Juve in trasformazione: Christillin apre a Conte come scelta strategica - ©ANSA Photo
Evelina Christillin, una figura di spicco nel panorama sportivo internazionale e membro aggiuntivo della UEFA nel Consiglio della FIFA, ha recentemente condiviso le sue opinioni sul mondo del calcio, con particolare attenzione alla Juventus, il club che tifa con passione. Con una carriera che l’ha vista protagonista in ambito sportivo, Christillin ha sempre cercato di promuovere valori di inclusione e parità. Questo è evidente nel suo commento sull’elezione di Kirsty Coventry a presidente del Comitato Olimpico Internazionale.
“Un bel risultato, a 131 anni dalla fondazione del Comitato Olimpico Internazionale. Mi ha colpito molto il fatto che sia passata al primo scrutinio con una maggioranza schiacciante, la volevano tutti”, ha dichiarato Christillin, evidenziando l’importanza della scelta di una donna in una posizione di così alto livello. Questo rappresenta un passo significativo per la parità di genere nel mondo dello sport, un tema cruciale, dato che la presenza femminile nelle posizioni dirigenziali è ancora in fase di crescita.
Passando al terreno di gioco, Christillin ha commentato l’attuale situazione della Juventus, che sta attraversando un periodo di crisi. L’esonero di Thiago Motta e l’arrivo di Igor Tudor hanno suscitato discussioni tra i tifosi e gli esperti del settore. “Non mi permetto di giudicare, non conoscendo tutti i retroscena. La girandola di allenatori degli ultimi anni fa pensare che ci siano dei problemi strutturali”, ha ammesso Christillin. Le sue parole riflettono una preoccupazione condivisa da molti, dato che la Juventus, storicamente una delle squadre più vincenti d’Italia, si trova attualmente fuori da ogni competizione.
L’analisi di Christillin è lucida e realistica: “Giuntoli aveva un buon progetto basato sui giovani e soprattutto era stato affidato al presidente Ferrero e all’ad Scanavino il compito di aggiustare i conti, cosa che stanno facendo. Purtroppo, da settembre a oggi, il progetto sportivo non si è realizzato. I numeri sono impietosi, la Juve è fuori da tutto. Quindi forse è anche giusto cambiare”. Queste parole indicano una necessità di rinnovamento e di una riflessione profonda su ciò che non ha funzionato.
Il nuovo allenatore Tudor ha ricevuto fiducia a tempo, e già si parla di altri possibili nomi per la prossima stagione. “È un po’ pesante, ma ci avrà pensato. Lui la Juventus la conosce bene, avrà soppesato pro e contro, è un all-in. Noi juventini gli facciamo i migliori auguri”, ha commentato Christillin, esprimendo un senso di speranza nonostante le difficoltà attuali.
Ma chi sceglierebbe Evelina Christillin se fosse la presidente della Juventus? La risposta è chiara: “Antonio Conte”. Questo non sarebbe solo un ritorno, ma un’opzione che molti tifosi bianconeri accoglierebbero con entusiasmo. “Antonio l’ho visto tante volte in azione, anche in Nazionale. Come motivatore non c’è nessuno meglio di lui”, ha affermato Christillin, riconoscendo l’importanza del carisma e della leadership di Conte. Tuttavia, ha anche sottolineato che ci sono altri allenatori di grande valore, come Roberto Mancini e Gian Piero Gasperini, che potrebbero portare qualità straordinarie alla squadra.
In un bilancio della sua esperienza come dirigente UEFA e FIFA, Christillin ha rivelato che il suo mandato scade il 3 aprile con l’ultimo congresso a Belgrado. “È stata una scelta mia non ricandidarmi, ma sinceramente nove anni più dieci di CIO, più condizioni di salute non brillantissime, mi hanno fatto pensare che fosse meglio così”, ha spiegato. La sua decisione di non ricandidarsi è stata motivata da una riflessione profonda e personale, e ha ricevuto il sostegno e l’affetto dei suoi colleghi, dimostrando la stima che ha guadagnato nel corso della sua carriera.
Il suo contributo alla UEFA e alla FIFA è stato significativo, e la gestione di situazioni critiche come la pandemia ha richiesto una grande capacità di adattamento e resilienza. “Vedere la gestione compatta e unitaria di tutto il fronte UEFA è stato complicato ma bello. Di certo non mi sono annoiato”, ha concluso, lasciando intendere che, nonostante le sfide, il suo impegno per il calcio e per lo sport in generale rimane forte e appassionato.
In un momento di transizione per la Juventus, le parole di Evelina Christillin offrono uno spunto di riflessione su come il club possa ripartire e tornare a essere protagonista nel calcio italiano e internazionale.
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