Judo: i russi tornano in gara con inno e bandiera, una sfida tra passione e polemiche

Judo: i russi tornano in gara con inno e bandiera, una sfida tra passione e polemiche

Judo: i russi tornano in gara con inno e bandiera, una sfida tra passione e polemiche - ©ANSA Photo

Stefano Cerulli

27 Novembre 2025

Finalmente, la federazione mondiale del judo (IJF) ha preso una decisione storica: gli atleti russi potranno competere di nuovo con il proprio inno e la propria bandiera. Questo cambiamento segna un importante passo avanti rispetto ai divieti imposti dal Comitato Olimpico Internazionale (CIO) e da altri organismi sportivi globali, in seguito all’invasione dell’Ucraina da parte della Russia nel febbraio 2022. A partire dal Grand Slam di Abu Dhabi, che si svolgerà dal 20 al 22 ottobre 2023, i judoka russi potranno tornare a gareggiare a pieno titolo.

il contesto della decisione

La decisione dell’IJF è arrivata dopo un lungo periodo di sanzioni e restrizioni che hanno colpito gli atleti russi in diversi sport. Nel 2022, in risposta all’aggressione russa in Ucraina, il CIO aveva raccomandato di escludere gli atleti russi e bielorussi da tutte le competizioni internazionali. Questo ha creato una situazione in cui molti sportivi, pur non essendo coinvolti nel conflitto, sono stati esclusi dalle competizioni a causa della loro nazionalità.

le reazioni degli atleti

L’IJF ha anche rimosso Vladimir Putin dalla carica di presidente onorario, un gesto simbolico che rappresenta la distanza tra il mondo dello sport e la politica internazionale. Tuttavia, la decisione attuale ha suscitato un acceso dibattito tra le federazioni sportive e i sostenitori dello sport. La votazione dell’Esecutivo dell’IJF, che ha portato a questa nuova politica, è stata accolta con entusiasmo da molti judoka russi.

  1. Natalia Kuziutina, atleta russa, ha espresso la sua felicità per il ritorno della bandiera russa, sottolineando l’importanza di rappresentare il proprio Paese.
  2. Ci sono state anche reazioni critiche da parte di atleti e federazioni di altri Paesi, che vedono in questa decisione un affronto ai valori di unità e pace che lo sport dovrebbe promuovere.

impatti sul futuro dello sport

Il Grand Slam di Abu Dhabi rappresenta un’importante occasione per gli atleti russi per dimostrare le loro abilità sul tatami internazionale. Questo evento è uno dei principali tornei di judo al mondo e attira i migliori judoka da ogni angolo del pianeta. La presenza degli atleti russi potrebbe influenzare le dinamiche delle competizioni, portando a sfide interessanti e rivalità storiche.

Inoltre, la decisione dell’IJF potrebbe avere ripercussioni su altri sport. Se la federazione del judo è stata la prima a riabilitare gli atleti russi, potrebbero seguire altri organismi sportivi, aprendo la strada a un possibile ritorno degli atleti russi in competizioni di altri sport. Tuttavia, questo solleva interrogativi su come gestire le tensioni politiche globali e sull’equilibrio tra sport e politica.

La situazione in Ucraina rimane drammatica, e molte persone continuano a soffrire a causa del conflitto. È fondamentale considerare questo contesto quando si valutano decisioni come quella presa dall’IJF. Alcuni sostengono che il ritorno degli atleti russi possa essere visto come un tentativo di normalizzare le relazioni internazionali, mentre altri lo considerano una legittimazione di un regime che ha intrapreso azioni militari contro un Paese sovrano.

In conclusione, mentre gli atleti russi si preparano a competere di nuovo con il loro inno e la loro bandiera, il mondo dello sport deve affrontare dilemmi etici e morali. La speranza è che, indipendentemente dalle controversie, lo sport continui a rimanere un terreno di rispetto, competizione leale e unità tra le nazioni. La ripresa delle competizioni per gli atleti russi rappresenta non solo una sfida sportiva, ma anche una prova della resilienza e della capacità dello sport di affrontare le complesse realtà politiche del nostro tempo.

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