediato per la Lazio, ma rappresenta anche una sfida a lungo termine per la dirigenza del club. Infatti, la capacità di operare attivamente sul mercato delle trasferte è cruciale per rafforzare la squadra e competere ai massimi livelli, sia in Serie A che nelle competizioni europee. La Lazio, storicamente, ha una base di tifosi appassionati e una tradizione calcistica ricca, e ogni restrizione al mercato può influenzare non solo le prestazioni della squadra ma anche l’umore dei sostenitori.
In conclusione, Lotito ha concluso il suo intervento con un appello a una maggiore chiarezza e coerenza da parte delle autorità calcistiche, per evitare che simili situazioni si ripetano in futuro. La questione del blocco del mercato solleva interrogativi non solo sulla gestione della Lazio, ma sull’intero sistema calcistico italiano, che continua a lottare con problemi di governance e trasparenza.
In un contesto sportivo in cui le regole devono essere chiare e uguali per tutti, le parole di Lotito pongono l’accento su un tema cruciale: la necessità di un rinnovamento e di un’approfondita riflessione sulle normative che governano il calcio in Italia. Il presidente della Lazio non ha nascosto la sua frustrazione per la situazione attuale, ma ha anche dimostrato una volontà di affrontare le sfide future con determinazione. La vera domanda è se le istituzioni calcistiche ascolteranno queste preoccupazioni e prenderanno misure concrete per migliorare la situazione complessiva.