L’ex calciatore della Juventus condannato a un anno di carcere: ecco quali sono state le motivazioni che hanno portato a questa clamorosa decisione.
Il mondo del calcio non ha dimenticato Patrice Evra, ex difensore del Manchester United e della Juventus. Con i ‘Red devils’ ha vinto la Champions League, con i bianconeri 2 scudetti, alcuni dei titoli che gli sono valsi una carriera gloriosa ed entusiasmante.
Tra i suoi successi si contano anche 1 Coppa di Lega francese, 5 campionati inglesi, 3 Coppe di Lega inglesi, 5 Supercoppe inglesi, 2 Coppe Italia, 1 Supercoppa italiana e 1 Mondiale per club. E’ stato uno dei cardini della nazionale francese partecipando a 2 Mondiali (2010 e 2014) e 3 Europei (2008, 2012 e 2016).
Evra condannato, l’incredibile vicenda
La sua storia ha radici lontane, da un passato poverissimo ad una carriera passata dai dilettanti prima di sfiorare la maglia del Torino, accarezzata poco prima di approdare al Marsala in C1, prima volta per lui da professionista a soli 17 anni. Successivamente passa al Monza in Serie B, ma l’esperienza non lo gratifica e decide di andare in Francia. Il suo storico è tutto da scoprire, ma se la sua carriera è stata decisamente al top, negli anni le cose si sono complicate in maniera importante prendendo una svolta inaspettata.
Come riporta il ‘Corriere dello Sport’, Patrice Evra è stato condannato per abbandono familiare. La sentenza, emessa dal tribunale di Nanterre nei giorni scorsi, lo ha condannato a 12 mesi di reclusione a causa degli arretrati degli alimenti non corrisposti alla sua ex moglie, che nel computo totale dovrebbe aggirarsi attorno al milione di euro.
Evra condannato ad un anno di carcere, ecco perché il motivo
L’ex Juventus ha già annunciato ricorso e intende andare in fondo a questa storia, pronto a contestare i fatti e ribaltare la sentenza con la richiesta di un nuovo processo. L’attuale opinionista si è visto sospendere la libertà vigilata ad esecuzione provvisoria. Inoltre, come precisato da ‘goal.com’, Evra non andrà in carcere (la pena è stata sospesa per due anni) e dovrà pagare 6mila euro totali per danni morali e spese legali.