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L’NBA lancia una sfida: arriva il campionato europeo di basket!

L’NBA ha recentemente fatto un annuncio che potrebbe cambiare radicalmente il panorama cestistico europeo. Durante una conferenza stampa a New York, il commissioner Adam Silver ha rivelato che l’NBA sta prendendo in considerazione la creazione di un campionato professionistico in Europa in collaborazione con la Federazione Internazionale di Basket (FIBA). Questa proposta, sebbene circoli da anni, sembra ora prendere forma concreta.

Silver ha evidenziato che, mentre l’idea è stata discussa in passato, ora è giunto il momento di passare alla fase successiva. L’NBA ha già una presenza significativa in Europa, grazie agli NBA Global Games, che vedono le squadre NBA giocare partite di preseason in diverse città europee. Tuttavia, l’idea di un campionato professionistico permanente rappresenterebbe un passo audace e innovativo.

la proposta di un campionato europeo

La proposta attuale prevede la creazione di una lega composta da 12 franchigie fisse, che non dipenderebbero dai risultati sportivi per la loro permanenza, e quattro franchigie variabili ogni anno. Questo modello, come specificato da Silver, è ancora in fase di discussione e potrebbe subire modifiche. La creazione di una lega del genere potrebbe rappresentare una seria sfida per l’EuroLeague, attualmente considerata il secondo miglior campionato di basket del mondo, dopo l’NBA stessa.

reazioni e preoccupazioni

Le reazioni a questa notizia sono state varie. Alcuni esperti temono che la creazione di una lega NBA in Europa possa portare a una frammentazione del basket europeo, mentre altri vedono in questo sviluppo un’opportunità per elevare il livello del gioco. Andreas Zagklis, segretario generale della FIBA, ha affermato che l’ente è aperto a dialogare con i club già esistenti, ma non ha fornito ulteriori dettagli sulle trattative con l’EuroLeague.

È importante notare che l’NBA, con la sua enorme base di fan e il suo potere finanziario, potrebbe attrarre club storici come il Real Madrid e il Fenerbahçe, entrambi interessati a partecipare al progetto. Anche squadre di calcio come il Manchester City, l’Arsenal e il Paris Saint-Germain sembrano essere coinvolte nel dialogo, con il PSG che ha confermato di essere stato contattato per una franchigia di basket a Parigi.

costi e opportunità

Il costo per entrare in questa nuova lega potrebbe essere elevato. Secondo quanto riportato da Sportico, il prezzo d’ingresso per una franchigia potrebbe superare i 500 milioni di dollari, con l’NBA che detiene il 50% del controllo delle nuove franchise. Questo elevato investimento richiesto potrebbe limitare la partecipazione a club già consolidati e finanziariamente robusti, escludendo forse alcune squadre più piccole.

Il commissioner Silver ha chiarito che l’intenzione è di esplorare le opportunità piuttosto che affrettarsi a creare una nuova lega senza una pianificazione adeguata. Si desidera avviare conversazioni aperte e dirette con tutte le parti interessate, creando un clima di fiducia tra federazioni, club e tifosi.

In conclusione, sebbene la proposta di un campionato NBA in Europa sollevi interrogativi e preoccupazioni, rappresenta una prospettiva affascinante per il futuro del basket sul continente. Con l’NBA che continua a espandere la propria influenza globale, un campionato professionistico europeo potrebbe non solo attrarre talenti da tutto il mondo, ma anche elevare ulteriormente lo sport in Europa, creando nuove opportunità per giocatori, allenatori e club. La comunità cestistica attende con ansia ulteriori sviluppi su questa entusiasmante iniziativa, che potrebbe trasformare il modo in cui il basket viene giocato e percepito in Europa.

Luca Baldini

Ciao a tutti, mi chiamo Luca Baldini e sono redattore sportivo di Wigglesport! Scommetto che non vi sareste mai aspettati di incontrare un tizio così appassionato di sport "minori". Ebbene sì, mentre tutti gli altri seguono i grandi nomi del calcio e del basket, io mi tuffo a capofitto nel mondo affascinante delle discipline meno conosciute! La mia curiosità per gli sport alternativi è nata quasi per caso. Cresciuto tra le Alpi piemontesi, tra una discesa sugli sci e una partita a curling con gli amici, ho sviluppato un amore viscerale per tutte quelle attività che non sempre fanno i titoli dei giornali. Dai Campionati Mondiali di Badminton ai Tornei Internazionali di Bocce, ho sempre avuto un debole per tutto ciò che è insolito e sorprendente. Dopo aver terminato gli studi in Comunicazione e Giornalismo a Torino, ho realizzato il mio sogno di diventare redattore sportivo, portando con me questa passione fuori dal comune. All'inizio la mia famiglia e i miei amici mi prendevano bonariamente in giro ("Luca, chi vuoi che legga di un torneo di cricket islandese?"), ma con il tempo hanno imparato ad apprezzare la bellezza degli sport minori e il mio modo di raccontarli. Ho avuto la fortuna di viaggiare in tutto il mondo per seguire competizioni di ogni genere, descrivendo con passione le performance di atleti incredibili che gareggiano lontano dai riflettori della ribalta mediatica. La mia scrivania? Un arcobaleno di locandine di eventi da ogni angolo del globo! Se c'è una cosa che amo del mio lavoro, è la capacità di portare alla luce storie emozionanti e spesso trascurate. Raccontare le gesta di un arciere paralimpico o la preparazione di una squadra di rugby su sedia a rotelle mi riempie di orgoglio e mi spinge a essere sempre più curioso. Quando non sono impegnato a scrivere o a seguire competizioni improbabili, mi piace partecipare personalmente ad alcuni di questi sport. E sì, ho collezionato più magliette da gara di corse con i sacchi e di tornei di palla tamburello di quante ne possa contare! Quindi, se mai sentite parlare di uno sport di cui nessuno sa nulla, c'è una buona possibilità che io sia lì a raccontarlo. Perché, in fondo, ogni disciplina ha una sua magia speciale, e io sono qui per condividere quella magia con voi. A presto,

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