Il campione altoatesino, che ancora non ha sciolto le riserve su Parigi, si gode il momento di classifica: Sinner è al sicuro
‘Se Atene piange – diceva il vecchio adagio – Sparta non ride‘. Ecco, potremmo riassumere con questa massima la situazione in vetta al ranking mondiale e più in generale nelle prime quattro posizioni di vertice. Se infatti Jannik Sinner, col forfait di Madrid a torneo in corso e con la rinuncia a Roma ha perso ottime possibilità di accumulare preziosi punti in classifica, i rivali non se la passano tanto meglio.
Carlos Alcaraz, il più diretto inseguitore del campione altoatesino, non ha partecipato né al Mutua Open della capitale spagnola – dove difendeva ben 1000 punti della scorsa stagione – né agli Internazionali, dove avrebbe potuto dire la sua. Novak Djokovic, messo da tempo nel mirino di Jannik per un sorpasso che, conti alla mano, sarebbe potuto effettivamente avvenire a Roma, è in piena crisi.
Dopo aver volontariamente rinunciato sia all’ATP 500 di Barcellona che al Masters 1000 nella splendida ‘Caja Magica’, il fuoriclasse serbo è stato inopinatamente eliminato dal cileno Alejandro Tabilo al terzo turno al Foro Italico. Il tennista nativo di Belgrado si affaccia ora al Roland Garros con l’obbligo di arrivare almeno in finale: se così non sarà, Jannik lo scalzerà dal trono mondiale senza neppure avere il bisogno di giocare il Major.
E poi c’è lui, Daniil Medvedev, che fino a qualche giorno fa accarezzava un’incredibile prospettiva: diventare numero uno del ranking vincendo sia a Roma che al Roland Garros. Un’ambizione stroncata sul nascere dalla netta sconfitta patita nella Capitale contro Tommy Paul, che lo ha estromesso già agli ottavi di finale.
Sinner, il ranking ti sorride: Jannik è al sicuro
Per effetto dei risultati, e dei forfait, degli avversari del campione altoatesino, la situazione ‘Live’ del ranking ATP fa dormire sonni tranquilli al 22enne di San Candido. Anche se non dovesse effettivamente giocare a Parigi, Jannik non può temere alcun sorpasso da parte dei rivali.
L’amico Alcaraz è distante ben 1770 punti, con la non facile difesa della semifinale dello scorso anno a Parigi da dover affrontare. Il russo Medvedev, superato da Sinner in classifica nello scorso ottobre – quando iniziò l’inarrestabile scalata dell’azzurro al podio mondiale – è lontano ben 2475 punti. Il moscovita non può insidiare la posizione dell’allievo di Simone Vagnozzi per lo meno fino a tutto il Roland Garros compreso.
Insomma, Sinner è destinato a restare in Top 3 per ancora diverso tempo, senza per questo rinunciare al sogno di diventare, per la prima volta in carriera, leader della classifica mondiale. Chissà se, in questo ambizioso ma realistico disegno, non possano dargli una mano proprio Alcaraz e Medvedev. Che potrebbero incrociare la strada di Djokovic a Parigi prima della finale.