La vela come terapia: scopri il progetto ‘Velando’ a Palermo

La vela come terapia: scopri il progetto 'Velando' a Palermo

La vela come terapia: scopri il progetto 'Velando' a Palermo - ©ANSA Photo

Stefano Cerulli

3 Settembre 2025

Il mare, con la sua vastità e il suo potere rigenerativo, è da sempre considerato un luogo di guarigione e riflessione. Recentemente, il progetto di velaterapia ‘Velando’ ha fatto tappa a Palermo, portando con sé una ventata di speranza e opportunità per i giovani pazienti affetti da malattie rare scheletriche. Questo progetto, promosso dal Ministero per le Disabilità e capitanato dalla Lega Navale Italiana (LNI) in collaborazione con la Federazione Italiana Vela (FIV) e vari enti del terzo settore, mira a dimostrare l’efficacia della vela come strumento terapeutico.

Lunedì prossimo, alle 10:00, presso la sede della Sezione LNI di Palermo, sarà presentata una delle attività più significative di questo progetto. I protagonisti saranno giovani pazienti dell’Istituto Ortopedico Rizzoli, che dal 8 al 12 settembre parteciperanno a una crociera a tappe toccando alcune delle località più belle della costa siciliana, come Castellammare del Golfo e Trapani, prima di fare ritorno a Palermo. Questo viaggio non è solo un’opportunità di svago, ma rappresenta un importante passo nella valutazione dell’impatto positivo che la navigazione può avere sul benessere psicofisico di questi ragazzi.

L’attività ‘Pronti a salpare 2’

L’attività ‘Pronti a salpare 2’ è stata concepita per promuovere l’inclusione sociale attraverso la pratica della vela. Non è solo un modo per avvicinare i giovani alla bellezza del mare siciliano, ma anche un modo per aiutarli a sviluppare competenze sociali e relazionali, migliorando così la loro qualità della vita. La navigazione avverrà a bordo di ‘Our Dream’, un natante confiscato alla criminalità organizzata, simbolo di riscatto e di rinascita. Questo imbarcazione, infatti, è stata affidata dallo Stato alla LNI di Palermo per lo svolgimento di attività di pubblico interesse, segnando un forte messaggio di legalità e giustizia sociale.

I benefici della velaterapia

Il progetto ‘Velando’ si inserisce in un contesto più ampio di iniziative che utilizzano la terapia con la vela come forma di riabilitazione. Negli ultimi anni, si è assistito a un crescente interesse per la velaterapia, che sfrutta gli elementi naturali e le dinamiche del mare per favorire il benessere fisico e psicologico. I benefici della vela come terapia includono:

  1. Miglioramento dell’umore
  2. Riduzione dell’ansia
  3. Sviluppo di abilità relazionali
  4. Incremento dell’autostima

Grazie all’interazione con il gruppo, i partecipanti possono anche migliorare la loro autostima e sviluppare un senso di appartenenza.

Un messaggio di inclusione e solidarietà

Il Ministero per le Disabilità ha fortemente sostenuto l’iniziativa, riconoscendo l’importanza di progetti che favoriscano l’integrazione sociale e il benessere delle persone con disabilità. La sinergia con la Lega Navale Italiana e la Federazione Italiana Vela è un chiaro esempio di come le istituzioni possano collaborare con il terzo settore per creare opportunità di sviluppo e crescita personale per i giovani.

L’incontro di lunedì segnerà un momento fondamentale per il progetto ‘Velando’, non solo come presentazione ufficiale delle attività, ma anche come occasione per sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza della vela come strumento terapeutico. Le storie dei ragazzi che parteciperanno alla crociera saranno al centro dell’attenzione, con l’obiettivo di ispirare altri giovani e famiglie a considerare la vela non solo come uno sport, ma come un mezzo di espressione e guarigione.

In conclusione, ‘Velando’ rappresenta un passo significativo verso un futuro in cui la vela e il mare possono diventare elementi centrali nella vita di chi affronta difficoltà quotidiane. La bellezza della navigazione, la libertà che il mare offre e la solidarietà che si crea a bordo possono essere un faro di speranza e un’opportunità per un percorso di riscatto e inclusione. Con l’auspicio che questa esperienza possa essere replicata in altre località, il progetto si propone di diffondere un messaggio di positività e di cambiamento, dimostrando che la vela può davvero essere una terapia efficace per il corpo e lo spirito.

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