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Lazio e Udinese pareggiano 1-1: Baroni perde l’occasione del quarto posto

L’Europa rappresenta un palcoscenico affascinante ma, al contempo, crudele. Dopo le recenti vittorie contro il Milan in campionato e il Viktoria Plzen in Europa League, la Lazio si è trovata a dover affrontare una realtà ben diversa. Nella sfida contro l’Udinese, i biancocelesti non riescono a brillare come in altre occasioni e devono accontentarsi di un pareggio per 1-1, un risultato che non permette alla squadra di Baroni di superare la Juventus e conquistare il tanto ambito quarto posto in classifica.

La partita: un primo tempo da dimenticare

La gara ha visto le due squadre affrontarsi con spirito combattivo, ma è stata l’Udinese a farsi preferire nel primo tempo. Il gol del vantaggio friulano è arrivato grazie a un’azione ben orchestrata: Lucca, abile nel difendere il pallone, ha scaricato per Thauvin, il quale, approfittando di un’uscita non impeccabile di Provedel, ha trovato il modo di segnare. Il suo tiro, non potente ma astuto, si è trasformato in un assist involontario, con Lucca che ha tentato una rovesciata, ma la palla è tornata a Thauvin, pronto a depositarla in rete. Nonostante un lungo controllo VAR, il gol è stato convalidato, e l’Udinese si è trovata in vantaggio.

La reazione della Lazio

Visibilmente frustrata, la Lazio ha faticato a reagire nei primi minuti, ma la chance di riprendersi è arrivata con Zaccagni, tornato titolare dopo un infortunio. La sua conclusione, però, è stata ben parata da Okoye, il portiere bianconero, che ha deviato in angolo. Proprio da quel corner, la Lazio è riuscita a pareggiare: Romagnoli, in un’azione frenetica dopo la battuta del corner, ha trovato il tap-in vincente, fissando il punteggio sull’1-1. Anche questo gol ha subito un controllo VAR, ma fortunatamente per i biancocelesti, è stato convalidato.

Un secondo tempo di lotta

Nel secondo tempo, Baroni ha tentato di dare una scossa alla sua squadra con un cambio tattico, inserendo Noslin per Tchaouna, con l’intento di aumentare il peso offensivo. La Lazio è tornata in campo con un atteggiamento più aggressivo, cercando di mettere sotto pressione gli avversari. Zaccagni e Isaksen hanno provato a creare occasioni, ma la difesa dell’Udinese ha retto bene.

Nel frattempo, il tecnico dell’Udinese, Runjaic, ha cercato di ravvivare la sua squadra con dei cambi strategici. Uno di questi, Zemura, ha rischiato di portare nuovamente in vantaggio l’Udinese con una punizione insidiosa, ma Provedel ha risposto con una grande parata, mantenendo il punteggio in parità. Nel finale, l’Udinese ha spinto in avanti, cercando la rete del sorpasso, ma senza successo. Il match si è concluso con un risultato giusto, ma che ha lasciato entrambe le squadre insoddisfatte.

Prospettive future

Per la Lazio, il pareggio significa non riuscire a superare la Juventus e mantenere a distanza le dirette inseguitrici come la Roma, distante cinque punti, e il Bologna, che si è avvicinato a un solo punto. La prossima partita contro il Bologna si preannuncia cruciale, un vero e proprio spareggio europeo. Baroni dovrà preparare la sua squadra al meglio per evitare di perdere ulteriori punti e compromettere le chance di partecipazione alle competizioni europee della prossima stagione.

L’Udinese, dal canto suo, prosegue la sua striscia positiva, arrivata a sei risultati utili consecutivi, ma non riesce a concretizzare le ambizioni europee. La squadra di Runjaic ha dimostrato di avere carattere e qualità, ma la mancanza di incisività sotto porta ha impedito loro di prendere il volo verso l’Europa.

Un aspetto che ha reso il match ancora più emozionante è stata la commemorazione di Bruno Pizzul, storico giornalista friulano scomparso lo scorso 5 marzo, che ha commentato la storica finale di Coppa delle Coppe vinta dalla Lazio nel 1999. Un gesto toccante che ha unito i tifosi e i giocatori in un momento di riflessione e rispetto per una figura che ha segnato la storia del calcio italiano.

In conclusione, la Lazio si trova ora a dover affrontare un momento cruciale della stagione, con l’obiettivo di riconquistare posizioni in classifica e garantire un posto in Europa, mentre l’Udinese, pur continuando a macinare risultati positivi, dovrà trovare la chiave per trasformare le buone prestazioni in vittorie decisive. La lotta per l’Europa è più aperta che mai, e nulla è scontato in questo finale di stagione.

Luca Baldini

Ciao a tutti, mi chiamo Luca Baldini e sono redattore sportivo di Wigglesport! Scommetto che non vi sareste mai aspettati di incontrare un tizio così appassionato di sport "minori". Ebbene sì, mentre tutti gli altri seguono i grandi nomi del calcio e del basket, io mi tuffo a capofitto nel mondo affascinante delle discipline meno conosciute! La mia curiosità per gli sport alternativi è nata quasi per caso. Cresciuto tra le Alpi piemontesi, tra una discesa sugli sci e una partita a curling con gli amici, ho sviluppato un amore viscerale per tutte quelle attività che non sempre fanno i titoli dei giornali. Dai Campionati Mondiali di Badminton ai Tornei Internazionali di Bocce, ho sempre avuto un debole per tutto ciò che è insolito e sorprendente. Dopo aver terminato gli studi in Comunicazione e Giornalismo a Torino, ho realizzato il mio sogno di diventare redattore sportivo, portando con me questa passione fuori dal comune. All'inizio la mia famiglia e i miei amici mi prendevano bonariamente in giro ("Luca, chi vuoi che legga di un torneo di cricket islandese?"), ma con il tempo hanno imparato ad apprezzare la bellezza degli sport minori e il mio modo di raccontarli. Ho avuto la fortuna di viaggiare in tutto il mondo per seguire competizioni di ogni genere, descrivendo con passione le performance di atleti incredibili che gareggiano lontano dai riflettori della ribalta mediatica. La mia scrivania? Un arcobaleno di locandine di eventi da ogni angolo del globo! Se c'è una cosa che amo del mio lavoro, è la capacità di portare alla luce storie emozionanti e spesso trascurate. Raccontare le gesta di un arciere paralimpico o la preparazione di una squadra di rugby su sedia a rotelle mi riempie di orgoglio e mi spinge a essere sempre più curioso. Quando non sono impegnato a scrivere o a seguire competizioni improbabili, mi piace partecipare personalmente ad alcuni di questi sport. E sì, ho collezionato più magliette da gara di corse con i sacchi e di tornei di palla tamburello di quante ne possa contare! Quindi, se mai sentite parlare di uno sport di cui nessuno sa nulla, c'è una buona possibilità che io sia lì a raccontarlo. Perché, in fondo, ogni disciplina ha una sua magia speciale, e io sono qui per condividere quella magia con voi. A presto,

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