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L’Argentina si prepara a una sfida senza Messi e Dybala contro Uruguay e Brasile

L’Argentina, campione del mondo in carica, si prepara ad affrontare due importanti sfide nelle qualificazioni per i Mondiali del 2026, ma lo farà senza due delle sue stelle più luminose: Lionel Messi e Paulo Dybala. Le assenze di questi due giocatori chiave potrebbero avere un impatto significativo sulle ambizioni dell’Albiceleste, che ha dimostrato di avere una squadra talentuosa ma che ora dovrà fare a meno di alcuni dei suoi leader più esperti.

Assenze importanti

Lionel Messi, il capitano e simbolo della nazionale, ha subito un infortunio durante una partita di Major League Soccer con l’Inter Miami, che lo costringerà a saltare sia l’incontro contro l’Uruguay che quello contro il Brasile. Messi ha sempre avuto un ruolo cruciale nel gioco dell’Argentina, non solo come marcatore, ma anche come playmaker, e la sua assenza si farà sentire. Dall’altra parte, Paulo Dybala, che si è affermato come uno dei migliori attaccanti in Europa, è alle prese con un problema a un tendine, il che complica ulteriormente le scelte di formazione per il ct Lionel Scaloni.

In aggiunta, anche il difensore del River Plate, Paulo Montiel, non sarà disponibile. Questo porta a una situazione in cui Scaloni dovrà adattare la sua formazione e trovare nuove soluzioni per compensare la mancanza di questi giocatori chiave.

Giocatori da tenere d’occhio

Nonostante queste difficoltà, l’Argentina può contare su una rosa profonda e talentuosa, con un gruppo di giocatori che militano in importanti club europei. Tra i convocati spicca Lautaro Martinez, attaccante dell’Inter, che avrà l’onore e la responsabilità di guidare l’attacco argentino. Lautaro ha dimostrato di essere un attaccante letale, capace di segnare in ogni competizione, e sarà fondamentale per mantenere alta la pressione sugli avversari.

Altri nomi noti includono:

  1. Leandro Paredes della Roma, che apporterà esperienza e qualità a centrocampo.
  2. Nicolás González della Juventus, che ha avuto un inizio di stagione promettente e le cui capacità offensive potrebbero rivelarsi decisive.
  3. Giovani talenti come Maximo Perrone e Nico Paz, attualmente con il Como, e i bolognesi Benjamin Dominguez e Santiago Castro.

La presenza di tanti giocatori che militano in Serie A, una delle leghe più competitive al mondo, potrebbe fornire all’Argentina un ulteriore vantaggio, nonostante le assenze illustri.

La situazione nel girone di qualificazione

Attualmente, la nazionale argentina si trova al primo posto nel girone di qualificazione sudamericano, con un vantaggio di cinque punti sull’Uruguay, che affronterà venerdì a Montevideo. Gli uruguagi, guidati da un’ottima generazione di talenti e da calciatori esperti, cercheranno di approfittare delle assenze argentini e di avvicinarsi in classifica. Successivamente, l’Argentina ospiterà il Brasile, una delle rivali storiche, il 25 marzo. Anche il Brasile dovrà fare a meno di Neymar per infortunio, il che rende questa sfida ancora più avvincente e incerta.

Le qualificazioni per la Coppa del Mondo del 2026 vedranno le prime sei squadre del girone sudamericano qualificarsi direttamente, mentre la settima si contenderà un posto con altre confederazioni. Attualmente, la Bolivia occupa l’ultima posizione utile con 13 punti, ma il torneo è ancora lungo e qualsiasi cosa può accadere.

Queste partite rappresentano un’importante opportunità per i giovani giocatori argentini di dimostrare il proprio valore a livello internazionale e di guadagnarsi un posto nella rosa definitiva per il mondiale. La pressione è alta, ma la tradizione calcistica argentina è ricca di storie di giocatori che si sono messi in mostra nei momenti di difficoltà. L’Argentina ha una lunga storia di resilienza e capacità di affrontare le avversità, e queste partite potrebbero essere un’altra pagina della sua gloriosa storia calcistica.

Con l’Uruguay e il Brasile sul cammino, la sfida è grande, ma l’orgoglio e la passione per il calcio guideranno l’Argentina nella ricerca di risultati positivi, nonostante le assenze di Messi e Dybala. Gli occhi saranno puntati su Lautaro e sui suoi compagni, pronti a scrivere un nuovo capitolo nella loro storia calcistica.

Stefano Cerulli

Stefano è un appassionato di sport e redattore sportivo con una carriera che riflette il suo profondo amore per il calcio e l'atletica. Nato a Milano nel 1985, ha nutrito fin da giovane una passione innata per lo sport, alimentata dalle domeniche passate sugli spalti dello stadio San Siro e dalle interminabili ore di allenamento sulle piste d'atletica locali. Dopo aver conseguito la laurea in Scienze della Comunicazione presso l'Università degli Studi di Milano, Stefano ha iniziato la sua carriera nel mondo del giornalismo sportivo. I suoi primi articoli, pubblicati su riviste minori, hanno subito messo in luce la sua abilità nel raccontare con vividezza e competenza le vicende sportive, catturando l'attenzione di un pubblico sempre più vasto. Stefano è noto per il suo stile di scrittura coinvolgente, capace di trasmettere non solo i fatti ma anche le emozioni e la tensione che caratterizzano ogni evento sportivo. La sua capacità di analisi e la profonda conoscenza tecnica dei diversi sport gli permettono di offrire ai lettori articoli di grande qualità, che spaziano dalle cronache più avvincenti alle analisi tattiche più approfondite. Oltre alla sua attività di redattore, è anche un promotore attivo dello sport giovanile. Dedica il suo tempo libero a organizzare eventi e workshop per giovani atleti, con l'obiettivo di trasmettere loro i valori dello sport e l'importanza della corretta informazione sportiva. Sempre aggiornato sulle ultime novità del mondo sportivo, Stefano continua a essere una voce rispettata e autorevole nel giornalismo sportivo italiano, rappresentando un punto di riferimento per tutti gli appassionati di calcio e atletica.

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