L’accostamento tra la Juventus e Guardiola, molto in voga tempo fa, torna d’attualità: parla il diretto interessato
Pressoché impossibile non desiderare, per la squadra dei propri sogni, uno come Pep Guardiola nelle vesti di allenatore. Il tecnico catalano, in carriera, ha fatto grandi cose, con Barcellona, Bayern Monaco e Manchester City. Alla guida degli inglesi, ha rivinto, come già era accaduto al Barça, il Triplete, nell’ultima stagione. Ne sa qualcosa l’Inter, sconfitta in finale di misura dai britannici.
C’è stato un tempo, qualche anno fa, in cui la sua permanenza in Inghilterra appariva in bilico. E proprio in concomitanza con la fine del primo ciclo alla Juventus di Massimiliano Allegri, si era parlato della possibilità di vederlo in bianconero. Non se ne fece nulla e il club piemontese decise di virare su Maurizio Sarri, per l’annata che sancì l’ultimo scudetto della Vecchia Signora. Da allora, ciclo concluso, ma se almeno conAndrea Pirlo in panchina erano arrivati due trofei, la seconda esperienza di Allegri si sta rivelando assai deludente e complicata, per vicende di campo e non solo.
L’avvio di stagione dei bianconeri, punti alla mano, è migliore rispetto alle ultime tre stagioni, ma dal punto di vista del gioco la squadra non decolla e appare difficile che in questo modo, alla lunga, la Juventus possa ambire a grandi traguardi, almeno per questa stagione. La posizione dell’attuale allenatore è sempre in discussione e il ‘ritorno’ di Guardiola in Italia è l’occasione per rinfocolare vecchie suggestioni.
Guardiola e la Juventus, retroscena e indizio sul futuro: parla Pep
Da giocatore, per qualche anno ha vestito in Serie A le maglie di Brescia e Roma e ha mantenuto un certo legame con il nostro paese. Dopo l’ultimo weekend di campionato, ha partecipato, a Cuneo, a un evento alla presenza di migliaia di studenti delle scuole superiori, dal titolo ‘Dialoghi sul talento’.
Una occasione alla quale lo ha invitato Massimo Mauro, ex calciatore della Juventus, commentatore televisivo e impegnato, come Guardiola, nell’operato di fondazioni benefiche. C’è stato spazio anche per parlare di calcio, naturalmente, e alla domanda del commentatore sull’interesse della Juventus e su un possibile futuro in Italia, l’allenatore ha smentito e al tempo stesso lasciato una porta aperta: “La Juventus non mi ha mai cercato. Ma in Italia si mangia bene…“. Chissà se, al termine dell’esperienza in Premier League tra qualche anno, non ci penserà sul serio.
