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L’Imoco Volley risorge a bordo del Vespucci dopo la sconfitta

Questa mattina, un evento speciale ha avuto luogo a Venezia, dove le campionesse della Prosecco Doc Imoco Volley di Conegliano hanno visitato l’Amerigo Vespucci, la leggendaria nave scuola della Marina Militare Italiana. Ormeggiata nella storica città lagunare, l’Amerigo Vespucci è parte di un tour mediterraneo che conclude un viaggio intorno al mondo iniziato il 1 luglio 2023. Questa visita è arrivata in un momento particolare per le atlete, che hanno recentemente subito una sconfitta nella semifinale scudetto contro Novara, interrompendo una straordinaria serie di 50 vittorie consecutive.

Un incontro con la storia

Il capitano di vascello Giuseppe Lai ha accolto le atlete a bordo, offrendo loro un tour esclusivo del veliero. Durante la visita, il comandante ha condiviso aneddoti affascinanti sulla storia della nave, che rappresenta da decenni un simbolo di eccellenza della Marina Militare e dell’arte della navigazione. Le giocatrici, tra cui il libero Moki De Gennaro, hanno mostrato un vivo interesse per le storie e le curiosità legate alla vita a bordo. De Gennaro ha anche condiviso un tocco personale, rivelando di provenire da una famiglia con forti legami marittimi: “Mio nonno è stato imbarcato su questa nave, probabilmente dopo la guerra”, ha raccontato al comandante.

Un momento di svago e riflessione

Questa visita è stata un momento di svago e riflessione per le ragazze di Daniele Santarelli, che stanno affrontando un periodo di transizione dopo una serie di prestazioni eccezionali. La sconfitta contro Novara, sebbene deludente, non ha oscurato i successi precedenti e la determinazione della squadra. La squadra, conosciuta come le “Pantere”, ha dimostrato grande resilienza nel corso della stagione, conquistando il cuore dei tifosi e ottenendo risultati straordinari in campo. La visita all’Amerigo Vespucci ha rappresentato un’opportunità per le giocatrici di ricaricare le energie e ritrovare la motivazione per le sfide future.

Durante il tour, le atlete hanno assistito anche a un suggestivo saluto del mare all’Amerigo Vespucci, un rituale che includeva l’alzaremi delle imbarcazioni, accompagnato dall’inno nazionale italiano e dall’inno di San Marco, che ha reso l’atmosfera ancora più emozionante. Questi momenti di celebrazione hanno unito le atlete in un’esperienza collettiva, lontano dalle pressioni della competizione sportiva.

La bellezza dell’Amerigo Vespucci

L’Amerigo Vespucci, varato nel 1931, è noto non solo per la sua bellezza e il suo valore storico, ma anche per il suo ruolo formativo nella preparazione dei futuri ufficiali della Marina. La nave è stata progettata per simboleggiare l’arte della navigazione e l’ingegneria navale italiana. Con una lunghezza di 101 metri e una superficie velica di oltre 2.000 metri quadrati, è considerata una delle navi più belle del mondo. La visita delle campionesse di volley rappresenta un incontro di sport e tradizione marittima, un connubio che riflette i valori di disciplina e determinazione presenti sia nel mondo dello sport che nella vita a bordo di una nave come l’Amerigo Vespucci.

La squadra di Conegliano ha avuto modo di esplorare non solo gli spazi interni della nave, ma anche il ponte e le varie attrezzature che rendono l’Amerigo Vespucci un esempio di navigazione a vela. Le atlete, entusiaste e curiose, hanno posto numerose domande, mostrando un interesse sincero per le dinamiche della vita marinara. Queste esperienze, lontane dal campo da gioco, possono offrire nuove prospettive e arricchire il bagaglio personale e sportivo delle giocatrici.

Il presidente dell’Imoco Volley, Piero Garbellotto, era presente durante la visita e ha sottolineato l’importanza di momenti come questi per il team. “Essere qui, a bordo di una nave così storica, ci ricorda che il lavoro di squadra va oltre il campo da gioco. È un’opportunità per crescere insieme e ritrovare la nostra motivazione”, ha dichiarato Garbellotto.

La visita si è conclusa con un clima di entusiasmo e rinnovata determinazione. Le campionesse, dopo aver esplorato la nave e apprezzato la sua storia, sono pronte a tornare in campo con rinnovato spirito e voglia di vincere. Nonostante la recente sconfitta, l’Imoco Volley ha dimostrato che la vera forza risiede nella resilienza e nella capacità di rialzarsi dopo ogni caduta. La loro avventura a bordo dell’Amerigo Vespucci non è solo un ricordo prezioso, ma un simbolo di come, anche nei momenti difficili, la squadra possa trovare motivazione e unità.

Luca Baldini

Ciao a tutti, mi chiamo Luca Baldini e sono redattore sportivo di Wigglesport! Scommetto che non vi sareste mai aspettati di incontrare un tizio così appassionato di sport "minori". Ebbene sì, mentre tutti gli altri seguono i grandi nomi del calcio e del basket, io mi tuffo a capofitto nel mondo affascinante delle discipline meno conosciute! La mia curiosità per gli sport alternativi è nata quasi per caso. Cresciuto tra le Alpi piemontesi, tra una discesa sugli sci e una partita a curling con gli amici, ho sviluppato un amore viscerale per tutte quelle attività che non sempre fanno i titoli dei giornali. Dai Campionati Mondiali di Badminton ai Tornei Internazionali di Bocce, ho sempre avuto un debole per tutto ciò che è insolito e sorprendente. Dopo aver terminato gli studi in Comunicazione e Giornalismo a Torino, ho realizzato il mio sogno di diventare redattore sportivo, portando con me questa passione fuori dal comune. All'inizio la mia famiglia e i miei amici mi prendevano bonariamente in giro ("Luca, chi vuoi che legga di un torneo di cricket islandese?"), ma con il tempo hanno imparato ad apprezzare la bellezza degli sport minori e il mio modo di raccontarli. Ho avuto la fortuna di viaggiare in tutto il mondo per seguire competizioni di ogni genere, descrivendo con passione le performance di atleti incredibili che gareggiano lontano dai riflettori della ribalta mediatica. La mia scrivania? Un arcobaleno di locandine di eventi da ogni angolo del globo! Se c'è una cosa che amo del mio lavoro, è la capacità di portare alla luce storie emozionanti e spesso trascurate. Raccontare le gesta di un arciere paralimpico o la preparazione di una squadra di rugby su sedia a rotelle mi riempie di orgoglio e mi spinge a essere sempre più curioso. Quando non sono impegnato a scrivere o a seguire competizioni improbabili, mi piace partecipare personalmente ad alcuni di questi sport. E sì, ho collezionato più magliette da gara di corse con i sacchi e di tornei di palla tamburello di quante ne possa contare! Quindi, se mai sentite parlare di uno sport di cui nessuno sa nulla, c'è una buona possibilità che io sia lì a raccontarlo. Perché, in fondo, ogni disciplina ha una sua magia speciale, e io sono qui per condividere quella magia con voi. A presto,

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Luca Baldini

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