
La Lazio rende omaggio a Suor Paola: un tributo emozionante in Campidoglio con Baroni e i calciatori - ©ANSA Photo
Il 1° aprile 2023 segna una data triste per la Lazio e per tutti i suoi tifosi, con la scomparsa di Suor Paola, una devota sostenitrice della squadra biancoceleste. All’età di 77 anni, Suor Paola ha lasciato un vuoto profondo non solo nella comunità religiosa, ma anche nel cuore di chi ha avuto il privilegio di conoscerla. Il suo entusiasmo e l’amore incondizionato per la Lazio rimarranno impressi nella memoria di tutti.
Per onorare la sua memoria, una delegazione della Lazio si è riunita nella storica Sala Protomoteca in Campidoglio, un luogo simbolico per la città di Roma. Alla cerimonia hanno partecipato il tecnico Marco Baroni e alcuni calciatori, tra cui Adam Marusic, Nicolò Rovella, Luca Pellegrini e Valentin Castellanos. L’assessore allo sport Alessandro Onorato ha accolto i rappresentanti del club, sottolineando l’importanza di momenti che uniscono la comunità.
Un gesto simbolico di affetto
Durante la cerimonia, i calciatori hanno deposto ai piedi del feretro una maglia biancoceleste con il numero 1, firmata da tutti i giocatori. Questo gesto ha rappresentato non solo il legame tra la squadra e i suoi tifosi, ma anche il rispetto e l’affetto che la Lazio ha sempre dimostrato nei confronti di Suor Paola. Il silenzio che ha avvolto la sala è stato un chiaro segno della profondità del cordoglio, testimoniando quanto possa essere significativa la figura di un tifoso.
L’unità del club
Oltre ai calciatori della squadra maschile, anche le giocatrici della Lazio femminile hanno voluto rendere omaggio a Suor Paola. Antonietta Castiello, Megan Connolly, Clarisse Le Bihan e Giulia Mancuso, accompagnate dal mister Gianluca Grassadonia, hanno partecipato alla cerimonia. Questo gesto ha evidenziato l’unità e la solidarietà all’interno del club, unendo uomini e donne sotto un’unica bandiera.
Un simbolo di speranza
Suor Paola è stata un simbolo di speranza e determinazione, non solo per i tifosi della Lazio, ma anche per tutti coloro che l’hanno conosciuta. La sua dedizione alla squadra era evidente in ogni occasione, sia durante le partite che nelle numerose iniziative di carità che ha sostenuto. Nata e cresciuta a Roma, ha dedicato la sua vita alla cura degli altri, trasmettendo valori di altruismo e dedizione che hanno ispirato molti.
La cerimonia in Campidoglio ha rappresentato un momento di celebrazione della vita di Suor Paola e una riflessione su come il calcio possa unire le persone. La Lazio ha dimostrato che il legame tra la squadra e i suoi tifosi è profondo, e che ogni persona che indossa il bianco e l’azzurro è parte integrante di una comunità più ampia.
In un’epoca in cui il calcio può apparire distante dai valori umani, la figura di Suor Paola ci ricorda l’importanza dell’affetto e della connessione tra le persone. Il suo spirito continuerà a vivere nei cuori di tutti i tifosi della Lazio, che troveranno conforto nel sapere che, sebbene sia fisicamente assente, il suo amore per la squadra e per la comunità rimarrà per sempre.