L’ex numero uno del mondo mastica amaro in seguito alle decisioni del tribunale penale della sua città natale: multa salatissima
Lungi dal far parlare di sé solo per le imprese sul campo nel pieno della carriera agonistica, parecchi campioni e campionesse del tennis salgono alla ribalta delle cronache anche una volta appesa la racchetta al chiodo. Talvolta addirittura ad anni di distanza dal loro ritiro.
È stato certamente questo il caso di Andre Agassi, il campione americano che con la sua celebre autobiografia – dove vuotava il sacco sul suo rapporto col padre e su alcuni vizi di troppo – aveva sconvolto l’opinione pubblica al momento dell’uscita del libro. Talvolta i campioni entrano addirittura nelle cronache giudiziarie del loro paese, perché accusati, dall’alto della loro fama e ricchezza, di comportamenti poco chiari dal punto di vista fiscale o etico.
Sotto questo aspetto spesso non bisogna attendere nemmeno il ritiro dalla disciplina praticata, come è accaduto – aprendo una breve ma significativa parentesi sul calcio, con tutte le differenze dei vari casi – a Sandro Tonali e Nicolò Fagioli, che hanno tenuto un comportamento proibito sulle scommesse. Oppure basti pensare ai paradisi fiscali di cui avrebbe goduto Leo Messi nel corso della sua ultraventennale esperienza al Barcellona.
Stavolta sulle prime pagine dei giornali sportivi e non ci è finita una campionessa amatissima nel suo paese. Una che, nell’epoca del dominio di una cannibale come Steffi Graf, si è ritagliata il suo posto tra le più grandi della sua generazione.
Incubo Arantxa Sanchez, è arrivata la condanna
Già capace, all’età di 17 anni, di diventare la più giovane tennista di sempre a trionfare al Roland Garros, Arantxa Sanchez è stata un esempio di resilienza, combattività e voglia di vincere. Tutte doti che hanno ispirato molte atlete dopo di lei – con particolare riferimento a tutte coloro che non avevano un fisico propriamente adatto per reggere i ritmi infernali delle Steffi Graf o Serena Williams di turno – a credere di potercela fare. Magari arrivando anche alla vetta del ranking mondiale, come la spagnola fu in grado di fare per un totale di 12 settimane non consecutive.
Oggi, gennaio 2024, la piccola e terribile catalana fa i conti con la sentenza del Tribunale penale di Barcellona, che l’ha condannata a due anni di reclusione con sospensione della pena per frode fiscale. Assieme a lei, anche il suo ex marito Josep Santacana ed altre tre persone sono state punite per aver nascosto beni con l’intento di evitare di pagare un debito alla Banca del Lussemburgo.
L’ex coppia dovrà anche pagare 6,6 milioni di euro a titolo di risarcimento. Giova sottolineare che l’ex tennista ha sempre accusato l’ex marito sulle accuse di natura fiscale mosse nei loro confronti, sostenendo che lei non sapesse nulla dei movimenti finanziari rivelatisi poi fraudolenti.